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Grand Kingdom - prova

Mercenari alla conquista di Resonail.

Grand Kingdom ha rievocato in me antiche e piacevoli memorie legate a Final Fantasy Tactics e Suikoden. Sviluppato da Spike Chunsoft e distribuito da NIS America, questo titolo si presenta come un RPG strategico a turni di estrema profondità. Ma oltre a proporre le classiche meccaniche dei giochi di questo genere, Grand Kingdom offre un mix di elementi action side-scrolling nelle meccaniche di battaglia, e in quest'anteprima analizzeremo la sua natura poliedrica.

Il gioco è ambientato in un universo medievale fantasy e narra le vicende accadute In seguito alla disfatta dell'Impero di Uldein; le quattro Grandi Nazioni di Resonail (Landerth, Fiel, Valkyr e Magion) si danno battaglia per ottenere la supremazia del continente, assoldando abili mercenari per avere la meglio sul campo. Vestiremo quindi i panni di Flint, un giovane mercenario membro della Gilda, che in seguito a una serie di imprese valorose viene promosso capitano e dovrà guidare una schiera di soldati. Vi saranno ben 13 differenti classi tra cui scegliere, divise in quattro grandi famiglie (melee, ranged, magiche e unità specialistiche).

La versione beta consente di provare quattro di queste classi, guerriero, medico, strega e hunter, in due quest della campagna single player, e di cimentarsi nella modalità multiplayer asincrona "Guerra Online". Iniziando il gioco si capisce subito quanto complesso e profondo sia il sistema ideato dalla mente del game director Tomohiko Deguchi. La prima missione che ci viene affidata, infatti, altro non è che un lunghissimo e sfaccettato tutorial che ci spiega la struttura del gioco, degli innumerevoli menu, del battle system, degli equipaggiamenti e delle decine di aspetti che rendono Grand Kingdom uno degli RPG tattici a turni più profondi in cui mi sia mai imbattuto.

La mappa di gioco delle quest viene rappresentata così. Potete vedere unità nemiche (pedine viola) forzieri e materie prime da raccogliere.

Dovremo prima di tutto formare un manipolo di mercenari, assoldando dei guerrieri tra le varie classi disponibili. Sarà possibile personalizzare ogni aspetto del personaggio, dai tratti somatici, al vestiario, alle abilità e persino la voce. La zona di scontro è rappresentata come una mappa con visuale top-down, in cui potremo muoverci come delle pedine in un gioco da tavolo, attraverso dei sentieri.

Ogni movimento conta come un punto azione e verrà sottratto al numero totale di cui disponiamo per compiere la missione, per cui ogni singolo spostamento andrà attentamente ponderato. Parallelamente a noi, anche i plotoni degli eserciti nemici si muoveranno, e si potrà talvolta scegliere di affrontarli oppure di percorrere sentieri alternativi (che però consumeranno un numero maggiore di movimenti).

Sparsi nella mappa troveremo, oltre ai plotoni nemici, anche appostamenti con cannoni, casse contenenti tesori e merci di scambio. Queste ultime saranno importantissime da raccogliere perché permettono di modificare e potenziare le armi dai fabbri che troveremo nelle capitali, e potremo persino scambiarle o combinarle per ottenerne di nuove o più preziose.

Eccoci nel cuore della battaglia: un Hunter si appresta a lanciare un attacco ranged dopo essersi posizionato alla giusta distanza.

Una volta entrati in battaglia, le unità saranno disposte su un campo visualizzato in 2D, e potremo muoverle in quattro direzioni. Ogni unità si muove secondo un turno e ci sarà anche qui un numero totale di punti azione (sia attacchi che spostamenti contano come azioni) per posizionarsi alla distanza desiderata ed eseguire un attacco o una manovra di supporto.

Gli sviluppatori, come dicevamo poc'anzi, hanno proposto un mix tra battaglie a turni ed elementi side-scrolling per coinvolgere maggiormente il giocatore, che non dovrà così semplicemente stare a guardare le animazioni una volta impartiti i comandi ad ogni unità. Ad esempio, dopo aver impartito l'ordine di un attacco ranged con un hunter, bisognerà cliccare una combinazione di tasti con il giusto tempismo per poter eseguire una combo, elemento che rende le battaglie molto più interessanti.

Le valute utilizzate nel mondo di Resonail sono i Gold ed i Royals. I primi sono ottenuti principalmente con le quest e potranno essere spesi nei negozi base della gilda per comprare un'infinità di oggetti di vario tipo e gli armamenti semplici. I Royals invece li guadagneremo prendendo parte alla Guerra delle Grandi Nazioni. Questa seconda valuta potrà essere usata nei negozi speciali che troveremo nelle capitali.

Questo è il menu delle abilità delle unità. Vanno assegnate agli slot corrispondenti, e con l'aumentare di livello ne acquisiremo di nuove.

Quando ci muoviamo sulla mappa potremo eseguire tutta una serie di azioni più o meno complesse che aggiungono un'ulteriore componente strategica all'approccio delle quest. Ogni personaggio è dotato di Field Points (TP), che possono essere utilizzati ad esempio per saltare alcuni ostacoli, per aumentare i punti esperienza acquisiti o ancora per evitare gli scontri. E c'è persino un parametro che regola il morale del party. Infatti, quando lasceremo le unità per molto tempo in stato di salute precario, o se affronteremo battaglie molto lunghe il morale del gruppo calerà, rendendo attacchi e abilità meno efficaci.

La componente online del gioco è rappresentata dalla modalità Guerra delle Nazioni, cui si potrà accedere firmando un contratto con una delle quattro fazioni. Durante la guerra l'obiettivo finale sarà di riempire totalmente la barra di stato contesa con la nazione rivale. All'atto pratico, la guerra si vince conquistando dei territori contesi entro un tempo limite, facendo nostri punti di controllo e fortificazioni nemiche. Lo schieramento delle truppe potrà essere gestito sia in maniera automatica che manuale.

In questo secondo caso si potrà impostare ogni aspetto del comportamento che dovrà adottare in battaglia sia ogni singola unità, che l'intero party. Le azioni intraprese da una nazione sono decise dai voti di tutti i giocatori che hanno stipulato un contratto con quella nazione, in modo da decidere, ad esempio, quale nazione attaccare nella prossima guerra.

Negli shop delle capitali potremo persino commissionare ricerche per sviluppare nuove letali armi e oggetti di supporto.

Ci sono tante di quelle piccole sfaccettature che rendono Grand Kingdom un RPG tattico degno di nota che si fa quasi fatica ad elencarle tutte. Giusto per citarne qualcuna, ogni plotone che scenderà in campo di battaglia avrà un leader, che se verrà sconfitto renderà il manipolo molto più vulnerabile. Ulteriore elemento tattico è inoltre rappresentato dalla presenza del fuoco amico: un attacco ranged poco preciso potrà ad esempio colpire i nostri alleati, ed allo stesso modo una cura indirizzata ad un compagno in difficoltà potrà essere assorbita da un nemico adiacente. E come non menzionare poi la possibilità di gestire ogni aspetto burocratico e logistico della nostra gilda!

In questa fase di beta il gioco è proposto esclusivamente in lingua inglese, ma al momento della release dovrebbe essere supportata anche la lingua italiana, così come il supporto al cross-play con PS Vita, limitato però alla Guerra Online (non vi sarà quindi funzionalità cross-save). Dal punto di vista grafico, gran parte del gioco è realizzato in un piacevole 2D in stile anime, con colori vividi e ambientazioni medievali ricche di dettagli. Essendo un gioco cross-play con PS Vita non è evidentemente sfruttata appieno la potenza di PlayStation 4, ma non è certamente questo l'intento degli sviluppatori, che hanno puntato tutto su un gameplay profondo e ricco di sfaccettature.

Alla luce di tutti questi aspetti, Grand Kingdom è un gioco che offre tantissimi elementi classici dei giochi di ruolo, condensati in un sistema molto complesso ma quanto mai interessante. Proprio per questo motivo, però, ci vorrà tempo e molta pratica per comprenderlo appieno. Non rimane quindi che darci appuntamento a giugno per un'analisi più approfondita sulla versione finale di questo promettente RPG strategico a turni per PlayStation 4 e PlayStation Vita.