Grand Kingdom - Recensione
Assemblate la vostra legione di mercenari e preparatevi alla guerra!
Pochi di voi ricorderanno Grand Knight History, un JRPG uscito 5 anni fa su PSP, non tanto perché fosse un gioco pessimo o particolarmente sfortunato, ma piuttosto perché non varcò mai i confini orientali. E fu un gran peccato, poiché quel titolo sviluppato da Vanillaware (team conosciuto ai più per Odin Sphere e Dragon Crown) e diretto da Tomohigo Deguchi, era una piccola perla.
Fortunatamente, la mente di Deguchi (adesso in forza presso Monochro) ha partorito un'altra avventura fantasy, Grand Kingdom, questa volta disponibile al grande pubblico su PS4 e PS Vita, e distribuito in tutto il mondo grazie a Spike Chunsoft e NIS America.
Già nell'anteprima di Grand Kingdom, che avevamo fatto nel corso della closed beta alla fine di aprile, l'opera ci aveva piacevolmente sorpreso per la sua immensa profondità, ma allo stesso tempo per la sua natura poliedrica. Infatti, nonostante il titolo si basi sulle meccaniche classiche dei giochi di ruolo a turni, Deguchi ha scelto d'integrare delle meccaniche da action side-scrolling che riescono nell'intento di creare un gameplay dinamico.
Il gioco è ambientato in un mondo medievale fantasy. L'Impero di Uldein è caduto, e il continente di Resonail è divenuto palcoscenico di una costante guerra tra le quattro grandi nazioni: Landerth, Fiel, Valkyr e Magion, in lotta per ottenere la supremazia. Protagonisti assoluti sono quindi i Mercenari della Gilda, valenti condottieri che mettono a disposizione i propri servigi al miglior offerente. Vestiremo quindi i panni di Flint Poker, mercenario neo-promosso comandante della Gilda.
Ma la narrazione è solo un aspetto marginale in Grand Kingdom e nonostante ci si possa aspettare uno scenario drammatico in un paese costantemente piegato dalla guerra, non è così. I toni dei dialoghi sono anzi spesso leggeri e pieni di humor, tant'è che i mercenari sembrano quasi divertirsi ad andare in guerra! La narrazione assumerà quindi un piacevole contorno al core del gameplay, costituito invece dalle quest, dal farming, dalle battaglie, dalla gestione della gilda e dallo sviluppo dei personaggi.
Dopo un tutt'altro che breve tutorial sui numerosissimi aspetti che potremo controllare nel gioco, sul battle system, sulle 17 (avete letto bene, DICIASSETTE!) classi personaggio tra cui potremo scegliere per allestire le nostre truppe, e su tanti meccanismi che possono sembrare inizialmente confusionari, verremo lanciati in battaglia sperando di ricordare qualcosa delle spiegazioni appena impartiteci.
Non ricorderete più del 10%, ma non preoccupatevi, è normale. Il sistema di gioco di Grand Kingdom è tra i più complessi che abbia mai visto e ci vorrà tempo e molta pazienza per metabolizzarlo, ma una volta che ci sarete riusciti vi darà grandi soddisfazioni. Fortunatamente, i tutorial sono disponibili in qualsiasi momento nel menu della gilda (rigorosamente in inglese, come tutti i testi del gioco) e una graziosa assistente non mancherà di ricordarci gli aspetti importanti tra una battaglia e l'altra.
Il battle system di Grand Kingdom sostanzialmente si basa su due grandi meccaniche. Una volta che accetteremo una quest, verremo mandati sul campo e ci muoveremo come delle pedine sul tabellone di un gioco da tavolo. Potremo muoverci in più direzioni a seconda della morfologia della zona, e dovremo spostarci verso l'obiettivo avendo a disposizione un numero predeterminato di turni. Solitamente l'obiettivo finale è di raggiungere una determinata zona, delle truppe amiche, proteggere o scortare un carico merci, ma ci saranno altre tipologie di missioni da portare a termine senza esaurire i turni a disposizione.
Lungo il cammino potremo collezionare preziose risorse, come gemme da inserire negli slot degli equipaggiamenti per potenziarli in maniera simile al sistema di materie di Final Fantasy VII, aprire forzieri (al prezzo dei TP accumulati), superare ostacoli, ma soprattutto incontreremo le truppe nemiche, pedine che si muovono sul tabellone proprio come noi. La forza dei nemici sarà facilmente riconoscibile dal colore (viola, rosso e arancio in ordine crescente di forza). A volte potremo evitarli prendendo sentieri alternativi, ma altre volte lo scontro sarà inevitabile.
A questo punto si entrerà nella schermaglia, rappresentata con una visuale in 2D come quella dei giochi side-scrolling. Dovremo impartire i comandi ai quattro membri della nostra truppa rispettando il turno. Sostanzialmente, il campo di battaglia è rappresentato da tre lunghi binari orizzontali su cui potremo muoverci per esigenze tattiche. I membri del party avranno un numero predefinito di azioni. Ogni movimento e ogni attacco, abilità o skill di supporto lanciata, vale come un'azione. Bisognerà quindi ponderare con estrema cura movimenti ed attacchi. Delle barre su schermo vi indicheranno le azioni consumate e quelle rimaste.
I personaggi delle classi sono suddivisi in 4 grandi tipi di unità: ranged, melee, magiche e specialistiche. Ogni personaggio ha un raggio di azione predefinito in base alla classe e alle statistiche, e considerando che in Grand Kingdom c'è il fuoco amico, muoversi nella giusta posizione prima di lanciare un attacco o un incantesimo sarà fondamentale per evitare di fare dei pasticci. Una volta impartito un ordine non verremo lasciati passivamente ad assistere alle animazioni
Dovremo invece cliccare le giuste sequenze di tasti con tempismo per portare a segno attacchi ranged o per eseguire delle combo. Inoltre c'è la possibilità di assistenze nelle uccisioni (da eseguire manualmente) e talvolta avremo la possibilità di salvarci quando siamo in fin di vita, ma sarà sempre richiesta l'azione del giocatore. Questi aspetti contribuiscono a mantenere sempre alto il coinvolgimento, ed è una scelta quanto mai azzeccata visto che le battaglie possono diventare molto lunghe.
Alla fine di ogni schermaglia acquisiremo dei punti esperienza e saltuariamente degli oggetti. Livellando, potremo scegliere come distribuire i punti abilità per accrescere le statistiche del personaggio e sarà fondamentale destinarli ai giusti parametri per classe. Portando a compimento una quest ci verranno assegnati dei Gold come ricompensa e torneremo alla base, dove potremo controllare ogni aspetto della nostra gilda, in cui troveremo un negozio interno in cui spendere i Gold guadagnati o raccolti nelle missioni "travel" e una sezione di addestramento e reclutamento delle truppe. Potremo assoldare fino a 50 membri, a seconda del livello raggiunto, e formare ben 6 truppe distinte e separate.
Ma a che serve avere fino a sei truppe da quattro membri ciascuna se in battaglia si comanda solo un party alla volta? Semplice, a mandarle in guerra. Oltre alle quest, una componente fondamentale di Grand Kingdom è la Guerra delle Nazioni, che connette i giocatori in un multiplayer asincrono.
Per parteciparvi bisognerà stipulare un contratto con una delle quattro nazioni, e dovremo mandare una delle nostre truppe, che sarà indisponibile per altre mansioni fin tanto che non chiuderemo il contratto. Durante la guerra l'obiettivo finale sarà di riempire totalmente la barra di stato contesa con la nazione rivale. All'atto pratico, la guerra si vince conquistando dei territori contesi entro un tempo limite, facendo nostri i punti di controllo e le fortificazioni nemiche. Lo schieramento delle truppe potrà essere gestito sia in maniera automatica che manuale.
In questo secondo caso si potrà impostare ogni aspetto del comportamento che dovrà adottare in battaglia ogni singola unità, ma anche l'intero party. Le azioni intraprese da una nazione sono inoltre decise dai voti di tutti i giocatori che hanno stipulato un contratto con la stessa. Sarà quindi una scelta democratica a sancire quale nazione attaccare nella prossima guerra, o su quale obiettivo focalizzarsi, e qui viene fuori l'elemento MMO del gioco.
Stipulando contratti e andando in guerra otterremo come compenso i Royals, una valuta che servirà come moneta di scambio nelle capitali, nelle quali potremo forgiare nuove armi, acquistare e scambiare preziose merci, parlare con la gente per avere preziosi informazioni o addirittura investire nella ricerca e sviluppo di nuove tecniche belliche. Un ulteriore elemento interessante è rappresentato dal fatto che ogni nazione ha i propri negozi con merci differenti e talvolta il materiale di cui avrete bisogno sarà disponibile solo in una di esse, ma se sarete sotto contratto con una nazione non potrete ovviamente commerciare con le altre.
La Guerra delle Nazioni è un valido e remunerativo diversivo dalla campagna single player della gilda che potrà aumentare esponenzialmente la longevità del gioco, peraltro già alta. Se la community si rivelerà consistente e interessata alla componente multiplayer, potrebbe potenzialmente diventare un gioco che vi terrà impegnati per mesi.
Dal punto di vista tecnico, Grand Kingdom offre un piacevole stile anime 2D, con personaggi dettagliati e colorati, in ambienti vividi e ben disegnati dalla sapiente mano di Chizu Hashii. Le animazioni forse non sono molto varie e si poteva fare qualcosa in più, soprattutto per quanto riguarda la sincronia con il voice-acting, ma nel complesso siamo soddisfatti dallo stile che ne risulta. La colonna sonora è piacevole e mai fastidiosa, anche se non ha lasciato il segno.
Abbiamo provato il gioco sia su PS4 che su PS Vita, ed il comparto tecnico è assolutamente identico, anzi il bellissimo schermo della PS Vita esalta ancor di più lo stile grafico ed il vivido mondo di Grand Kingdom. L'unica differenza sensibile sta nei tempi di caricamento, decisamente più alti nella versione handheld. Sfortunatamente, gli sviluppatori hanno implementato solamente il cross-play per la modalità online. Ciò significa che non solo il cross-buy non è contemplato, ma dovrete ricominciare il gioco se acquisterete anche l'altra versione, in quanto i salvataggi non sono compatibili, e questo è davvero un gran peccato.
Altro punto estremamente dolente è la mancanza completa della lingua italiana. E in un gioco così complesso, con svariate meccaniche da metabolizzare, decine di menu e centinaia di pagine di tutorial, il gioco taglia praticamente fuori non solo i non appassionati del genere RPG tattico, ma anche coloro i quali non dispongono di una buona conoscenza dell'inglese (una conoscenza basilare non sarà per niente sufficiente).
Questi aspetti negativi appena citati, per quanto importanti, sono gli unici motivi di disappunto che abbiamo trovato in Grand Kingdom. Sicuramente non è un gioco per tutti e anche gli appassionati di JRPG potranno facilmente confondersi e sconfortarsi di fronte alla curva d'apprendimento decisamente ripida di Grand Kingdom, ma se avrete pazienza e giocherete con costanza, imparerete a padroneggiare questo ottimo RPG tattico, che saprà darvi grandi soddisfazioni e regalarvi decine di ore di avventure fantasy.