GRID Autosport - Reloaded
L'ultimo gioco di transizione di Codemasters.
L'attesa per la next-gen di Codemasters è durata parecchio: prima Dirt Rally giunto in sordina la scorsa primavera in formato "early access" su Steam. Poi qualche settimana fa F1 2015 con l'immancabile dose di bachi e problemi assortiti che fortunatamente Codemasters sta risolvendo con la pubblicazione di patch settimanali. Prima di queste due uscite, l'azienda di Birmingham era rimasta inattiva per quasi un annetto visto che l'ultimo titolo ad essere arrivato sul mercato in ordine di tempo era stato proprio Grid Autosport..
Si è trattato dell'ultima uscita prima della transizione alla next-gen che vedeva il gioco pubblicato per Xbox 360 e PS3 oltre all'immancabile porting della versione PC basato essenzialmente su frame rate più elevati, una risoluzione di classe superiore e tutta una serie di effetti che su console non erano semplicemente accessibili. Nonostante si trattasse di un gioco a fine generazione, quindi con tutti i tool e il team di sviluppo formati a dovere sulle caratteristiche dell'Ego Engine, anche questa versione del gioco non fu particolarmente rifinita al momento del lancio.
Ma non c'era da sorprendersi se pensiamo che il ciclo di sviluppo era stato soltanto di sette mesi, il tempo che ha separato l'arrivo di questo gioco dalla pubblicazione del precedente ovvero F1 2013. Le versioni console erano infatti discretamente stabili, mentre quella PC è stata fin da subito penalizzata da grossi problemi, soprattutto crash al desktop, bachi grafici e un'instabilità del multiplayer piuttosto fastidiosa.
Un problema abbastanza frequente della vecchia versione dell'EGO Engine, peraltro comune anche ai precedenti titoli della serie F1 (e anche il successivo F1 2014) era quello dei salvataggi bacati che di punto in bianco facevano perdere il salvataggio della carriera. La stessa situazione si è verificata anche con Grid Autosport al momento della pubblicazione dei DLC successivi. Le patch non hanno solo corretto i bug ma hanno anche introdotto alcune novità, due in particolare: la modalità Time Trial che era stata esclusa dal gioco al momento del lancio e il supporto per la versione PC di Oculus Rift.
A questo indirizzo del sito ufficiale di Codemasters potete trovare la lista di tutte le patch pubblicate complete del changelog per la piattaforma per cui sono uscite. La situazione sembra quindi nettamente migliorata con il periodo di maggiore criticità identificato tra giugno e settembre mentre da ottobre a gennaio, data dell'ultimo aggiornamento, sono arrivate solo alcune rifiniture di minore importanza.
Non è un caso che questo periodo di supporto abbia coinciso anche con quello della pubblicazione di una serie di DLC acquistabili separatamente o anche con il classico Season Pass lanciato in concomitanza con la pubblicazione del gioco. I contenuti extra sono arrivati a cadenza quindicinale/mensile e sono stati una decina: per quanto riguarda le vetture prese singolarmente, sono stati pubblicati Best of British, Coupe Style, Road & Track Pack, e Garage Premium Pack. A questi sono da aggiungere altre quattro vetture presenti nella Black Edition, acquistabile fin dal Day One separatamente rispetto alla versione standard del gioco, e poi reso disponibile come DLC separato.
Oltre ai pacchi vetture decisamente più corposi sono stati i mini expansion pack, come li ha definiti Codemasters stessa. Il più importante è stato sicuramente il Touring Legends Pack che ha introdotto due piste nuove di un certo spessore come Silverstone e Donington Park in diverse configurazioni moderne e anche storiche; a queste si sono aggiunte altre cinque nuove vetture e una serie di nuovi campionati per il singleplayer.
Decisamente orientato a un pubblico molto preciso è lo sprint pack che introduce un sacco di tracciati punto-punto riciclati direttamente da Grid 2, comprensivi di una nuova modalità di gioco sprint per il singleplayer e per il multiplayer. Simile nell'impostazione è il Drag Racing Pack che ha introdotto tre rettifili da due chilometri perfetti per le gare di sparo con altrettante vetture preparate per l'occasione. Volendo, tutte le auto presenti nel gioco, in particolare le hypercar, possono essere usate per disputare i campionati di accelerazione che questo aggiornamento propone, soprattutto per il multiplayer.
Tutto questo ci fa capire che il gioco dei Codies abbia seguito la classica trafila per un prodotto di questo genere e se escludiamo il primo bimestre passato a correggere problemi di varia natura, il seguito della sua vita commerciale è stato abbastanza ordinario. Pur trattandosi di un buon gioco, era chiaro che si trattava di un titolo di transizione tra la fine di una generazione e l'inizio di quella successiva.
Il fatto che non abbia trovato spazio su Xbox One e PS4 la dice lunga su quelle che sono state le priorità di Codemasters a metà 2014 e questo ha avuto un riflesso evidente sulle vendite e anche sulla diffusione del multiplayer non certo decollato come gli sviluppatori speravano.
Come potete infatti vedere dai rilevamenti di VGChartz, le vendite, anche al netto di quelle che possono essere state quelle digitali, di cui non abbiamo indicazioni precise, sono state decisamente deludenti, per non dire disastrose. Era infatti lecito attendersi una flessione per un gioco uscito solo su console della vecchia generazione, ma trecentomila copie fisiche scarse distribuite su tre piattaforme non depongono a favore di un possibile seguito, anche se è più che lecito pensare ad almeno un nuovo capitolo della serie Grid in arrivo sulle console di nuova generazione tra qui e il 2016.
Mettendo insieme tutti i pezzi del puzzle per valutare l'acquisto a posteriori ne esce un quadro in chiaroscuro. I lati positivi non mancano a partire da un prezzo decisamente accessibile intorno a 25 euro per le versioni pacchettizzate console e 14 per quella PC. Il gioco è indubbiamente migliore rispetto al giorno della pubblicazione grazie alla consueta campagna di patch e i contenuti aggiuntivi pubblicati in modo regolare. Pochi erano tuttavia gratuiti visto che il nocciolo duro di vetture, tracciati e modalità extra è stato proposto rigorosamente come DLC a pagamento singolarmente o tramite season pass, anche se la sensazione è che le scarse vendite di base non sarebbero migliorate grazie a maggiori contenuti free.
Il rovescio della medaglia deriva chiaramente dallo scarso successo commerciale che ha avuto chiari impatti sulla tenuta di una comunità multiplayer sulla quale non si possono fare previsioni nemmeno a breve termine. Qualche sessione di gioco per Xbox 360 l'abbiamo trovata, mentre su PC e PS3 è stato il deserto più assoluto: il rischio di acquistare Grid Autosport oggi e non trovare nessuno con cui gareggiare online è quindi quantomai concreto.
Anche l'anzianità stessa del gioco dovuta ai limiti hardware di due console ormai datate potrebbe essere il fattore decisivo tra effettuare l'acquisto o lasciar perdere ma è chiaro che in termini di giochi di guida le proposte realmente valide per Xbox 360 e PS3 risalgono all'inizio del decennio e la possibilità di scelta è ormai molto limitata, cosa che invece non accade su PC in virtù della sua architettura aperta.
Complice quindi un prezzo più che allettante, portarsi a casa oggi Grid Autosport per correre in solitario sulle vecchie console potrebbe essere un buon affare per chi non è ancora passato alla next-gen anche se le sirene di titoloni come Forza Motorsport e Project Cars hanno richiamato l'attenzione dei piloti virtuali sulle nuove console e in questo senso Grid Autosport si può considerare un semplice ripiego.