Guild Wars 2

Per fare più male al mostro è anche possibile usare dei cannoni posizionati in punti strategici che spareranno bordate ben più dannose di qualunque incantesimo: ovviamente se questi cannoni venissero distrutti, verrebbe automaticamente creato l’evento dinamico che prevede di scortare un convoglio di ingegneri in grado di ripararli.

Dopo aver subito un po’ troppi colpi il nostro guerriero si è allontanato dal cuore della battaglia per mostrarci la prima novità di questa classe: basta con i warrior che usano l’arco solo per “pullare”, quando il Charr impugna l’arco è per fare male. E se questo cambiamento vi sembra poco radicale, pensate che i guerrieri potranno perfino mettersi a curare e resuscitare!

Ebbene sì, dopo aver finito tutte le frecce a disposizione, il Charr ha impugnato un “warbanner”, ovvero un vessillo da guerra in grado di curare le unità vicine, e ha cominciato a girare per la mappa offrendo supporto agli Elementalisti che si erano trasformati in vortici e stavano distruggendo i cristalli da cui il dragone prendeva la sua energia, resuscitando anche le unità cadute.

A detta degli sviluppatori tutte le unità saranno in grado di resuscitare i compagni e non ci sarà una classe dedicata esclusivamente alle cure: l’idea di base è staccarsi dai ruoli “classici” del gioco di ruolo per offrire a tutti i player un punto di vista a 360°, variando lo stile di gioco in base ai bisogni e all’inclinazione del momento. Guild Wars 2 sarà insomma un mondo in cui le istanze non salteranno a causa della mancanza di curatori.

Dopo aver incassato un numero ingente di colpi, il dragone ha finalmente deciso di levare le tende, lasciando al suolo un enorme forziere da cui ogni partecipante dell’evento ha potuto prendere la propria ricompensa, senza tiri di dado e rosicate. A detta degli sviluppatori, il Dynamic Event System permetterebbe di affrontare lo stesso drago anche con un gruppo molto piccolo, diciamo 5 o 6 persone, o addirittura da soli se si è molto, molto bravi. Lo stesso sistema di auto-livellamento vi permetterà di esplorare le zone più basse anche quando sarete arrivati all’ottantesimo ed ultimo livello, perché vi verranno automaticamente abbassate le caratteristiche. Sarete sempre molto forti ma non così invincibili da non divertirvi.

Mi spiace aver occupato il vostro tempo per così tanti caratteri e spero che non abbiate abbandonato la lettura prima del tempo, ma la carne al fuoco di Guild Wars 2 è veramente tanta e merita una trattazione estesa. Ammetto di essere entrato nella saletta prova con più di un pregiudizio, ma anche di esserne uscito con una voglia matta di partecipare alla beta, la cui data purtroppo è ancora un mistero.

Devo comprendere se le idee proposte da NCsoft possono superare l’entusiasmo del momento e sostenere il giudizio del tempo. Devo capire se ciò che ho visto è effettivamente una rivoluzione nel mondo degli MMO o se ho solo assistito a una finzione ben orchestrata.

Mancano ancora molte ore di calibrazioni, test, idee da cestinare e bug da aggiustare; non sappiamo come verrà gestito il PVP, cosa potranno fare le gilde e quali sono i punti di forza e i difetti di ogni razza, ma i ragazzi di NCsoft sembrano aver imboccato la strada che porta a qualcosa di nuovo, o almeno ci stanno provando.

Al di là di tutto, però, l’incognita più grande rimaniamo noi, il pubblico, e la nostra reazione. Certamente non ci troviamo di fronte a un flop, e la statuetta di “Miglior MMO” della gamescom fa bella mostra di sé nello stand NCsoft. Guild Wars 2 venderà parecchie copie, ma pubblico e critica non sono sempre d’accordo (in certi ambiti quasi mai) e novità non fa automaticamente rima con successo.

La voglia di abbandonarsi all’entusiasmo è tanta quanto la voglia di provare qualcosa di nuovo, ma è veramente troppo presto per poter fare un pronostico sensato. Diciamo che le fondamenta sono solide: vediamo se lo sarà anche il resto del palazzo.