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Guilty Gear Xrd SIGN: meglio tardi che mai - recensione

Un picchiaduro coi fiocchi, finalmente anche in Europa.

Ci sono voluti mesi per vedere approdare in Europa Guilty Gear Xrd SIGN, "nuovo" picchiaduro sviluppato da Arc System Works, che punta a evolvere una delle serie più famose del prolifico team giapponese.

Trascurata per diverso tempo in favore di BlazBlue (e dei due capitoli di Persona, sviluppati in collaborazione con Atlus), la serie di Guilty Gear è tornata a far sorridere i suoi fan alcuni mesi fa, quando uscì prima in Giappone, poi in America.

All'epoca della sua prima apparizione, il nuovo Guilty Gear lasciò di stucco i fan, principalmente grazie all'incredibile lavoro si restyling portato avanti dal team di sviluppo, e all'ibridazione strepitosa fra 2D e 3D.

Al pari di Street Fighter IV, infatti, anche Guilty Gear si è mostrato ai giocatori in una veste inedita, caratterizzata da ambientazioni e modelli poligonali, opportunamente addolciti per riportare alla mente i cari vecchi sprite.

Naturalmente tornano anche le Instant Kill, tecniche che, a patto di soddisfare determinati requisiti, permettono di uccidere direttamente l'avversario.

A differenza di quanto fatto da Capcom con Street Fighter, però, gli sviluppatori di Arc System Works hanno optato per un approccio più simile a quello usato da CyberConnect2 con i giochi di Naruto, sfruttando un cel shading meraviglioso per rendere davvero irriconoscibile l'Unreal Engine che tanto siamo abituati a vedere in azione su PC e console.

Il risultato è clamoroso, e unito al nuovo design dei vari personaggi, contribuisce a rendere Guilty Gear Xrd SIGN uno dei picchiaduro 2D più belli da vedere, tra quelli attualmente in circolazione. Per confermare queste parole vi basta dare un'occhiata alle immagini e ai video in questa pagina.

Il matrimonio fra 2D e 3D non è mai stato così perfetto, al punto da unire in modo convincente la fluidità e l'originalità delle animazioni fatte a mano, con i movimenti di camera e i cambi di inquadratura tipici dell'impostazione 3D.

L'uso dei poligoni non ha influito sul gameplay, che è comunque rimasto legato ai canoni tipici dei picchiaduro bidimensionali. Anche in Xrd, infatti, due personaggi su schermo se le danno di santa ragione sfruttando colpi normali e mosse speciali, e varie tecniche di attacco e difesa.

La saga di Guilty Gear è stata quella che ha dato vita alla nuova scuola dei picchiaduro a incontri, basati su una mobilità molto più pronunciata rispetto alla vecchia guardia, con tanto di corsa, dash aerea, doppio salto e parata in volo.

Ogni personaggio ha le proprie caratteristiche di gameplay, oltre a una resistenza diversa ai colpi. Millia, per esempio, ha un pressing micidiale, ma è particolarmente fragile!

Questa variante dei picchiaduro a incontri ha sempre richiesto una qualità tecnica molto elevata ai giocatori che hanno deciso di dargli fiducia, nonostante una gestione generalmente più permissiva delle combo, e l'assenza dei link più cari ad altre saghe.

In Guilty Gear, infatti, si possono eseguire combo base piuttosto dannose semplicemente premendo in modo rapido e fluido i tasti base, per poi continuare con sequenze ben più complesse.

Integrando i colpi speciali, le prese (velocissime ed eseguibili anche in aria!) e l'atipico Dust (un launcher che, potendo essere parato solo stando in piedi, apre a interessanti mix-up alto/basso), si può impostare un buon gioco base abbastanza in fretta, ma per apprendere davvero i segreti del sistema di combattimento sono necessarie ore di pratica.

Per i veterani di Guilty Gear, in realtà, ottenere risultati apprezzabili in Xrd sarà piuttosto semplice, visto che questo episodio è stato semplificato in modo da attirare nuovi giocatori, ma ci troviamo comunque di fronte a un picchiaduro ricco e complesso.

La cosa divertente, è che Guilty Gear premia in modo deciso gli approcci aggressivi, caricando la barra Tension anche dopo una semplice corsa verso l'avversario. Rimanendo troppo in parata e optando per uno stile attendista, invece, si finisce con l'incorrere in penalità piuttosto evidenti.

Tutto questo rende i combattimenti di Xrd sempre molto rapidi, offrendo uno spettacolo opposto rispetto al ben più compassato Street Fighter IV. Nella frenesia degli scontri si inserisce la storica meccanica dei Roman Cancel, modificata per l'occasione e resa ben più permissiva rispetto al passato.

Tramite il Roman Cancel, in pratica, è possibile interrompere alcune animazioni per accelerare il recupero. A seconda del momento in cui viene usato, il Roman Cancel permette di mettere in combo colpi normalmente impossibili da concatenare, interrompere il recupero di attacchi particolarmente lenti (per evitare di subire il contrattacco avversario) o aumentare la pressione inseguendo i proiettili precedentemente lanciati.

Nonostante lo stile di gioco prevalentemente offensivo, Xrd offre una gran quantità di tecniche difensive che, se utilizzate a dovere, permettono di uscire da qualsiasi situazione, a patto di saper gestire in modo adeguato le barre a disposizione. A seconda dell'abilità del giocatore, è possibile infatti optare per una guardia che riduce il block stun e permette rapidi contrattacchi, per uno scudo che annulla il chip damage (utilissimo contro alcune super molto dannose anche se parate), una versione Arc System del combo breaker e una vera e propria contromossa.

La cosa interessante, inoltre, è che nonostante l'assenza dei Drive di BlazBlue, ogni personaggio di Guilty Gear è caratterizzato da uno stile di gameplay unico, dettaglio che rende più sopportabile la presenza di un roster davvero ridotto.

Il personaggio di Axl venne realizzato prendendo come modello il frontman dei Guns N' Roses.

Sono molti i nomi celebri della serie a non essere presenti in Xrd. Fortunatamente, la presenza di alcune interessanti new entry (due delle quali disponibili solo come DLC, non ancora uscite sullo store europeo) e la grande varietà di stili di lotta rende tutto più sopportabile, ma è comunque triste vedere come Arc System Works non abbia perso occasione per spremere i fan, annunciando già un nuovo episodio in cui assisteremo al ritorno di Johnny e all'arrivo di un nuovo personaggio femminile (ma rimaniamo comunque in attesa di altri annunci).

Sul fronte delle modalità, questo brillante team di sviluppo non delude mai, e anche in Xrd troverete la solita valanga di opzioni per godere al massimo dell'esperienza offerta dal gioco. Oltre al classico Arcade Mode (che permette di affrontare una serie di scontri seguendo una breve trama per ogni personaggio), potrete godervi la particolarissima modalità Storia, che prosegue gli esperimenti fatti con Persona 4 Arena offrendo lunghissime sequenze animate pensate proprio per chi, dei picchiaduro, ama anche il lore.

La modalità M.O.M. Permette di accumulare punti e accessori con cui modificare le caratteristiche del proprio personaggio, in una sorta di gdr estremamente gradevole. Il cuore del gioco, neanche a dirlo, rimane comunque quello degli scontri in versus, offline oppure online, opportunamente affiancati da un tutorial molto completo.

Per affinare la propria tecnica si può optare per una modalità Allenamento molto profonda e dotata di tutte le opzioni richieste dai pro. A questo si affianca un corposo tutorial (che spiega, lezione dopo lezione, tutti gli elementi del gioco, dai più semplici ai più avanzati), una serie di sfide divise per personaggio (per apprendere combo, tecniche e strategie di base) e, per finire, varie missioni utili a ricreare situazioni specifiche di questo genere di picchiaduro (perfette per padroneggiare instant air dash e altri elementi indispensabili).

Vedere il gioco in movimento la prima volta lascia semplicemente a bocca aperta.

Sul fronte dell'online, come da tradizione per i titoli Arc System Works, il netcode si è rivelato davvero curato, e perfettamente in grado di garantire partite fluide anche contro avversari non italiani (anche perché, tristemente, il numero di giocatori italiani, in questo momento, è davvero esiguo). Particolarmente comoda è la gestione delle lobby, che non divide solo in base al continente, ma anche ai singoli paesi di provenienza.

Peccato solo che, quando si incontrano giocatori con la copia americana del gioco, l'intero sistema salti, creando crash e problemi di vario tipo. Non è chiaro se si tratti di un problema legato all'assenza dei personaggi DLC nella versione PAL, o se di qualcosa di più complesso, fatto sta che l'uscita tardiva del gioco sul mercato europeo ha in parte compromesso una situazione altrimenti eccellente.

Se avete una PS3 o una PS4 e amate i picchiaduro della nuova scuola con ben più di un riferimento all'animazione nipponica, tanti elementi di gameplay e uno stile particolarmente offensivo, di sicuro troverete in Guilty Gear Xrd SIGN ciò che fa per voi. Considerando il ritardo dell'arrivo in Europa, e il fatto che in Giappone è già stato annunciato il seguito, tuttavia, è il caso di chiedersi se non sia opportuno aspettare qualche mese per il promettente seguito.

8 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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Guilty Gear Xrd -sign-

PS4, PS3, PC

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