Guitar Hero Live - recensione
Nuovo hardware, nuova formula, nuovo divertimento.
Ci sono voluti anni per far smaltire al mercato dei giochi musicali l'indigestione procurata dalle politiche bulimiche di Activision ed EA. Solo qualche settimana fa vi abbiamo proposto la recensione di Rock Band 4, nuovo capitolo della celebre saga Harmonix questa volta tornato alla carica senza alcun vincolo con Electronic Arts, con un budget nettamente inferiore e quasi totalmente privo di novità.
Oggi vi parliamo dello storico rivale di Rock Band, quel Guitar Hero che sempre grazie ad Harmonix contribuì a far esplodere il fenomeno delle band da salotto qualche anno fa, cosa che non era mai riuscita ai vari Guitar Freak, Donkey Konga, Taiko no Tatsujin e simili. Il ritorno di Guitar Hero è caratterizzato da un elemento fondamentale: la freschezza. Per la prima volta dopo tanto tempo, infatti, avvicinandosi al gioco confezionato dal team Freestyle Games (già responsabile dei piacevoli DJ Hero) ci si trova a dover mettere in discussione le abilità acquisite consumando gli altri episodi della serie.
La prima novità, infatti, è rappresentata dalla chitarra, che abbandona i cinque tastoni colorati su una fila unica in favore di sei tasti disposti lungo due file parallele. Pur dovendo usare solo tre dita invece di quattro, il maggior numero di combinazioni generato dalla nuova disposizione rende più dinamica l'esperienza. Gli spostamenti in verticale e la presenza dei barrè (la pressione contemporanea di due tasti sulla stessa colonna), inoltre, rendono i movimenti sullo strumento molto più simili a quelli che si farebbero su una chitarra vera. Naturalmente, diventando dei campioni di Guitar Hero Live non imparerete mai a suonare davvero (per quello c'è l'ottimo Rocksmith), ma di sicuro allenerete le dita a compiere alcuni movimenti utili quando vi avvicinerete (se mai lo farete) allo strumento vero e proprio.
Cambiata la chitarra, è stata opportunamente modificata l'interfaccia su schermo, che ora presenta icone di colore bianco o nero a seconda della fila su cui si trova il tasto corrispondente. Dopo anni di pratica con la vecchia versione del gioco, imparare a decifrare al volo le icone su schermo non è così immediato, e anche chi un tempo era abituato a fare numeri incredibili al massimo livello di difficoltà, dovrà rieducare corpo e cervello per la nuova sfida.
Questo si traduce in tanto, tanto divertimento, cosa che difficilmente accadeva con gli ultimi capitoli della saga (e con il recente Rock Band 4, rimasto legato a meccaniche ormai stantie). Le altre novità introdotte con Guitar Hero Live riguardano i due blocchi che caratterizzano l'esperienza: GH Live e GH TV. La prima è la versione riveduta e corretta della vecchia campagna, e invita il giocatore a vestire i panni di un chitarrista freelance impegnato a supportare diversi gruppi musicali nelle loro prestazioni durante due grossi eventi live.
Per la prima volta nella serie, i goffi e legnosi modelli poligonali a cui eravamo stati abituati in passato lasciano spazio a filmati con attori in carne ed ossa, che cercano di far sentire il giocatore al centro della scena e di ricreare in tutto e per tutto le emozioni che si vivono sul palco, reagendo dinamicamente alla qualità della prestazione. L'idea è interessante, ma alla fin fine si rivela corta e ancora approssimativa. Gli investimenti da parte di Activision e del team di sviluppo, sia in termini economici che di studio vero e proprio, sono stati di certo importanti, ma i margini di miglioramento sono altissimi.
Vestire i panni di un anonimo chitarrista alle prese con gruppi altrettanto sconosciuti non aiuta a pompare in circolo la giusta dose di adrenalina, soprattutto se la scaletta con cui ci si deve confrontare è caratterizzata da un numero eccessivo di brani lontani anni luce dal genere di riferimento della serie: il Rock.
Le cose migliorano in modo esponenziale quando ci si avvicina alla GT TV, una vera e propria piattaforma musicale online 24 ore su 24, con musica per tutti i gusti. Rispetto alle 42 canzoni contenute nel disco e disponibili su GH Live (e nella modalità libera), il catalogo della GH TV è molto più vasto e articolato.
Grazie a una pratica divisione in canali (ancora pochi, ma pronti a moltiplicarsi a un cenno degli sviluppatori) è possibile orientarsi verso un genere specifico, mettendosi alla prova con i brani trasmessi in quel preciso momento. Un po' come se ci si sedesse davanti a MTV, o se si ascoltasse la radio.
Le trasmissioni non hanno quasi nessuna interruzione, salvo qualche brevissima pausa "pubblicitaria" che mostra i nuovi arrivi del catalogo, o i pezzi più popolari. Più si suona, più si accumulano esperienza e monete, entrambe indispensabili per godere al meglio del nuovo Guitar Hero.
Salendo di livello, infatti, si sbloccano nuove modalità e nuove opzioni con cui sbizzarrirsi, oltre a oggetti e potenziamenti da comprare nel negozio virtuale. Le monete, dal canto loro, servono proprio per acquistare extra di vario tipo (fantasie per il ponte della chitarra, immagini del proprio biglietto da visita e via dicendo), o pacchetti di preziosi gettoni "play".
Cosa sono questi fantomatici gettoni? In sostanza si tratta della moneta virtuale utile per "noleggiare" canzoni specifiche e suonarle senza dover necessariamente attendere che vengano passate su uno dei canali della GT TV. Morite dalla voglia di scatenarvi con i Rush, ma i canali della GH TV offrono solo pezzi Indie e ballate? Nessun problema! Basta accedere al ricco catalogo online (che necessiterebbe di qualche filtro di ricerca in più, magari con la possibilità di evidenziare i propri pezzi preferiti) e si investe un gettone, che eventualmente può essere anche acquistato con soldi veri.
Prima di gridare allo scandalo per la struttura free-to-play, sappiate che l'intero meccanismo è stato tarato a dovere, tanto che in diversi giorni di gioco non abbiamo mai sentito neanche lontanamente la necessità di aprire il portafogli. I gettoni "play" si ottengono con una certa facilità, semplicemente suonando. Il gioco cerca comunque di farne consumare qualcuno anche ai più parsimoniosi, ma lo fa offrendo in cambio qualcosa, e con una certa discrezione. Non pensate, quindi, che Activision sia sempre lì, con la mano tesa, a ricordarvi di donare l'obolo.
L'unico momento in cui siamo stati costretti a spendere i gettoni è stato quando abbiamo partecipato agli eventi premium, del tutto opzionali e organizzati con regolarità dagli sviluppatori per permettere ai giocatori di provare in anteprima le canzoni che nei giorni seguenti si aggiungeranno alla libreria musicale della GT TV.
Per partecipare a questi eventi è sempre necessario soddisfare alcuni requisiti legati a canzoni specifiche che, a meno di non voler attendere il loro passaggio sulla GH TV, devono essere "noleggiate" con i gettoni play. In cambio, a patto di offrire una prestazione degna di nota, si ricevono ricompense di vario tipo.
Il meccanismo, come abbiamo già detto, funziona a dovere, senza far mai sentire l'utente costretto a dover spendere soldi. L'unico appunto che ci sentiamo di fare alla nuova gestione di questa serie musicale è legato all'impossibilità di acquistare e scaricare su HDD i propri brani preferiti.
In occasioni speciali, magari quando si hanno amici a casa, è possibile acquistare pacchetti che per una manciata di euro (5, per essere precisi) sbloccano l'intero catalogo per un giorno, ma è comunque molto diverso da ciò che accadeva in passato, quando DLC dopo DLC si creava la propria scaletta dei sogni. Oltre a permettere di giocare in single player o in multiplayer asincrono online (con la classifica dei punteggi nei vari brani), Guitar Hero Live permette anche di giocare con gli amici, con due chitarristi e un cantante.
Il ritorno della saga musicale Activision può considerarsi riuscito, anche se non privo di difetti. C'è ancora qualcosa da limare qua e là, ma l'approccio fresco e innovativo di Freestyle Games merita la vostra attenzione molto più di quello immobilista e conservativo di Rock Band 4.