Guitar Hero: Warriors of Rock
“Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli.”
Ammettetelo, ma dove altro vi può capitare di farvi una cultura su Internet leggendo un'anteprima di un videogioco? Preso atto che a questa domanda non potete rispondere altro che "su Eurogamer", passiamo a spiegare perché la celebre frase di Vittorio Alfieri, poeta e scrittore italiano della seconda metà del '700, sia stata usata dal sottoscritto come sottotitolo.
Questa citazione, infatti, manifesto dell'incrollabile forza di volontà dell'uomo, spostando le lancette avanti di qualche secolo si adatta alla perfezione a Robert Kotick (Bobby per gli amici, o Darth Vader se invece vi chiamate Tim Schafer), più che padre e padrone, boss di ultimo livello di Activision Blizzard. Celebri, negli ultimi mesi, le sue dichiarazioni di voler togliere il divertimento dallo sviluppo di videogiochi, la querelle con Infinity Ward e, nel nostro caso, la causa legale con Tim Schafer (ora tutto torna) circa Brutal Legend.
Il geniale game designer l'anno scorso stava infatti lavorando a un gioco tutto pane ed heavy metal per Activision, quando qualcosa nel suo rapporto col publisher s'è incrinato, portandolo verso i lidi del nuovo paladino del videoludo, ossia Electronic Arts. Il gioco in sé non s'è poi rivelato un successo, tant'è che è stato da poco annunciato che non se ne farà un seguito, ma al buon Kotick il voltafaccia all'epoca non andò proprio giù, e cercò in tutti i modi di evitare che Brutal Legend uscisse.
Le cronache ci riportano che nulla potè, ma a quanto pare lo sfizio di avere nel proprio catalogo un titolo dedicato al rock duro gli dev'essere rimasto: "ok", avrà pensato, "ma a quale dei miei franchise lo posso abbinare?". La risposta dev'essere stata immediata: "ma che domande, Guitar Hero!".
Eccoci allora a parlare di Guitar Hero: Warriors of Rock, gioco che il sottoscritto ha potuto testare ieri negli studi di registrazione Massive Arts di Milano. L'esperienza non è stata però indolore: vuoi perché ho una casa piccola e non saprei dove mettere gli strumenti, vuoi perché la mia donna sa giusto accendere una console per mettere dentro un film e al mio vicino di casa questi giochi non piacciono molto, fatto sta che non sono un grande praticante dei vari Guitar Hero/Rock Band. Mi esalto solo con DJ Hero ma lì è perché, come dice la mia consorte, sono un po' tamarro dentro.
La spiegazione però è anche un'altra: con la chitarra sono una schiappa, visto che inevitabilmente se alzo il mignolo mi viene dietro anche l'anulare, coi risultati che potete immaginare. Ecco quindi che di solito preferisco mettermi alla batteria, cosa che ho fatto anche questa volta, accompagnato per l'occasione dal campione e dal vicecampione italiano di Guitar Hero, entrambi con le valigie pronte per andare a difendere il tricolore ai prossimi World Cyber Games. Insomma, se già la mia autostima prima era bassa, dopo questa sessione ha toccato il minimo storico...