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H.A.W.X. 2

Lassù... con il meglio del meglio!

H.A.W.X. 2, ovvero la versione aerea dei romanzi di Tom Clancy. Meglio ancora, il secondo tentativo di Ubisoft di prendersi definitivamente il regno che per tanto tempo è rimasto nelle mani di Namco e del suo Ace Combat. Insomma, se siete nati e cresciuti a forza di pane e Top Gun, continuate a leggere...

Iniziamo con la premessa, che in puro stile Tom Clancy è dannatamente esplosiva. Tre testate nucleari sono improvvisamente sparite (neanche fossero piccole) da una base militare russa e, come da copione, sono finite nelle mani di persone che non hanno propriamente buone intenzioni, ovvero una fazione separatista che ha intenzione di portare devastanti attacchi terroristici nella stessa Russia e nel resto dell'Europa. Rispetto al primo capitolo di questa giovane serie c'è una differenza, e cioé che stavolta l'azione sarà divisa tra tre differenti forze militari: l'americana HAWX, l'aviazione britannica e, ovviamente, le forze speciali russe. Questo si tradurrà in ben 32 differenti velivoli, tutti realmente esistenti e tutti riprodotti con una cura a dir poco maniacale.

Sin da questa sua prima uscita il gioco presenta un comparto grafico di altissimo livello, decisamente superiore a quello del suo predecessore: la qualità visiva degli aerei e degli elementi di contorno è stata una delle priorità del team di Ubisoft Romania. Anche il livello di dettaglio delle strutture presenti al suolo, spesso approssimativo in altri giochi simili compreso il primo H.A.W.X., è stato notevolmente aumentato. Si può ora notare una vegetazione più ricca, costruzioni più complesse e dettagliate e texture molto più definite. Non che questo cambi molto a livello di gameplay, ma sono dettagli come questi che spesso fanno la differenza e che, non ci crederete, quasi tutti notano.

Chi ha già giocato titoli basati sul marchio Tom Clancy sarà abituato ai briefing prima delle missioni e queste saranno presenti anche, e soprattutto, in H.A.W.X. 2, con tanto di zoom satellitari, immagini olografiche e il gergo militare a cui ormai siamo abituati.

Ma veniamo alla prova sul campo, anzi... nel cockpit. Una delle richieste più pressanti di chi ha giocato al primo episodio, a detta della stessa Ubisoft, è stata quella di includere in un possibile seguito le fasi di decollo e atterraggio dei jet. Accontentati, stavolta potrete mettere alla prova la vostra abilità di potenziali Maverick in svariate situazioni, da quelle più tranquille a quelle più critiche.

Non è ancora chiaro se anche la scelta del velivolo influenzerà la difficoltà nel decollo e nell'atterraggio e in questo Ubisoft non ci è stata di grande aiuto. Il team di sviluppo si è limitato a dire che molti fattori del gioco cambieranno a seconda del livello di difficoltà scelto.

Il modello di volo non sarà comunque realistico, non del tutto almeno. Gli sviluppatori hanno scelto un approccio più orientato verso l'arcade per permettere al maggior numero possibile di giocatori di divertirsi senza conoscere tutti i dettami dell'avionica. Da questo punto di vista, ci è stato confermato, il livello di difficoltà non cambierà le cose, mentre varieranno molto gli equipaggiamenti e la difficoltà nei combattimenti.

Il direttore creativo del gioco, Edward Douglas, è stato decisamente chiaro in proposito: "Non sarà una simulazione, non abbiamo intenzione di obbligare i giocatori a imparare come si pilota un vero aereo per giocare".

Dite la verità, vi sembra quasi di sentire Danger Zone di Kenny Loggins, vero?