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Bungie ricorda il difficile sviluppo di Halo 2

Ma il team ha imparato dagli errori commessi.

Bungie a quanto pare è in vena di confessioni e ha ricordato che l'infernale sviluppo di Halo 2 rimane una cruda testimonianza di cosa lo studio non intende più vivere nella creazione di un titolo.

"Fu lo sforzo più brutale nel quale ci siamo cimentati", ha ricordato il multiplayer designer Chris Carney a Eurogamer. "Siamo molto più organizzati adesso, principalmente perchè alcuni di noi ripensano a quell'esperienza, la mancanza di luce, la scarsa igiene... sono cose che non vogliamo accadano di nuovo!".

Chris Butcher, Lead Engineer, ha aggiunto: "Avevo un registro che indicava quando arrivavo al lavoro e quando me ne andavo. Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, arrivavo ragionevolmente presto e non me ne andavo prima delle undici alla sera. Sette giorni su sette, per mesi e mesi..."

Evidentemente Bungie aveva ambizioni troppo elevate e le recenti dichiarazioni sulla presentazione di Halo 2 in occasione dell'E3 2003 non fanno che confermare i fatti.

"Riconciliare la nostra ambizione con la realtà fu un processo brutale, dal momento che accadde così tardi. Stavamo ancora eliminando feature a quattro o cinque mesi dalla fase gold", ha dichiarato Butcher.

Il Lead Designer Jamie Griesemer ha dichiarato che probabilmente Bungie avrebbe avuto bisogno di un paio di mesi extra a disposizione, ma perdere il Natale del 2004 non era minimamente da prendere in considerazione.

"Se il processo creativo è semplice probabilmente significa che non si sta facendo niente di interessante", ha spiegato. "Ogni processo creativo di primo piano nell'industria deve essere leggermente doloroso. Si tratta solo di capire se si sta lavorando su qualcosa di veramente grande o qualcosa che non uscirà così bene... e non lo si può sapere fino alla fine".