Halo The Television Series 1x02 Recensione: Arriva Cortana
La Silver Timeline comincia a prendere forma.
La seconda puntata della serie TV dedicata all'iconico Spartan Master Chief, andata in onda nella serata di ieri, ha chiarito alcuni dei dubbi su quanto la Silver Timeline si sarebbe discostata dall'opera canonica nata da Bungie e perpetuata da 343 Industries.
Quanto mostrato non lascia spazio ad incertezze: la storia raccontata da Spielberg differisce in modo netto da tutto quello che abbiamo vissuto nella saga videoludica, prendendo una strada che porterà molto lontano da quanto conosciuto.
Nella recensione del primo episodio vi abbiamo già parlato dei possibili malcontenti che la community affezionata a John avrebbe manifestato, ed ovviamente così è stato, puntando il dito soprattutto sul vedere fin da subito il volto dello Spartan, rimasto sempre celato dal casco nei videogiochi, se non per una breve frame nel leggendario finale di Halo 4.
Un Master Chief espressivo e molto più loquace è sicuramente uno shock, uno dei tanti in realtà tra quelli presenti nella serie TV, ma è utile per ribadire con fermezza che tutto ciò che avverrà in futuro non vuole in alcun modo fare del fanservice.
Sia chiaro, ci saremmo aspettati anche noi che questa serie avrebbe dovuto ricalcare più fedelmente l'opera originale, usando questo medium per spiegare una trama che videoludicamente parlando si è da sempre proposta in modo articolato e priva di spiegazioni e chiarimenti, cosa che solo i romanzi e fumetti sono stati in grado di fornire.
A rafforzare questo concetto ci pensa appunto la seconda puntata che attinge ad uno dei personaggi conosciuti in Halo: Evolution e ne riscrive completamente la storia. Stiamo parlando di Soren-066, un ragazzo come John facente parte del programma Spartan II, che dal processo di potenziamento biologico a cui sono stati costretti tutti i candidati esce con una mutazione del braccio. Nonostante ciò, viene comunque ritenuto abile per il combattimento ma Soren decide di scappare dall'UNSC invitando John a fare lo stesso.
Nella serie vediamo che i due si incontrano di nuovo anni dopo all'interno di un conglomerato di asteroidi denominato Rubble, attuale casa del disertore Soren dove nel frattempo ha messo su famiglia e sembra vivere libero e in tranquillità come promise di fare prima di fuggire. I fan della saga sapranno invece che questo personaggio nella trama canonica ha seguito un percorso decisamente diverso che lo ha visto molto più danneggiato dalla terapia, perdendo l'uso delle gambe e venendo quindi riassegnato a lavori d'ufficio.
Nella raccolta di fumetti Evolution, inoltre, Soren prende parte a un'insurrezione contro l'UNSC, mosso dalla rabbia di non essere più un soldato e di essere ritenuto un candidato non più utile al progetto Spartan.
Un secondo avvenimento che mette la parola fine alle speranze di vedere una serie calzante all'originale è l'evoluzione del personaggio di Makee, un'umana cresciuta ed istruita dai Covenant. Siamo sicuri che tutti i giocatori di Halo, alla vista di un Profeta che si prende cura di un'orfana umana da cui successivamente viene anche soggiogato, avranno storto il naso e si saranno lamentati con lo stesso fervore con cui l'hanno fatto per le tante scene di Master Chief a volto scoperto.
La trama di Makee è sicuramente la più misteriosa, segnando uno dei più forti distaccamenti dalla storia canonica; al tempo stesso sembra essere anche la narrazione più debole vista fino ad adesso, il che ci lascia perplessi sull'importanza che avrà all'interno della prima stagione.
Con questo secondo episodio però si gettano le basi per due importanti elementi chiave: l'anello Halo e Cortana. L'installazione Halo fa la sua comparsa all'attivazione del costrutto alieno da parte di Master Chief in versione olografica (apparentemente è l'unico in grado di farlo). Grazie ai Mistici, fazione completamente inventata, si scopre così che si tratta di un'arma e questo crea in John la necessità di tornare a "casa" per informare l'UNSC e distruggere quindi questa minaccia.
L'organizzazione militare intanto discute su come far tornare mansueto e ligio agli ordini lo Spartan 117, che deve comunque rispondere delle sue azioni di fronte alla commissione. La dottoressa Halsey sfrutta a suo vantaggio questa posizione per inaugurare il proprio progetto: l'IA Cortana.
Nonostante abbiamo detto più volte quanto fare un raffronto con la seria videoludica non abbia senso se non per alcuni richiami, dobbiamo ammettere che il personaggio della dottoressa, assieme a quello di Miranda Keyes, hanno ricevuto purtroppo la peggiore caratterizzazione da parte degli sceneggiatori. Le loro linee di dialoghi e gli sbalzi umorali continuano a non convincere, portando solo confusione circa le loro reali intenzioni e come intendono perseguirle.
In conclusione, questo episodio con alcun scene riuscite a metà e con alcuni effetti speciali non proprio ben realizzati, segna una svolta ben precisa della Silver Timeline che la porterà molto lontana da quanto conosciuto, rimanendo comunque fedele alle fondamenta della saga.
Non resta dunque che abituarsi a vedere John 117 in volto per la maggior parte delle scene, convivere con l'idea che gli sceneggiatori stravolgeranno la storia di molti personaggi e prendere quel che avverrà nei prossimi episodi semplicemente per quello che è: una storia alternativa che solo con la fine della prima stagione potremo valutare compiutamente.