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Creative SoundBlaster Recon 3d Fatal1ty Professional - review

Creative portare l'audio in un'altra dimensione?

configurazioni, Creative è tornata sul mercato delle schede audio con un prodotto completamente nuovo. L'obiettivo dichiarato è quello di alzare l'asticella della qualità nel mercato videoludico.

L'evoluzione della specie secondo Creative si chiama SoundBlaster Recon 3D Fatal1ty Professional ed è la scheda audio di media di una nuova famiglia che non va confusa con l'omonima versione USB esterna.

All'interno dello chassis in alluminio satinato nero, il nuovo chip Sound Core3D è pensato per gestire una quantità di segnali audio nettamente superiore a quanto fatto in passato dal predecessore X-Fi. Non solo: tanta potenza di calcolo promette di alleggerire il carico di lavoro del CPU centrale per chi ha deciso di avvalersi dell'audio onboard, oltre a una serie di feature pensate per i giocatori in cerca di un prodotto di qualità.

Ecco la Recon 3D Professional in tutto il suo splendore: bello il rivestimento con tanto di led rosso interno.

Il primo è quello relativo alle potenzialità del nuovo processore Sound Core 3D, con quattro core progettati per supportare le librerie THX TruStudio Pro, EAX HD e Dolby Digital con lo scopo di gestire una montagna di canali audio in parallelo e simulare al meglio il 3D posizionale.

"Il nuovo chip Sound Core3D è pensato per gestire una quantità di segnali audio nettamente superiore all'X-Fi"

Per effettuare una comparazione, abbiamo montato sul PC di prova una vecchia X-Fi Fatal1ty standard e alternato il suo utilizzo a quello della Recon 3D Professionale con un gioco che fa della componente audio una delle sue caratteristiche migliori, ovvero Battlefield 3.

A parità di volumi d'uscita è risultata netta la superiore potenza del nuovo processore; in quanto a spazialità e precisione del posizionamento si è comportata meglio della sua più anziana consorella, pur senza denotare differenze abissali.

Tuttavia, in termini di pura qualità del suono non si può dire che la Recon 3D Professional sia una scheda da audiofili visto che la frequenza di campionamento massima può arrivare solo fino a 96 kHz: ottima per i giochi e i DVD video, dunque, ma non eccezionale per musica e film da usufruire collegati a un impianto audio di alto livello. È sicuramente vero che un videogiocatore difficilmente spende migliaia di euro in casse in grado di apprezzare tali livelli qualitativi, ma sicuramente sorprende la scelta di Creative di non aver proposto una qualità del suono di livello superiore, quando, tanto per fare un esempio, il chip X-Fi della Titanium HD arriva tranquillamente a 192kHz.

Questo anche alla luce della seconda limitazione importante di questa scheda che riguarda il mancato supporto ad impianti 7.1: come dicevamo all'inizio della recensione, si tratta di una feature che molte schede madri di fascia medio/alta offrono di serie e non vogliamo credere nemmeno per un secondo che un prodotto sofisticato come questo non avrebbe potuto fare lo stesso. Un'assenza sicuramente dovuta a una precisa scelta commerciale.

Il nuovo pannello di controllo della serie SoundCore: semplice, funzionale e installabile con un singolo pacchetto.

Tornando agli aspetti positivi, a conferma dell'orientamento ludico orientato alla perfetta ricreazione di un ambiente tridimensionale in movimento, troviamo tutta una serie di feature, hardware e software, pensate per soddisfare i giocatori più accaniti

La prima è la presenza sul pannello dei jack posteriore di un'uscita audio espressamente dedicata alle cuffie e caratterizzata da un'impedenza in uscita fino a 600Ohm. Questo permette, disponendo di un buon paio di cuffie in grado di riprodurre l'audio posizionale, di godere di un'ottima risposta qualitativa normalmente preclusa ai jack audio tradizionali. Anche in questo caso la prova della verità in una mappa di Battlefield 3 da sessantaquattro giocatori ha dato ottimi risultati, evidenziando come, nella stragrande maggioranza dei casi, sia difficile spingere al massimo delle loro potenzialità cuffie di fascia alta se non si dispone dell'hardware adeguato.

"Il pannello di controllo è stato ridisegnato e semplificato rispetto ai precedenti prodotti della serie X-Fi"

Buone notizie anche per quanto riguarda il pannello di controllo, che è stato ridisegnato e semplificato rispetto ai precedenti prodotti della serie X-Fi e sottoposto a una consistente cura dimagrante nella mole di driver e software a corredo da installare. Oltre a tutta una serie di opzioni relative a profili, volumi e gestione dell'impianto audio, troviamo alcune opzioni volte a migliorare l'esperienza di gioco. La funzione Smart Volume attenua gli sbalzi di potenza in uscita ed è sicuramente indicata per giochi in cui l'esperienza audio, per quanto di qualità, non è pensata per essere invasiva.

La versione Champion della Recon 3D. Il frontalino è molto bello e pratico ma il prezzo è sicuramente poco abbordabile.

L'abbiamo provata con Batman Arkham City e ha dato buoni risultati, in concomitanza con la funzione di miglioramento dialoghi, che esalta leggermente il tono e il volume in uscita delle conversazioni. Non si tratta certo del caso di Rocksteady, ma molti giochi con un audio ambientale elevato a volte tendono a coprire il parlato dei personaggi e in questo senso il Dialog Enhancer può essere utile.

L'ultima feature su cui Creative ha puntato molto per questa scheda è inedita e si tratta dello Scout Mode: si tratta di una funzionalità pensata idealmente per enfatizzare i rumori emessi dai nemici che si stanno avvicinando e permetterci di preparare loro un caloroso comitato di benvenuto.

La resa all'atto pratico non è stata esaltante: in Left 4 Dead 2 ad esempio, dove le fonti sonore sono molto numerose e normalmente "disturbate" da continui scontri a fuoco e altri rumori d'ambiente, diventa difficile distinguere i suoni da avvicinamento di uno zombie da quelli, per esempio, di un compagno che apre una porta o attiva un dispositivo. Meglio invece è andata con Dead Space 2, dove il ridotto numero di necromorfi permette di percepire con buon anticipo il loro arrivo in base al camminare e ai versi che questi emettevano. La sensazione è tuttavia che, per quanto l'idea sia interessante, questa tecnologia possa essere poco sfruttata se anche i giochi stessi non la supporteranno nativamente.

In conclusione, possiamo dire di trovarci di fronte scheda audio di buona qualità: l'ottima resa del 3D via impianto 5.1 o attraverso le cuffie ne fa un prodotto interessante per gli amanti dei videogiochi estremamente immersivi. Il Cristallizer, lo Smart Volume e il Dialog Enhancer svolgono bene il loro lavoro nel proporre una resa sonora sempre di buon livello. Meno convincente è invece lo scout mode, troppo dipendente dalla tipologia di gioco per essere veramente efficace, anche se qualche in qualche titolo il riscontro potrebbe essere sorprendente.

La Recon 3D Standard: pochi fronzoli e tanta sostanza a un prezzo sicuramente più abbordabile.

"La mancanza più clamorosa per un prodotto di questa fascia di prezzo è sicuramente l'assenza dell'audio 7.1"

Dall'altro lato della bilancia pendono mancanze non da poco: la più clamorosa è sicuramente l'assenza dell'audio 7.1 che in un prodotto di questa fascia di prezzo non dovrebbe assolutamente mancare. In secondo luogo, un rapporto segnale/rumore di 102dB e un frequenza di campionamento massima di 96 kHz non permettono di classificare questa scheda tra quelle per audiofili.

E qui entra in gioco il prezzo: i centoquarantanove euro cui viene venduta non reggono il confronto con prodotti meno costosi che arrivano tranquillamente a frequenze superiori e permettono una maggiore flessibilità nell'utilizzo.

A voler essere pignoli, un'alternativa ci sarebbe: nella stessa famiglia Recon 3D sono infatti presenti anche una scheda video di fascia superiore e una di fascia inferiore, rispettivamente la Recon 3D Champion e la Recon 3 Standard. Essenzialmente sono identiche a quella recensita in questa sede con l'eccezione che la prima dispone di un frontalino ausiliario con jack e controlli volume supplementari, mentre la seconda è priva del microfono esterno e dello chassis retroilluminato.

Duecento euro per la prima sono sicuramente fuori mercato, ma novantanove euro per la seconda meritano più di un pensierino, soprattutto se siete più giocatori che audiofili e il vostro impianto non va oltre il 5.1. Certo, se in futuro il prezzo dell'intera gamma dovesse scendere…

7 / 10