Nacon GC-100XF - recensione
Per chi è allergico al cartellino del prezzo dei controller di Xbox 360 e One.
L'arrivo delle nuove console è sempre stato salutato con una certa soddisfazione da parte degli appassionati, anche se le discussioni sul prezzo di lancio sono destinate a tener banco fino al primo calo di prezzo di una certa consistenza. Un elemento spesso trascurato riguarda il costo a volte esagerato dei pad di riserva che può diventare piuttosto oneroso, soprattutto per l'utenza PC che di solito ricicla il pad Microsoft per giocare su home computer.
Chi non possiede una 360 o una One spesso cerca alternative poco costose e possibilmente di qualità per ovviare al problema. Nacon, un nuovo marchio di Bigben Interactive, ci ha proposto non solo il mouse GM-105 che abbiamo recensito qualche settimana fa, ma anche il joypad GC-100XF pensato espressamente per il mercato PC, essendo compatibile con le versioni XP, Vista, 7 e 8 di Windows.
La forma ovviamente non inganna: si tratta di una replica quasi perfetta del pad per Xbox One, e infatti non appena tolto dalla confezione e preso in mano dà le stesse sensazioni del suo fratello maggiore "originale", fatte salve alcune differenze che vedremo più avanti. I materiali utilizzati non sono male soprattutto per il grip: i palmi poggiano su un paio d'inserti grigi in gomma morbida che si alternano alla plastica del telaio soft-touch abbastanza gradevole al tatto. Anche i due controller analogici sono caratterizzati da una buona gommatura nella parte concava, che permette al pollice di non sfuggire anche dopo un utilizzo intenso. La presa è quindi piuttosto buona e non fa rimpiangere troppo il grip e l'ergonomia del pad originale di Microsoft.
Abbiamo quindi messo alla prova il Nacon con Wolfenstein: The Old Blood, GTA 5 e Project Cars, e dobbiamo dire di essere rimasti piacevolmente sorpresi dalla qualità della risposta delle levette analogiche e dei tasti principali. La precisione delle prime è assolutamente ottima, e anche dopo intensi smanettamenti non abbiamo avuto la sensazione di una qualità inferiore all'originale di Microsoft. Soprattutto nel simulatore degli Slightly Mad la bontà della levetta analogica ci ha impressionato alle alte velocità per la precisione e per la resistenza della molla centrale. Stessa cosa per i quattro tasti dorsali per quanto riguarda la forma e soprattutto la percezione del clic.
Anche il D-pad è ben concepito: è alto e ben sagomato e permette una precisione nettamente migliore rispetto al pad per Xbox 360, anche nell'impostare le posizioni intermedie che abbiamo gradito non poco, soprattutto bindando alcune azioni di GTA 5. Al GC-100XF sarebbe bastato poco per riproporre l'esperienza Microsoft al 100% e invece i progettisti di Nacon sono inciampati nella realizzazione dei bumper frontali e dei grilletti analogici. I primi sono abbastanza reattivi ma nettamente più piccoli degli originali e costringono chi ha le dita più lunghe a incurvarle leggermente premendo "di punta" i tasti senza poter distendere completamente gli indici, a meno di non avere mani di piccole dimensioni.
I grilletti analogici regalano sensazioni abbastanza diverse dal pad originale per due motivi: sono meno pronunciati e quindi caratterizzati da una corsa più corta, ma anche da una resistenza leggermente minore. La loro precisione non si discute, ma non c'è dubbio che questo dettaglio si potesse curare maggiormente per completare l'opera e ottenere una replica perfetta del pad di Microsoft. La corsa leggermente più corta, in particolare, offre una precisione minore nel dosare il gas con i giochi di guida, e occorre un minimo periodo di adattamento per riuscire a gestire alla perfezione acceleratore e freno. Nulla di particolarmente complicato, ma la cosa potrebbe sicuramente infastidire qualcuno.
Tornando alla parte superiore, ci sono due elementi degni di nota: il primo è il piccolo pulsante nella parte centrale, che permette di passare con un semplice clic dal supporto DirectInput8 al più recente XInput. Un accorgimento utile per evitare problemi con titoli Xbox 360 datati portati su PC e non pienamente compatibili con il nuovo protocollo, in particolare per quanto riguarda la vibrazione. Degno di nota è anche il tasto centrale con il logo Nacon che su console serve all'accensione, spegnimento e accoppiamento del pad, mentre in questo caso alterna le assegnazioni dei comandi tra la levetta analogica sinistra e il d-pad (e viceversa) indicando con un lampeggìo tra parte destra e sinistra quale delle due è attivata.
Complessivamente siamo rimasti abbastanza soddisfatti dal Nacon GC-100XF. La qualità costruttiva esterna non è male. ma è soprattutto il feeling restituito dalla presa, dai controller analogici e dai tasti azione nella parte superiore a risultare quasi indistinguibile dall'originale. Non si capisce per quale motivo non sia stato fatto altrettanto con grilletti e bumper, anche se alla loro conformazione diversa ci si abitua abbastanza agevolmente dopo qualche ora di pratica. Ovviamente il motivo per cui un utente PC può essere spinto ad acquistare un joypad di questo genere risiede fondamentalmente nel rapporto qualità/prezzo, in grado di rendere il GC-100XF un sostituto dell'originale a un prezzo attraente.
La missione è compiuta fino ad un certo punto perché si parla di 24,90 euro contro i 55 del joypad per Xbox One: il vero concorrente del GC-100XF è però l'inossidabile pad per Xbox 360, disponibile in versione con filo a circa trenta euro presso tutti i maggiori rivenditori online. Per cinque euro di differenza è difficile consigliare un prodotto di una marca la cui affidabilità sul lungo periodo è tutta da dimostrare, ma è anche vero che per quello che offre (e per essere una delle prime proposte di questa azienda), il GC-100XF può essere una buona alternativa per chi non è particolarmente legato al marchio Microsoft.