Roccat Kulo - review
Tranquilli, si mettono in testa…
Il prodotto che andremo a recensire oggi è un paio di cuffie dal nome che strappa un sorriso nel nostro mercato: Kulo.
Roccat, una giovane azienda tedesca, di cui abbiamo già trattato il mouspad Alumic e la tastiera ISKU, ha come target il segmento gaming, offrendo diverse periferiche come mouse, tastiere e sistemi audio.
Le Roccat Kulo, una volta aperta la confezione, risultano molto leggere: il peso complessivo è infatti di soli 178 grammi, e sono costruite interamente in plastica opaca di ottima qualità. Il design è semplice ma ricercato che dà una chiara sensazione di robustezza, accentuata dall'anima di acciaio che si può intravedere nella parte superiore.
Questa potrebbe essere, per alcuni, un punto debole: chi ha la testa molto grande si ritroverà una pressione importante sulle orecchie, anche se i cuscinetti in similpelle e la possibilità di estendere le cuffie renderanno sufficientemente confortevole l'utilizzo anche prolungato delle cuffie. I cuscinetti sono comunque morbidi, sostituibili ruotandoli semplicemente dalla loro sede.
All'interno troviamo un pannello di gomma piuma spesso quasi un cm. Roccat, per andare incontro a tutte le esigenze, nella confezione di vendita ha inserito un paio di ricambio "standard" e uno con funzione Memory +, con l'utilizzo, prende e mantiene la forma delle nostre orecchie.
Se andiamo a confrontare queste due tipologie di cuscinetti possiamo notare, oltre alla differenza di materiale, anche la presenza di un foro centrale per le Memory+, le quali quindi hanno un suono più forte e deciso che porterà a regolare il volume in maniera differente in quanto il suono è diretto.
"I cuscinetti Memory+ sono molto più confortevoli, soprattutto se si usano gli occhiali da vista"
Ho trovato i cuscinetti Memory+ molto più confortevoli, soprattutto se si usano gli occhiali da vista. Le cuffie infatti risultano sempre problematiche in questi casi, poiché la pressione sulle stanghette le rende insopportabili in caso di utilizzo prolungato. Invece con i pannelli in Memory+, che si adattano anche alla forma della montatura, questo fastidio non si è presentato.
Il microfono, posto obbligatoriamente sul lato sinistro, ha una corsa sufficientemente lunga di circa 60°. L'attivazione e la disattivazione è possibile col semplice movimento del microfono: se portato in posizione verticale esso verrà messo automaticamente in muto, mentre abbassandolo tornerà attivo. Non è invece regolabile sul piano orizzontale, pertanto non sarà possibile avvicinarlo o allontanarlo dalla bocca. Ciò non influenza però le prestazioni e il microfono è preciso e sensibile quanto basta nella posizione di default. È presente inoltre un sistema di soppressione del rumore ambientale, non è modificabile in alcun modo, tarato però in maniera egregia.
Le Roccat Kulo sono cuffie "wired", quindi dotate di un cavo di oltre 2.5 metri che ci permetterà di posizionarci più o meno a qualunque distanza dal monitor. Sullo stesso è presente il controllo del volume, un semplice interruttore a scorrimento che ci permette di gestire l'intensità del suono degli altoparlanti senza distoglierci dal gioco. L'unico neo è la scarsa corsa dell'interruttore, che non ci permetterà di avere un controllo preciso ma solo un aggiustamento minimo.
I jack di collegamento sono ovviamente due, uno verde dedicato al flusso audio in ingresso, uno rosa dedicato al microfono. I connettori sono di plastica pressofusa, pertanto nel caso di rottura bisognerà essere un po' pratici per sostituirli, evenienza comunque remota data la buona qualità complessiva degli stessi.
Le membrane degli altoparlanti sono create con il Mylar, nome utilizzato per indicare il PET (sì la plastica di fabbricazione delle bottiglie d'acqua). Il diametro di 4 cm rende le cuffie molto potenti, con bassi decisi e una più che buona gamma dei toni alti e medi, rendendo l'esperienza multimediale nel complesso più che soddisfacente. I magneti degli speaker sono di Neodimio (che come Wikipedia ci insegna è il più potente magnete permanente esistente), che permette di avere range di frequenza molto ampi in dimensioni contenute.
"I magneti degli speaker sono di Neodimio, il più potente magnete permanente esistente"
Ecco una tabella delle specifiche tecniche direttamente dal produttore, che andremo ad analizzare per fare un po' di chiarezza su questi dati.
CUFFIE | ||
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Range di Frequenza | 20~20.000 Hz | |
Impedenza | 50 Ω ± 15 % | |
Sensibilità a 1kHz | 102 dB ± 3 dB | |
Potenza Massima in uscita | 80mW | |
Diametro Altoparlanti | 40mm | |
Magnete Altoparlanti | Neodimio | |
Membrana Altoparlanti | Mylar |
Per valutare la qualità audio degli altoparlanti è necessario prendere in considerazione questi valori. Il primo parametro è il range di frequenza (che sarebbe meglio chiamare risposta in frequenza), ossia la gamma di suoni riproducibile. La gamma di suoni percepibile dall'orecchio umano è 18Hz-22.000Hz, valore teorico in quanto solo nelle migliori condizioni fisiche si è un grado di sentirli.
Un valore medio più corretto è quindi con uno scarto sia sui valori più bassi che per quelli più alti, riducendo il range a 20Hz-20.000Hz. Pertanto più alto sarà il valore di frequenza, maggiore sarà l'impianto audio in quanto sarà in grado di riprodurre una gamma di suoni molto complessa; nel caso di valori sensibilmente più bassi, avremo invece un audio di bassa qualità con molte tonalità non presenti in quanto non riproducibili.
Il secondo valore da tenere in considerazione è la Sensibilità, ovvero la pressione acustica espressa in dB (decibel) che, a un preciso valore di tensione (solitamente 1Khz), viene fornita. Questo dato indica la capacità di riprodurre fedelmente un determinato suono; più questo valore è elevato, maggiore è la qualità del suono riprodotto.
"È presente anche una scheda audio HD con collegamento USB, perfetta per chi ha un notebook"
Il valore minimo per considerare di buona qualità un diffusore è di 85dB, valori inferiori indicano scarsa fedeltà di riproduzione del suono con possibili disturbi. Le cuffie di alto livello hanno solitamente valori tra i 95dB e i 110 dB, le cuffie professionali superano sempre quest'ultimo dato.
Il terzo parametro è l'impedenza, una misura elettrica relativa a un circuito attraversato da correnti alternate, i cui valori vengono espressi in Ω (Ohm). Più questo valore è elevato, più l'elettricità troverà una resistenza ad attraversare le cuffie; a valori più alti di impedenza avremo un suono più attenuato ma allo stesso tempo di maggiore qualità. Le cuffie di buona qualità avranno valori superiori ai 45/50 Ω.
All'interno della confezione non è previsto alcun tipo di software. Oltre ovviamente alle cuffie, troviamo un breve manuale, una card per iscriverci al Roccat Club e dei cuscinetti di ricambio.
Inoltre è presente una scheda audio HD con collegamento USB. Questa piccola scheda è perfetta per chi ha un notebook, solitamente sprovvisto di dispositivi audio di qualità, che ci permetterà di ottenere le massime prestazioni dalle nostre cuffie. L'utilizzo è quanto mai semplice: basta collegare le cuffie alla scheda audio esterna e questa al PC tramite USB, e il gioco è fatto.
Roccat anche questa volta ha messo sul mercato un prodotto di ottima qualità: i componenti utilizzati sono di alto livello e permetteranno di avere in uno spazio contenuto delle fidate cuffie. L'unica pecca è l'eccessiva rigidità iniziale, che può essere tamponata sostituendo i cuscinetti normali con quelli memory+.
Il prezzo di circa 60 Euro è più che adeguato considerando la qualità globale del prodotto, la presenza di ricambi dei cuscinetti (che sono la parte più soggetta a usura), la scheda audio esterna e l'ottima qualità audio che queste piccole cuffie sono in grado di riprodurre.