Sapphire ITX Compact R9 285 OC - Recensione
Sapphire pensa alle Steam Machine del futuro.
Volete crearvi un mini PC o una Steam Machine ma non volete privarvi della possibilità di giocare con prestazioni 3D di alto livello? Niente paura, Sapphire vi viene incontro con questa ITX Compact R9 285 OC, una scheda video che va a insidiare la posizione di dominio detenuta fino a oggi dalle Nvidia 760 small factor.
La cura nei dettagli è evidente fin dal packaging, con una scatola estrosa come siamo abituati ad aspettarci da Sapphire e un corredo di tutto rispetto per quanto riguarda gli accessori: un adattatore DVI - VGA, un mini DisplayPort - DisplayPort, un cavo da 1.8 metri HDMI 1.4a e un tappetino per il mouse.
La scheda ha dimensioni davvero contenute: la PCB personalizzata da Sapphire misura 170 millimetri di lunghezza che le permettono di essere inserita agilmente in quasi tutti i case mini-ITX in commercio. Il raffreddamento è affidato a una grossa ventola da 85 millimetri posta su una base in policarbonato con finitura metallica. Il dissipatore è in alluminio con quattro pipe in rame da 8 e 6 millimetri ciascuna. La scheda video, anche grazie a questa soluzione di dissipazione, occupa due slot espansione per uno spessore totale di 37 millimetri. Il processore che si occupa del lavoro pesante è il Tonga Pro, con processo produttivo a 28 nanometri dotato di 1792 Stream Processor, e 32 ROP.
Sapphire inoltre ha deciso di applicare un modesto overclock di fabbrica alla GPU portandola a 928 MHz, mentre le memorie GDDR5 non hanno subito variazioni e operano alla frequenza di 1375 MHz. La RAM a bordo è di 2GB, anche qui nessuna modifica rispetto alla versione standard.
L'alimentazione è garantita da un connettore PCI-Express da 8 pin, mentre sulla parte superiore è scomparso il connettore Crossfire dato che sulle serie R non è più necessario, ed è stato quindi sostituito dallo switch del dual bios, standard o ottimizzato per PC dotati di schede madri con bios UEFI. La connettività è garantita da una porta DVI-I dual-link, una HDMI e due mini-DisplayPort.
Nel box laterale potrete trovare le specifiche tecniche del testbed che abbiamo utilizzato per testare la scheda: i risultati sono stati molto buoni, utilizzando sempre una risoluzione a 1080p e settaggi impostati quasi sempre ai massimi livelli consentiti. Gli FPS macinati dalla piccola 285 sono sempre stati tanti, con un'ottima fluidità in quasi tutti i giochi in questione. Come potete vedere nell'immagine dedicata ai dati rilevati, il gradino più basso spetta a Tomb Raider con i suoi 53 FPS medi, mentre all'apice troviamo Call of Duty: Ghosts impostato ad High, che raggiunte oltre 100 FPS.
Considerato il fattore forma ridotto, le temperature sono davvero interessanti. Nonostante gli sforzi a cui è stata sottoposta la scheda, il picco massimo è stato di soli 74 gradi, che si sono ridimensionati in pochi minuti una volta interrotti i test: un ottimo risultato considerato che andrà installata in un case molto piccolo, dove tenere sotto controllo le temperature è prioritario.
Nonostante venga pubblicizzata come scheda adatta anche a risoluzioni da 4K, in questo campo i risultati non sono stati dei migliori. I fatidici 30fps non sono stati raggiunti e mantenuti neanche nei giochi più datati, mentre con i titoli graficamente più impegnativi come Tomb Raider la media dei frame è sempre stata troppo bassa, sui 15 FPS con cali fino a 7.
Non siamo comunque rimasti delusi, anche perché bisogna sempre considerare l'ambiente naturale per cui è stata pensata questa piccola 285: un piccolo case per fare da media center e giocare sulla tv dalla comodità del divano, con minimo ingombro e massima resa.
Il consumo in fase di carico è elevato ma non molto superiore a quello della diretta concorrente, la GTX 760 small factor: parliamo di 387W, pertanto al momento della scelta dell'alimentatore valutate attentamente un prodotto in grado di stare al passo con le richieste energetiche. La scheda non è particolarmente silenziosa anche se non risulta mai fastidiosa soprattutto in fase di idle e, soprattutto con i giochi più rumorosi, il brusio della ventola è interamente coperto dall'audio in-game.
L'overclock di fabbrica è risibile, in quanto superiore di soli 10 MHz alle schede stock, anche se attraverso il software è possibile andare a modificare ulteriormente questi valori verso l'alto, con incrementi prestazionali di circa il 10%. C'è da considerare però l'aumento del calore generato da frequenze più alte, anche se non è possibile andare ad agire sul voltaggio. In un case di dimensioni ridotte, temperature molto più alte possono essere fatali, quindi meglio pensarci su due volte prima di fare una grigliata di silicio.
Nel complesso, la Sapphire R9 285 ITX si è rivelata un prodotto davvero interessante: può essere installata all'interno di case di dimensioni davvero ridotte permettendo a chiunque di costruirsi una Steam Machine dalle ottime capacità computazionali senza però precludersi qualche sana partita con i titoli 3D di ultima generazione.
Nonostante questo è chiaro che non siamo di fronte a un compromesso, perché la R9 285 è in grado di far girare ottimamente anche giochi recenti a 1080p rimanendo senza problemi a dettagli massimi o comunque molto alti. Con il passare degli anni e l'uscita delle esclusive PC più esigenti, o nel caso di giochi non particolarmente ottimizzati, bisognerà sicuramente giocare con risoluzione ed effetti più bassi per mantenere alti livelli di prestazioni, ma è indubbio che qualsiasi gioco sviluppato in un'ottica multipiattaforma dando precedenza all'architettura di Xbox One e PS4, non avrà problemi nell'essere gestito al meglio da questo prodotto.
Possiamo quindi definire la R9 285 come la miglior scheda ITX attualmente presente sul mercato. Il prezzo di vendita è di €260, di poco superiore a quello della versione full, e la scheda garantisce prestazioni analoghe nella metà dello spazio. Una soluzione ideale per chi non vede l'ora di farsi una Steam Machine di alto livello che possa dargli emozioni ludiche del tutto simili a quelle di una postazione PC tradizionale: per i 4K è invece ancora un po' presto.