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Harry Potter e i Doni della Morte – Parte I: il Videogioco

Manca giusto la Normandy…

Sapere attrarre l'attenzione è un'arte e ciò di cui mi appresto a parlare è un gioco che il lettore tipo di Eurogamer tenderebbe a snobbare. Ecco allora che per fare sì che l'anteprima di un prodotto tutto sommato piacevole come questo venga letta, tocca inventarsi qualcosa, partendo magari dal sottotitolo...

Ma perché, mi domanderete, voler accostare il giovane Harry Potter a Mass Effect? Continuate a leggere e lo scoprirete...

"Harry Potter e i Doni della Morte - Parte I: il videogioco", uno dei titoli più lunghi a memoria d'uomo, sarà lanciato quest'autunno sulle più importanti piattaforme in concomitanza col film prodotto da Warner Bros. Pictures. Esso si occuperà di narrare la prima parte dell'ultimo libro della Rowlings dedicato al maghetto di Hogwarts, e il gioco, giustamente, farà altrettanto.

Dico "giustamente" in una prospettiva puramente commerciale, più che videoludica: il limone va spremuto finché si può e se Warner Bros. decide di raddoppiare i guadagni sfruttando a oltranza l'opera letteraria a monte, EA non può certo esimersi dal fare altrettanto col tie-in.

Nel gioco vestiremo i panni di Harry Potter (e chi l'avrebbe mai detto, eh?), in fuga sin dalla sequenza iniziale e impegnato in una lotta per la sopravvivenza in una pericolosa e disperata ricerca per trovare e distruggere gli Horcrux di Voldermort, mentre al tempo stesso dovrà combattere senza tregua contro i Mangiamorte e i Ghermidori.

A differenza del succitato protagonista di Mass Effect, però, il nostro Harry Potter sarà armato solo della sua fida bacchetta magica, che gli metterà a disposizione un arsenale di incantesimi per battere gli avversari, proteggersi dai pericoli e sfuggire alla cattura durante la sua fuga da Hogwarts.

Quest'ultimo dettaglio ci fa capire che il gioco non sarà quindi ambientato nel suggestivo castello che abbiamo imparato ad ammirare in questi anni, bensì per le strade cittadine di Londra o in misteriose aree selvagge, al cui interno si celeranno nuovi nemici da combattere, sfide da scoprire ed enigmi da risolvere.

Il trailer ufficiale del gioco.

Nella versione che abbiamo potuto provare ci siamo trovati a gestire il nostro maghetto in una desolata zona industriale di periferia, inseguiti da degli sgherri il cui compito era ovviamente portare la nostra energia vitale a zero.

Durante questa sessione abbiamo potuto notare alcune cose. La prima è che il gioco è privo di una qualsiasi interfaccia grafica, eccezion fatta per il puntatore col quale indirizzare gli attacchi. Tolto questo non c'è alcun indicatore a schermo, il che pare una soluzione indubbiamente cinematografica ma poco pratica dal punto di vista videoludico.

La seconda è stata la presenza del famoso Mantello dell'invisibilità, qui riproposto molto fedelmente in una veste che ci permetterà di affrontare il titolo quasi fosse uno stealth. Il suo utilizzo non sarà però illimitato, bensì vincolato all'energia della quale è dotato e che calerà progressivamente col suo utilizzo. A noi il compito di capire quando avvalersene e quando toglierlo per farlo ricaricare.

Inutile dirlo, dovessimo esaurirne i poteri nel bel mezzo di un manipolo di nemici, diverremmo subito visibili con tutto ciò che ne consegue. In compenso, però, fino a che esso sarà attivo saremo così invisibili al punto che l'unico modo per farci scoprire sarà andare letteralmente a sbattere contro i nemici.