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Hearthstone: salutiamo l'anno del Mammut - articolo

Aprite gli armadi e tirate fuori tutti i vostri mazzi: è tempo di fare le pulizie di primavera!

Puntuale come un orologio, la prima espansione di Hearthstone dell'anno del Corvo si avvicina. Quello che di solito si configura come uno stillicidio di "scoop" su nuove carte e meccanismi dovrebbe partire il 26 marzo (anche se qualcuno ha giocato d'anticipo). Il tema del momento sembra essere legato a effetti che si attivano solo quando il mazzo è composto da carte pari o carte dispari, e tra i grandi successi della community ora possiamo anche annoverare un gustoso dibattito volto a cercare di scoprire se lo 0 sia un numero pari o dispari. Ovviamente, per risolvere un quesito degno della scuola primaria si sono toccate vette raggiunte prima d'oggi solo dalle immagini che normalmente girano su Facebook: "solo un genio riuscirà a risolvere questo problema..."

Prima di preoccuparci però se i nostri futuri mazzi si potranno schierare dalla parte di Baku la Mangialune o di quella di Genn Mantogrigio, vale la pena soffermarsi un momento sulle carte che vedremo scivolare nell'oblio (perlomeno nel formato Standard), perché con tre espansioni messe all'uscio assisteremo a una vera e propria rivoluzione, visto che perderemo più di 300 carte per guadagnarne poco più di 130.

La selezione delle carte in Arena è stata cambiata dopo quattro anni di funzionamento più o meno sempre uguale. Il sistema è perfettibile, ma è un passo nella direzione giusta.

Innanzitutto, le basi: attorno a metà aprile, momento in cui sarà lecito aspettarsi il debutto di Boscotetro, dovremo estrarre i fazzoletti e vedere allontanarsi all'orizzonte Sussurri degli Antichi Dei, Una Notte a Kharazan e Bassifondi di Meccania. Queste tre espansioni contengono molte carte ampiamente utilizzate. Se non possiamo sapere oggi da cosa verranno sostituite, possiamo almeno tentare di capire a che cosa dovremo rinunciare.

Il mago, per esempio, vede sfumare molti pezzi fondamentali del recente Secret Mage. Lacchè della Kabala, Valletto di Medivh, Portacristalli della Kabala: senza questi tre elementi sarà necessario reinventare un mazzo che al momento viaggia in cima alle classifiche. La defezione del trio composto da Libro Chiacchierone, Portale: Terre del Fuoco e Tomo del Cabalista farà sì che anche altri archetipi popolari perdano alcuni pezzi chiave. Ovviamente, tutti rimpiangeranno anche la partenza del Blocco di Ghiaccio, che se ne va finalmente nel Valhalla delle Vecchie Glorie.

Come si dice, "Se Atene piange..."? Allo Sciamano al momento le cose non vanno benissimo, ma con la rotazione potrebbero andare anche peggio. Oppure no? In fondo sappiamo che in Boscotetro arriverà una nuova carta eroe per lo Sciamano (e solo per lui), probabilmente più efficace di Thrall lo Scrutamorte. Speriamo possa riempire il vuoto lasciato dai Golem di Giada o dall'Involuzione, per esempio. Anche fare a meno di Portale: Maelstrom, Senzavolto Ardente o Cosa dal Profondo potrebbe essere un problema per qualcuno.

Ah, caro Mutaforma Zerus, quanti mazzi dovranno dirti addio! A conti fatti, nessuno, credo.

Il Druido al momento non è la terribile minaccia che rappresentava un paio di mesi fa, quando si parlava solo dell'Infestazione Totale, ma subisce comunque dei duri colpi. Cominciando da tutto il pacchetto dei Golem di Giada (addio e a mai più rivederci) se ne va Fandral Elmocervo, perno di molti mazzi più riflessivi, se ne va il versatile Kun il Re Dimenticato, se ne vanno mattoni importanti dei mazzi più aggressivi come Corvo Incantato e Marchio del Loto. Se dovessimo scommettere su un possibile tema da sviluppare in Boscotorvo, potremmo puntare sull'interazione con le Bestie (che potrebbero essere preponderanti nella nuova espansione). Peccato ci saluti anche il Custode del Serraglio!

Il Paladino sta vivendo un momento di estrema popolarità grazie al cosiddetto "Dude Paladin", un mazzo che sfrutta la tendenza della classe a sfornare una valanga di creaturine piccine (soprattutto le Reclute Mano d'Argento) con le quali dominare il gioco e sopraffare l'avversario. Questo mazzo rimarrà sostanzialmente invariato e potrà misurarsi con le novità di Boscotorvo. Vittime predestinate invece il Murloc Paladin (che perde Finja, oltre all'Inquisitore Pinnavile) e diverse interpretazioni dell'orda dei nanetti tipica della classe, soprattutto quelle che contano su carte come Bronin Trincafiamme, Custode di Borgoscuro (va bene, questa serve anche nel Dude Paladin), Contrabbando d'Armi o Ricettatore Famigerato. Non si può vincere sempre...

Lo Stregone al momento è il protagonista indiscusso sia nel formato Selvaggio sia nel formato Standard, che è quello che ci interessa ora. Il Cubelock è destinato a sopravvivere indenne alla rotazione, perdendo giusto N'Zoth e la Signora delle Pozioni. Siamo sicuri che gli Stregoni sapranno farsene una ragione. Se ne va anche il motore del mai nato Discardlock, l'Imp di Malchezzar, e ci abbandona una delle carte più belle e inutili di sempre: Abiura. Rimarrai sempre nel mio cuore, Abiura: mi hai fatto perdere alcune delle partite più divertenti che abbia mai giocato.

Il mazzo del Secret Mage dovrà per forza di cose avere un aspetto molto differente tra un mese.

Il Cacciatore dopo un periodo buio sta tornando in auge in versioni leggermente meno ignoranti rispetto al passato, e la rotazione potrebbe essere più clemente rispetto ad altre classi. Per esempio, lo Spell Hunter (la variante Standard attualmente più popolare, sulla quale nessuno avrebbe puntato mezzo euro al lancio di Coboldi & Catacombe) perde praticamente solo il Richiamo della Selva, mentre le varianti più aggressive perdono gran parte del pacchetto iniziale con le defezioni, tra le altre, del Gatto Randagio e della Tenera Nonnina. Visto il tema di Boscotorvo, però, è lecito sperare in aggiunte particolarmente adatte al Cacciatore.

Il Guerriero in questo momento è forse la classe meno popolare nel formato Standard, e i pezzi che va a perdere con la rotazione servono solo a infierire su una bestia morente. Il Pirate Warrior ha già perso i suoi artigli, ma viene definitivamente schiantato con l'abbandono del Nostromo di N'Zoth e del Cultista Velerosse. Le versioni più lente perdono il Fabbro di Strada e il Combattente Tauren, due tra le migliori creature con Provocazione. Se ne va anche il Ghoul Famelico, classica carta multiuso. Dopo l'enorme popolarità di qualche tempo fa, però, ci sta che il Guerriero passi un po' di tempo in ghiacciaia. Un giorno tornerà.

Il Ladro, accidenti. Il Ladro è sempre pieno di carte divertenti e interessanti, effetti originali e sorprendenti. Con la rotazione salutano pezzi chiave della natura "calcio champagne" della classe, come il Pirata Festaiolo e Shauku il Collezionista, ma anche il Trafficante di Sepulcra o banalmente la Moneta Contraffatta. Il mazzo della Rovina dei Re, o Kingsbane, perde il Capitan Calamaro, e perdendo anche la Corsara Naga servirà correre ai ripari. E vogliamo parlare dell'Oracolo Lucefredda, anche lui salito in cielo tra le Vecchie Glorie?

Kharazan esce dalla rotazione e ancora non ho superato la prova degli scacchi in versione Eroica...

Chiude il giro il Sacerdote, attualmente una delle tre classi più efficaci del gioco. Il mazzo più forte del momento, tutto imperniato sui draghi, perde la Pozione di Dragonfuoco e l'Agente Draconide, il Big Priest perde Barnes, Y'Sharj e Parola d'Ombra: Orrore. Se ne va la Pozione della Follia, se ne va Kazakus, se ne va Raza l'Incatenato, se ne va persino Purificazione, la carta che ha causato una sorta di sommossa ai tempi di Una Notte a Kharazan e che per vie traverse è diventata comunque uno strumento importante per la classe. L'anno del Sacerdote potrebbe essere finito. Chissà!

E ovviamente, defezioni per tutti tra le carte neutrali. Perderemo tutti gli Dei antichi, da quel gran burlone di Yogg-Saron a carte più decisive come i già citati N'Zoth e Y'Shaarj. Perderemo C'thun e la sua allegra famigliola (uno dei pacchetti più coesi e riusciti che si siano mai visti in Hearthstone). Se ne vanno carte tecniche importanti come la Talpa di Fogna o il Senzavolto Errante, ci saluta anche il Gigante Arcano. E infine, con la coda tra le gambe, se ne va anche Sghigno il Pirata, che ha dominato e imperversato per un anno prima di essere stato nerfato. Troppo poco e troppo tardi!

Non c'è bisogno di ricordare, inoltre, che questi cambi influiscono anche sull'Arena, formato che in quattro anni non sono mai riuscito a comprendere appieno, nonostante vanti un folto pubblico di appassionati. Oltre ai futuri cambi di rapporti di forza tra le varie classi attesi con la rotazione, i giocatori dovranno abituarsi al nuovo sistema di creazione del mazzo, recentemente modificato per offrire carte di potenza simile tra di loro indipendentemente dal livello di rarità. Questo sistema si è dimostrato talmente efficace che i giocatori si sono lamentati dell'eccessiva forza dei mazzi risultanti, ed è stato ulteriormente modificato per introdurre più carte deboli nel ventaglio di quelle selezionabili.

Baku la Mangialune e Genn Mantogrigio, due delle prime carte di Boscotetro. Una nuova scuola di pensiero per la creazione dei mazzi?

Come ricordava Stefano Silvestri nel suo pezzo il mese scorso, Sghigno è stato nerfato dopo un anno e due mesi (2 dicembre 2016 - 6 febbraio 2018, never forget), l'Orrore dei Cunicoli è durato "solo" due mesi e la nuova Arena è stata aggiustata in circa dieci giorni. Forse oltre all'anno del Corvo inizia anche una nuova stagione di reattività da parte di Blizzard. Del resto Hearthstone è un giochino da settanta milioni di giocatori, un po' di attenzione in più potrebbe anche meritarla...

Vi ricordiamo che se ancora non avete prenotato l'espansione Boscotetro di Hearthstone potete approfittare di uno sconto fino al 20%.