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Heroes on the Move

Molti personaggi, molto casual.

Dopo aver esaurito tutte le possibili “ispirazioni” ai titoli sportivi del Wii (compresa una simulazione di ping-pong veramente ben fatta), gli sviluppatori di Playstation stanno finalmente cominciando a mostrare qualcosa per il Move che non serva solo a trasformare la vostra PlayStation 3 in un centro benessere.

Presentato durante la conferenza d’apertura di Sony, Heroes on the Move è stato anche protagonista di un incontro con la stampa in cui lo sviluppatore, Nihilistic, ha illustrato alcune delle caratteristiche del titolo.

Protagonisti del gioco sono le principali coppie di eroi del pantheon di Sony: Jack & Daxter, Sly Raccoon & Bentley e infine Ratchet & Clank.

A detta dei designer questi personaggi sono stati scelti perché garantiscono il giusto compromesso tra tipi di gameplay differenti e perché offrono una certa affinità di fondo: sono tutte coppie, hanno un look cartoonesco e contenuti adatti a un pubblico allargato.

La storia del gioco narra che le tre coppie sono state strappate ai rispettivi universi, pezzi di scenario compresi, da un misterioso e malefico duo, curioso di scoprire chi, tra di loro, sia il più forte. Dopo essersi ripresi dallo shock di questo brillante incipit, ai nostri eroi non resta che unire le forze per sconfiggere i loro rapitori, in nome della giustizia ma soprattutto in nome del buon gusto, visto che i livelli paiono essere composti da una mescolanza di stili presi dalle tre franchigie, con un risultato finale però che non mi ha convinto del tutto.

Considerazioni stilistiche a parte, Heroes on the Move sembra, e quasi sicuramente è, un prodotto rivolto a un’utenza decisamente casual e neppure troppo cresciuta. Dei 40 semplici minigiochi pensati dai Nihilistic, spalmati in circa sei tipologie differenti, solo tre erano disponibili durante la presentazione.

Il trailer di annuncio di Heroes On The Move

Nel primo, di cui era disponibile anche una demo giocabile, si impersona Clank e si deve semplicemente sparare a tutto ciò che appare su schermo. La visuale è alle spalle del personaggio, il Move serve a puntare e ci si muove con il controller aggiuntivo.

Ignorando per un momento la ripetitività del gioco in sé, va detto che la giocabilità è decisamente elevata, questo grazie all’impressionante precisione della periferica, che ha un lag impercettibile e non si perde un movimento del giocatore. Una piccola chicca è rappresentata dal fatto che quando l’arma si surriscalda, anche il bulbo luminoso cambia di colore passando dal blu al rosso accesso.

Avatar di Lorenzo Fantoni
Lorenzo Fantoni: Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.
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