Hitchhiker: A Mystery Game - recensione
Un viaggio introspettivo colmo di misteri.
Mad About Pandas, dopo aver portato al grande pubblico prodotti quali Forever Forest per Nintendo Switch tra i titoli più recenti e l'edizione del 2016 di Truck Simulation, torna protagonista con un'esperienza molto particolare in arrivo su tutte le console, PC e mobile tramite Apple Arcade.
Il team tedesco, spesso chiamato a lavorare su commissione, intermezza tali collaborazioni con produzioni proprie che spaziano dalla realtà virtuale ai classici giochi per le piattaforme principali, cambiando costantemente genere e tipologia di gameplay.
Hitchhiker: A Mystery Game si presenta come un'avventura a giocatore singolo dai tratti misteriosi dove ci ritroveremo a percorrere come passeggeri autostrade abbandonate cercando di ricordare il passato. Nell'opera dii Mad About Pandas vestiremo i panni di un uomo che ha perso la memoria, il quale si ritrova spaesato e confuso sul ciglio di una strada desolata immersa in una cornice rurale a forti tinte pastello. Senza meta e senza ricordi, viene soccorso da un residente del luogo, Vern Woodson, un coltivatore di uva passa che darà inizio a questo intenso cammino verso la verità.
Il titolo si presenta come un'avventura interattiva dove nella maggior parte del tempo le interazioni sono ridotte al minimo per dare spazio alle conversazioni e alle importanti frasi che rappresentano il fulcro dell'intera esperienza. Di fatto nel nostro caso, giocando su Xbox Series X e quindi con il controller, il tutto si riduce alla pressione del singolo tasto A e l'uso degli analogici per ruotare la visuale. Sicuramente questo tipo di esperienza si sposa perfettamente con il comparto mobile piuttosto che su console o PC, potendo interagire più rapidamente e in modo più fluido, rendendo probabilmente Apple Arcade la piattaforma migliore per godersi al meglio tale opera.
Detto ciò, non resta che immergersi in questo cammino nebuloso alla scoperta di chi siamo e cosa ci ha portato a ritrovarsi in questa location desolata. Ben presto, però, grazie al nostro primo soccorritore scopriremo che recuperare la memoria non sarà il nostro unico scopo. Vern, il contadino dalle apparenze magnanime ci aprirà le porte verso qualcosa di più profondo, influenzando da quel momento in poi la percezione di ciò che ci circonda e il nostro atteggiamento durante l'avventura.
I dialoghi presentano solamente due scelte quando saremo chiamati a rispondere al nostro interlocutore, differenziati dall'atteggiamento che si vorrà tenere durante le conversazioni, scegliendo tra interessato, curioso o sospettoso e poco incline al voler parlare. Qualunque sia il mood che deciderete di tenere non influenzerà il proseguimento durante il gioco ma cambierà solo il tono con cui riceverete risposte alle vostre domande: nel primo caso saranno più dettagliate mentre nel secondo più concise con una leggera nota di stizza.
Ma Vern non sarà il nostro unico compagno: il gioco si struttura su 5 corse in macchina con diversi personaggi al volante che ci aiutano a raggiungere l'epilogo di questo viaggio. Ognuna di queste fasi corrisponde a stati emotivi diversi, dalla confusione e negazione di verità scomode, fino allo scendere a patti con sé stessi e la consapevolezza della realtà dei fatti. Per tutta l'interezza del gioco saremo messi di fronte ad eventi surreali e all'interazione con rebus dai meccanismi banali ma non sempre intuitivi, che fanno vacillare e mettere in discussione costantemente le poche certezze su cui possiamo contare. A nostro avviso, sebbene l'opera sia piacevole nella sua interezza, alcuni capitoli risultano più avvincenti rispetto ad altri. Hitchhiker: A Mystery Game è un gioco dai ritmi molto lenti in cui ci ritroviamo per diversi minuti a premere un solo tasto per proseguire il dialogo con l'accompagnatore di turno, ed è proprio per questo che alcune sezioni risultano più curate ed interessanti in base alle tematiche trattate e le nuove scoperte fatte.
Le sezioni 2 e 4 appaiono infatti più una sorta di transizione, sebbene tocchino punti importanti della storia, ma i personaggi con cui siamo chiamati ad interagire (Hops e Sayed) escono ridimensionati rispetto a Vern e Leah, che saranno invece fondamentali per scoprire la verità dietro questo strano risveglio.
Essendo un gioco incentrato sulla narrativa non proseguiremo oltre nel descrivere la trama principale, lasciando l'onere della scoperta in mano ai giocatori interessati a giocare ad Hitchhiker: A Mystery Game. La sceneggiatura e la storia sono davvero piacevoli, con alcuni intermezzi davvero di spessore, soprattutto le cutscene che cadenzano il cambio di sezione facendo da apertura ad un'ulteriore fase di questo viaggio.
Dobbiamo ammettere che il racconto spinge molto su fatti veramente fantasiosi, altamente irreali e difficilmente inquadrabili in una situazione che possa essere definita credibile. Ben presto però tutte le stranezze trovano un loro incastro nella storia che Mad About Pandas ha voluto raccontare all'interno del proprio gioco.
Purtroppo dobbiamo puntualizzare dei problemi che vanno ad inficiare la bontà di Hitchhiker: A Mystery Game, uno su tutti un effetto che si presenta frequentemente di pop in degli elementi sullo sfondo che risultano fin troppo evidenti nonostante il gioco sia abbastanza spoglio di dettagli in ogni sua ambientazione. Altro tasto dolente riguarda la localizzazione nella nostra lingua che in alcuni casi lascia molto a desiderare, con una traduzione che spesso stravolge completamente o manda fuori contesto il senso della conversazione. Infine con alcuni enigmi, come detto in precedenza, non sempre è così intuibile come interagirvi, dovendo in alcune occasioni andare a tentativi senza alcun tipo di motivazione logica.
Il gioco di Mad About Pandas tutto sommato vi impegnerà una manciata di ore dandovi modo di riflettere su alcune tematiche e di sorprendervi nel momento in cui la trama si farà incalzante, amplificando il concetto che se tutto ci sembra così surreale è perché probabilmente lo stiamo guardando dalla prospettiva sbagliata.
È facile farsi ingannare da una presentazione cartoonesca ed è proprio questo il messaggio che Hitchhiker: A Mystery Game vuole lasciare al giocatore: prendersi del tempo per un viaggio più profondo in noi stessi e accogliere il peso dell'accettazione del proprio essere.