Hitman: Sniper, missione fallita - recensione
L'Agente 47 sbaglia la mira su iOS e Android.
Negli ultimi anni il fenomeno degli spin-off per smartphone e tablet si è allargato a macchia d'olio. Serie storiche come Final Fantasy e Tomb Raider sono riuscite ad espandersi anche nell'affollatissimo mercato mobile con risultati altalenanti, ma la facilità e i costi di sviluppo hanno spalancato le porte anche ai franchise meno conosciuti. Ad oggi si fa addirittura fatica a tenere traccia delle decine (se non centinaia) di titoli disponibili, senza contare i porting di giochi ultra decennali ottimizzati per l'occasione.
Tra le ultime novità sbarcate su App Store e Google Play troviamo questo Hitman: Sniper, che a differenza del suo predecessore "Go" abbandona l'azzeccata componente puzzle a favore di un approccio più classico alla serie firmata IO Interactive.
Si torna quindi ad impugnare il fucile da cecchino tanto caro all'Agente 47 attraverso una serie di missioni dove il nostro alter ego, accucciato chissà dove sulle montagne nel Montenegro, deve eliminare una serie bersagli dettagliati nei contratti che gli vengono affidati.
Fino a qui tutto nella norma, se non fosse che tutte le missioni sono ambientate sempre nella stessa identica location. Avete capito bene, Hitman: Sniper include soltanto un livello, esplorabile (per modo di dire) con il nostro fucile di precisione lungo centocinquanta missioni, ognuna con i propri obiettivi che però inevitabilmente cominceranno presto ad essere eccessivamente ripetitivi, specie se si considera che tutti i personaggi da eliminare seguono sempre e comunque la stessa traiettoria.
Oltre ai bersagli citati poco fa dovremo causare morti accidentali come fulminare una guardia sparando a un pannello elettrico, raggiungere un determinato punteggio, distruggere una serie di computer portatili, uccidere l'obiettivo primario colpendolo alla testa attraverso un muro e così via.
Come facilmente intuibile bisogna anche cercare di non colpire civili, che, oltre a penalizzare il nostro punteggio, cominceranno ad insospettirsi e andranno ad avvisare la guardia più vicina. Questa a loro volta avviserà l'obiettivo principale e lo scorterà verso un via di fuga, trasformando la nostra missione in un vero e proprio inferno.
Una volta portato a termine il tutto, la classica schermata riassuntiva ci mostrerà i risultati ottenuti e con i soldi guadagnati sarà possibile acquistare nuovi fucili, oppure potenziare quelli in nostro possesso migliorandone capienza, stabilità, dimensione del caricatore e zoom.
Ogni arma è dotata anche di tre abilità che si ottengono automaticamente ad ogni potenziamento sbloccato, come la vista ai raggi-X e i proiettili perforanti, entrambi attivabili soltanto per un breve lasso di tempo, ma essenziali per portare a compimento determinati obiettivi.
Per quanto la formula di gameplay, essa risulta godibile e ben costruita ma già dopo una trentina di livelli la noia prende il sopravvento e ci si comincia a chiedere se i cinque euro spesi per acquistare Hitman: Sniper valgano davvero la candela. Con questo non stiamo dicendo che siano eccessivi, ma troviamo che la formula free-to-play sia decisamente più adatta per questo titolo, visto che come tutti immaginerete sono comunque presenti i famigerati acquisti in-app.
Ci sono infatti due modi per ottenere nuove armi: il primo è sganciare i soldi delle nostre carte di credito, mentre il secondo è recuperare le parti che compongono le armi eliminando gli obiettivi VIP presenti nelle missioni. Dove sta il problema? Semplice, il sistema funziona attraverso una roulette che a fine missione mette in palio soldi da spendere nel negozio, oppure un pezzo dell'arsenale nel caso il risultato sia la faccia di uno degli obiettivi eliminati.
Se da un lato questa scelta sprona il giocatore ad uccidere più bersagli possibili, dall'altro il fattore casualità relega il tutto alla fortuna di chi spera di portarsi a casa un nuovo gingillo da aggiungere alla propria collezione di fucili.
Passiamo a parlare del comparto grafico. Hitman: Sniper se la cava bene su iPhone 6, con controlli reattivi e una serie di elementi e oggetti che invece vengono sacrificati nei dispositivi Apple più datati. Nello specifico, sia su iPhone 5 che sul primo iPad Mini, i cali di frame-rate sono occasionali ma fastidiosi, data la natura del titolo. Inoltre, vi consigliamo vivamente di giocarci dopo aver chiuso tutte le altre applicazioni per non affaticare ulteriormente la RAM del vostro smartphone/tablet.
Poco da dire invece sul sonoro, che fa la sua bella figura sia mentre navighiamo nei menu che durante le missioni, per le quali è raccomandato l'uso di un bel paio di auricolari. Chiudiamo infine con la presenza del cross-save (almeno su iOS) che permette di salvare automaticamente sul cloud i propri progressi e di scaricarli su un dispositivo con lo stesso account, a patto di aver prima fatto log-in con l'account Facebook personale.
In definitiva Hitman: Sniper ci ha convinti solo a metà, specie per l'inspiegabile presenza di un solo livello che si ripete attraverso tutte le centocinquanta missioni incluse nel pacchetto. A questo punto siamo curiosi di vedere se Square-Enix rilascerà in futuro nuovi aggiornamenti che comprendano anche nuove location ma, per quello che abbiamo visto, il titolo IO Interactive non riesce a divertire per più di un paio d'ore a causa dell'eccessiva ripetitività.