Homefront
L'America ha bisogno di noi!
La scena successiva non ci viene mostrata, ma indizi inequivocabili non lasciano presagire un destino felice per quelle povere famiglie di campagna. Scene molto crude, ma utili a capire per chi combatteremo e contro chi combatteremo.
Il team Kaos non ha alcuna intenzione di fare propaganda contro l'esercito Nord Coreano, stiamo pur sempre parlando di un gioco di pura fantasia. Il nemico però è nemico, se cerca di ucciderci probabilmente non avremo tempo di chiedergli come si sente prima di farlo.
Certo, proporre un conflitto del genere in un periodo in cui le relazioni tra Stati Uniti e Corea del Nord non sono idilliache può essere ritenuto provocatorio. Kaos Studio però afferma che saranno molti gli elementi nel gioco che renderanno i coreani meno "cattivi". Uno di questi è rappresentato da un ingegnere coreano, Hopper, che nel gioco sta dalla parte degli USA.
Ci viene poi mostrata una scena particolarmente "forte", in cui l'esercito americano contrattacca quello coreano con una pioggia di bombe al fosforo, notoriamente molto efficaci per radere al suolo qualsiasi cosa... e chiunque. Un membro della resistenza di nome Rhianna, simile ad Alyx Vance di HL2, guarda i soldati coreani morire bruciati dal bombardamento e non può trattenere un pensiero: "Sono persone come noi e stanno morendo... che assurdità la guerra". Qualcuno obietta l'affermazione di Rhianna, dicendo che devono soffrire, che se lo sono meritato. Momenti crudi e "pesanti" come questo fanno di Homefront un gioco diverso da tutti gli altri.
Proprio mentre stiamo pensando a quello che è appena successo, un altro bombardamento illumina la notte. Sembra piuttosto lontano, sembra... in pochi secondi il protagonista si ritrova faccia a terra, immerso in un inferno di fuoco. Quello che ci ha appena colpito era un nostro missile, ma facciamo parte della Resistenza, un esercito improvvisato e tutt'altro che allenato ad utilizzare dispositivi bellici come questo. Siamo parte un manipolo di ex-cittadini che vuole resistere, in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo. Gli incidenti accadono... speriamo non troppo spesso!
Ci viene poi mostrato il Goliath, un camion corazzato controllabile a distanza. Può sparare una devastante salva di missili a ricerca, ma può essere utilizzato anche in modo più convenzionale, come ariete. Abbiamo visto come funziona e la cosa che ricordiamo meglio è il disturbante rumore dei nemici colpiti dal Goliath. Ci dicono che è stato ricreato registrando un cane che sgranocchia un osso.
Le battaglie in Homefront sono enormi, appassionanti e rumorose... proprio come piacciono a noi! Il team ne è soddisfatto ma ammette di dover ancora lavorare sui modelli poligonali e le animazioni prima dell'uscita, prevista per febbraio 2011.
Battaglie a parte, non ci è stato mostrato molto della Campagna single-player di Homefront. Anche del protagonista si sa solo che si chiama Jacobs e che fa parte della Resistenza. Il team di sviluppo vuole mantenere un certo alone di mistero attorno a questo gioco, forse per far crescere la curiosità dei giocatori. La sensazione è che THQ abbia un cavallo di razza nelle sue scuderie... e ancora non ci è stato detto nulla del multiplayer. Verrà presentato ad agosto. Se ne sta occupando un team formato da ragazzi giovani e talentuosi che hanno iniziato come "modder" di Battlefield.
Riguardo le location del gioco, sappiamo di trovarci in America, in un futuro non troppo lontano. Ma quanto di questa America riusciremo a vedere? Sembra che ad un certo punto arriveremo a New York, ma prima ci muoveremo nella West Coast, tra il Colorado e la California, dove sembra sia prevista un'epica battaglia sul Golden Gate di San Francisco. Ne sapremo riparlare nei prossimi mesi o magari subito dopo l'E3 che sta per cominciare.
Homefront, ricordate questo titolo nei prossimi mesi. Anche se non riuscirà a diventare il nuovo Call of Duty, potrebbe essere una delle sorprese dell'anno... prossimo.
Homefront uscirà a febbraio 2011 su PC, PS3 e Xbox 360.