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Horizon Zero Dawn - anteprima

Il progetto più ambizioso di Guerrilla Games.

Milano - Tra i tanti prodotti presenti alla Milan Games Week 2015, l'evento che AESVI ha organizzato per festeggiare i videogiochi in Italia, due esclusive per PlayStation 4 spiccavano per cifra estetica e per esclusività dei contenuti: Uncharted 4 e Horizon Zero Dawn.

Questi due giochi, infatti, oltre ad essere tra quelli più interessanti in lavorazione sull'hardware di Sony, usciranno nel 2016 ed è difficile vederli al di fuori delle principali fiere del settore. La loro presenza a Milano certifica dunque un buon riconoscimento da parte dell'industria alla kermesse milanese ed è quindi un'occasione da non perdere per tutti coloro che questo weekend si troveranno a Milano.

A presentare l'action/GDR firmato Guerrilla Games erano presenti il Game, Level e Technical Designer James Kneuper e Mark Norris, senior producer del progetto, con il quale abbiamo anche potuto scambiare qualche battuta. Norris ci ha confermato come Horizon sia il gioco più ambizioso dello studio divenuto famoso grazie alla serie di Killzone, un po' perché è la prima volta che il team olandese non sviluppa uno sparatutto, un po' perché è nato in una maniera estremamente democratica.

"Noi americani parliamo tanto di democrazia, di libertà e di dare una possibilità a tutti, ma nella mia esperienza non c'è nessuna nazione più democratica dell'Olanda," ha detto Norris. "Quando abbiamo deciso di iniziare un progetto completamente nuovo i capi non hanno mandato una mail solo ai game director o ai producer, ma hanno messo in copia tutta l'azienda, dai tecnici del suono agli impiegati, chiedendo loro se avessero una qualche idea. Alla fine abbiamo dovuto scegliere tra oltre 50 proposte differenti."

Hope sarà una protagonista forte e ben definita, più simile ai personaggi di Assassin's Creed che a quelli di Fallout.

"Tra tutte le idee presentate, due erano una spanna sopra le altre", ha continuato il senior producer. "La prima era uno shooter hardcore molto nelle nostre corde, mentre la seconda era un Horizon Zero Dawn in fase embrionale. Dopo aver lavorato tutti un po' sopra queste due idee, però, abbiamo votato quasi all'unanimità per quest'ultimo progetto."

Un storia originale, così come originale è l'universo di gioco. Horizon Zero Dawn è ambientato in un futuro molto lontano, nel quale la società per come la conosciamo è scomparsa. L'umanità è regredita in una sorta di società tribale e le città, invase dalla vegetazione, sono ormai diventate il territorio di caccia di enormi robot dalla forma animalesca, le cui fattezze ricordano cervi, giraffe ma anche feroci dinosauri.

In questo ambiente controlleremo Hope, una forte guerriera armata di lancia e di arco, che si troverà a dover combattere per la salvezza della sua tribù. "Mi piacerebbe parlare di quali sono le motivazioni che spingono Hope o del motivo per il quale ci sono enormi robot che circolano indisturbati per il mondo, ma è una delle cose che ci teniamo in serbo per l'uscita del gioco. Abbiamo creato un universo incredibile e crediamo che la storia di Horizon New Dawn sia meravigliosa".

Bene, anzi benissimo ma il successo di Killzone non è legato in alcun modo alla sua storia, che anzi rappresentava uno degli elementi più deboli della produzione. Come è riuscita Guerrilla Games a trasformare una debolezza in uno dei punti di forza del gioco?

Il design dei robot è sensazionale, una via di mezzo tra dinosauri e alieni.

"Beh, innanzitutto abbiamo assunto uno scrittore!", ha risposto con un sorriso Norris. "Il suo nome è John Gonzales, ha lavorato su Fallout New Vegas e Shadow of Mordor e credo stia facendo un lavoro eccezionale. Poi abbiamo reclutato altri professionisti che hanno lavorato a capolavori del calibro di The Elder Scrolls e The Witcher in modo che creino un sistema di quest degno delle migliori produzioni di questo genere."

L'ambizione è, infatti, quella di unire la riconoscibilità dei protagonisti e la narrativa di giochi come Assassin's Creed e GTA con una struttura più aperta e malleabile come quella di Fallout. Ma in Horizon Zero Dawn è possibile notare anche altre fonti di ispirazione, come la serie di Monster Hunter, The Last of Us, Red Dead Redemption e i lavori dello studio Ghibli.

Norris non lesina certo in complimenti verso il lavoro svolto dai suoi creativi, tanto che gli abbiamo immediatamente chiesto se tutto questo lavoro avrà qualche sbocco oltre a Horizon Zero Dawn. "Certo, la speranza è che il gioco diventi il primo capitolo di un franchise," ha confessato il senior producer. "Mentre per quanto riguarda altri media, come fumetti o romanzi, non ci abbiamo ancora pensato concretamente. Sicuramente il background di Hope verrà svelato progressivamente durante l'avventura, ma non nascondo che ci piacerebbe trovare qualche altro modo per raccontare meglio l'universo di gioco."

Il primo impatto è sicuramente sensazionale, grazie al design ispirato dei robot e della protagonista, oltre che ai colori saturi di tutto l'ambiente, che danno l'idea di giocare sotto il sole di in un caldo autunno. Tutto quello che si vedrà sullo schermo sarà raggiungibile e come approcciare i combattimenti dipenderà dal giocatore. A disposizione di Hope ci saranno diverse armi grazie alle quali andare a caccia dei giganteschi nemici, che andranno studiati e poi progressivamente spogliati delle loro armature.

Tutto quello che vedrete all'orizzonte nasconderà un qualche segreto e sarà, ovviamente, raggiungibile.

Questo grazie a frecce elettriche, in grado di paralizzare per qualche secondo i loro movimenti, o ad arpioni con i quali inchiodarli al terreno, oltre che ovviamente dardi esplosivi in grado di danneggiare mortalmente il loro cuore meccanico. Le abilità di Hope cresceranno in maniera piuttosto classica, attraverso un albero delle abilità, e durante l'avventura imparerà a muoversi di soppiatto o a rallentare il tempo per prendere meglio la mira.

Quello che sta vivendo lo studio olandese è un netto cambio di marcia. Quindi i tempi di Killzone sono terminati? Cosa c'è di questa serie in Horizon Zero Dawn? "No, Killzone non è finito, solo che abbiamo pensato che quando vorremo soddisfare i fan di questa serie faremo un nuovo Killzone!", ha detto Norris. "Adesso abbiamo voluto concentrarci su di un progetto completamente nuovo, lasciando la nostra sussidiaria di Cambridge (che col nome di SCE Cambridge Studio ha creato la serie di MediEvil, ndR) a lavorare su RIGS, un nuovo shooter in arrivo su PS4 nel 2016. In questo modo abbiamo trovato un'occupazione anche ai vari ingegneri di rete ed esperti del multiplayer che con un gioco basato sulla narrativa, oltretutto completamente in single player, avrebbero avuto poco da fare."

Anche se a ben vedere Horizon Zero Dawn condivide con Killzone più di quello che si possa immaginare con una veloce occhiata. Innanzitutto il motore grafico è il medesimo, sebbene siano state necessarie grosse modifiche per trasformare l'engine di uno shooter lineare in quello di un open world. Inoltre alcune meccaniche di tiro, come la gestione dell'arco, o di design dei combattimenti, sono molto simili a quelle di Killzone e dunque molti Guerrilla hanno potuto trasferirsi senza grossi intoppi sul nuovo progetto.

Infine un ultimo accenno alla musica. È innegabile che giochi come TES V: Skyrim o The Witcher 3 basino molto della loro epicità su di una potente colonna sonora, in grado di esaltare le vicende di gioco. Norris promette che la colonna sonora di Horizon Zero Dawn sarà epica e mescolerà suoni tribali con altri techno ma non vuole ancora dire nulla, dato che presto arriverà il momento nel quale verranno celebrati gli artisti al lavoro su questo aspetto del gioco e dunque non vuole togliere loro il palcoscenico.

L'universo di gioco sarà affascinante e complesso e scoprirete progressivamente il background della storia.

Da questo nuovo incontro con Horizon Zero Dawn siamo usciti con rinnovate speranze e aspettative nei confronti del gioco di Guerrilla Games. Non che a Milano gli sviluppatori abbiano mostrato nulla di nuovo, ma grazie alla chiacchierata con Mark Norris ci siamo fatti l'idea di un progetto estremamente ambizioso e complesso, e che ha dietro un team con sufficiente esperienza e entusiasmo per portarlo a termine. Le uniche incognite sono legate al loro debutto nel genere degli action/GDR, ma speriamo di diradare questi dubbi con i primi hands-on del gioco, forse già a partire dalla prossima settimana durante la Paris Games Week.

Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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