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Hunt, Crytek dà la caccia alla streghe - preview

Resident Evil 4 incontra Left 4 Dead.

Crytek è in ristrettezze economiche ma nonostante questo sta sviluppando un titolo particolarmente promettente e con le carte in regola per appassionare un buon numero di giocatori. D'altra parte è difficile sbagliare quando si prendono come fonti d'ispirazione Resident Evil 4 e Left 4 Dead. Sì, avete letto bene. Hunt è un titolo che pesca a piene mani dai due giochi appena citati, in particolar modo dal survival sviluppato da Valve. Il concetto di base è molto semplice: quattro giocatori vestono i panni di altrettanti personaggi e devono farsi strada attraverso ambientazioni piene di zombie e creature tipiche della tradizione horror occidentale.

A differenza di quanto accadeva in Left 4 Dead, tuttavia, in Hunt la visuale è in terza persona, con la telecamera posizionata leggermente di lato, alle spalle dei personaggi, in perfetto stile Resident Evil 4. L'idea, a quanto ci è stato detto, è di proporre un multiplayer in grado di mettere persone ordinarie in situazioni eccezionali. La demo, che mostrava una build pre-alpha della versione PC, riguardava una missione ambientata in un vilaggio del Luisiana, tra costruzioni in rovina, paludi e un cimitero non esattamente invitante.

I quattro protagonisti, tutti caratterizzati da un design azzeccato per l'ambientazione scelta dal team, iniziano la missione avanzando silenziosamente con l'acqua fino alla vita, con l'unico obiettivo di eliminare la strega al comando del piccolo villaggio di palafitte in vista sullo sfondo.

Il lanciafiamme era senza dubbio l'arma più devastante e spettacolare da vedere in azione, soprattutto per i raffinati effetti di luce.

Dopo essere stati individuati, tuttavia, ha inizio un intenso scontro a fuoco che sotto molti punti di vista ricorda l'assalto alla capanna di Resident Evil 4, solo con una maggiore libertà di movimento. L'impostazione, infatti, ricorda molto da vicino quella di Resident Evil 4, ma in coop assieme ad altri tre giocatori. Tra le armi a disposizione si trovano fucili, pistole di ogni calibro e perfino accette.

A quanto pare gli scontri ravvicinati promettono di regalare grandi soddisfazione, permettendo di eseguire brutali esecuzioni contro i nemici storditi o colti di sorpresa alle spalle. Attenzione, però, visto che anche i protagonisti possono morire nello stesso modo, come dimostrato proprio durante la demo quando un enorme avversario armato di mazza ha letteralmente massacrato uno dei protagonisti.

Cosa accade una volta morti? Anche in questo caso la fonte d'ispirazione diretta resta Left 4 Dead, visto che il giocatore rimasto vittima della brutalità dei nemici deve attendere pazientemente che il suo personaggio venga trovato e liberato dai compagni. Durante la demo tale situazione si è presentata due volte: nel primo caso il giocatore è stato recuperato all'interno di una bara dove era stato rinchiuso, mentre nel secondo il personaggio era appeso a testa in giù a una trappola nelle paludi.

Hunt promette sin da ora diverse ora di essere il nuovo punto di divertimento per le avventure in coop, peccato manchino ancora diversi mesi all'uscita nei negozi.

Gli scontri a fuoco di Hunt sembrano davvero molto dinamici anche in termini di movimento, visto che tra un headshot e un'accettata è possibile (e consigliato!) sfruttare ogni elemento delle ambientazioni per mettere la giusta distanza tra il proprio personaggio e le numerose minacce in circolazione. Si saltano staccionate, si evitano ostacoli, ci si coprono le spalle a vicenda, il tutto cercando di portare a casa la pelle.

L'apice della demo è stato raggiunto nel momento in cui uno dei cacciatori ha messo le mani su un devastante lanciafiamme, la cui realizzazione grafica era davvero convincente. Peccato solo che, nonostante il violento getto di fiamme, nessun elemento dell'ambientazione abbia preso fuoco, segno evidente di una certa mancanza di interattività, almeno per il momento.

La demo si è conclusa con l'immancabile scontro col boss di turno, la strega di cui si parlava proprio all'inizio della demo. Questo combattimento, in particolare, lascia ben sperare per le dinamiche di gioco cooperativo, visto che per liberarsi della minaccia era necessario lavorare insieme con una certa coordinazione. A quanto abbiamo avuto modo di capire, infatti, la fattucchiera era in grado di eseguire un misterioso incantesimo su uno dei membri del gruppo, portandolo in un piano parallelo rispetto a quello reale. La dinamica dello scontro non era chiarissima ma era comunque evidente quanto il lavoro dell'intero team contribuisse a trovare delle aperture nella guardia della strega, permettendo di mettere a segno colpi più o meno potenti.

Questo simpatico tizio somiglia tremendamente a El Gigante di Resident Evil 4, ma non ditelo agli sviluppatori!

Il comparto tecnico era già eccellente nonostante la versione arretrata del codice, e si muoveva con ben poche esitazioni grazie alle solite, brillanti perfomance del Cry Engine. Se proprio dobbiamo trovare il pelo nell'uovo, il sistema di collisioni non era ancora il massimo da vedere, ma con i mesi a disposizione del team siamo sicuri che il tutto verrà risolto senza troppi problemi.

Alla fine della presentazione abbiamo chiesto al membro del team Crytek se sarà possibile personalizzare il nostro alter-ego in qualche modo, e ci ha confermato che non solo si potranno personalizzare le fattezze del volto all'inizio del gioco, ma anche cambiare vestiti ed equipaggiamento che a mano a mano sbloccheremo col proseguire dell'avventura.

Hunt uscirà su PC e console nel corso del prossimo anno e, se tutto andrà per il verso giusto, avrà grandi possibilità di divertire e appassionare sia i fan dei giochi horror che quelli degli action nudi e crudi. A questo punto non ci resta che attendere pazientemente per aver modo di provarlo con mano!

Avatar di Manuel Stanislao
Manuel Stanislao: Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.
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