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Hunt: Showdown - recensione

Un nuovo territorio di caccia.

Hunt: Showdown, l'acclamato multiplayer-shooter horror griffato Crytek, arriva anche su PlayStation 4 aprendo nuovi territori di caccia. Se avete già letto la recensione del nostro Davide all'epoca dell'uscita su PC e Xbox One sapete già che ci è piaciuto molto. Dopo aver passato svariate ore con il gioco anche su PS4 (Pro) non possiamo che confermare la validità di una formula di gameplay non certo nuova ma che con questo gioco raggiunge nuove vette di stimolante competizione.

Mors tua, vita mea. È questo il dictat di questo gioco, che miscela sapientemente meccaniche PvP e PvE proiettando il giocatore in un contesto piuttosto particolare, un ibrido tra western e horror che suscita vibrazioni a metà strada tra Resident Evil 7 e Red Dead Redemption. Siamo in Alabama, stato federati che si affaccia sul Golfo del Messico e offre panorami suggestivi e parecchio eterogenei. Vestirete i panni di un/una cacciatore di taglie, ma a differenza dei soliti cow-boy silenziosi, in Hunt: Showdown dovrete vedervela con mostruosità che non sfigurerebbero nei laboratori di una Umbrella Corporation qualunque. Ognuna di loro vi frutterà una bella ricompensa ma ovviamente non sarete i soli a dargli la caccia, una volta scesi in campo avrete intorno a voi un numero variabile di rivali che tenteranno di raggiungere il vostro stesso obiettivo e al tempo stesso farvi fuori.

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La formula di gioco è particolare. Inizialmente non saprete dove si nasconde la preda. Per poter scoprire la sua posizione dovrete raccogliere tre indizi che ridurranno man mano il campo di ricerca. Facile a dirsi, un po' meno a farsi perché prima di arrivare al boss finale (che in realtà possono essere anche due) dovrete farvi largo in mappe brulicanti di morti viventi e piuttosto avare in termini di risorse. Pallottole e medikit sono contati e non dimenticate che dovrete "condividerli" con gli altri partecipanti alla festa. Ciò significa che premete il grilletto con eccessiva generosità potrebbe anche determinare la vostra prematura dipartita dalla disfida in quanto le casse di colpi e generi di sopravvivenza che troverete in giro potrebbero già essere stati depredati da altri. Per sopravvivere in Hunt: Showdown serve un minimo d'astuzia e colpo d'occhio, andarsene in giro senza meta o puntando dritti all'obiettivo è l'approccio più sbagliato che possiate avere. L'approccio stealth è quindi stra-consigliato per vari motivi: in questo modo non attirerete l'attenzione dei mostri e rimanendo il più possibile riparati offrirete un bersaglio molto più difficile ai nemici umani

Sulla vostra strada troverete anche zombie speciali, dotati di resistenza fuori dal comune o di poteri che li rendono particolarmente pericolosi.

Il gioco consente a 12 giocatori di scendere in campo contemporaneamente, un numero apparentemente basso ma che a conti fatti risulta perfetto per bilanciare al meglio ogni partita. Si può tentare la fortuna in solitaria ma vi assicuriamo che ottenere risultati apprezzabili senza almeno un compagno di squadra è davvero difficile. La perfezione si raggiunge in tre. Se il gruppo è ben assortito e affiatato le diverse fasi di ricerca, cattura e fuga diventano sensibilmente più semplici. La ricerca degli indizi rappresenta solo la fase iniziale del gioco, il difficile arriva quando ci si trova al cospetto dei mostri, molto difficili da buttare giù senza avere le spalle adeguatamente coperte. Una volta esaurita la loro barra vitale bisogna raccogliere le taglie ma è proprio questo il momento in cui si è più vulnerabili e visibili agli altri giocatori. Non c'è nulla di peggio del veder sprecata la propria fatica in pochi secondi quando un avversario si volatilizza con il nostro bottino dopo averci piazzato una palla nel cranio da distanza ravvicinata. Anche riuscendo a superare questa fase non si può tirare il fiato, è infatti necessario trovare una via di fuga dalla mappa e aspettare i dannati 30 secondi per poter cantare vittoria.

Il bello di Hunt Showdown però è proprio questo: il costante senso di tensione e precarietà che si respira. Anche dopo aver giocato per 20/30 ore, essere cresciuti di parecchi livelli e aver sbloccato pezzi di equipaggiamento degni di nota, non potrete distrarvi un attimo perché il livello dei mostri e dei vostri rivali crescerà di conseguenza. Affinate la vista e soprattutto l'udito, in questo l'eccellente comparto audio giocherà a vostro favore perché ogni singolo rumore, passo o rantolo è perfettamente distinguibile durante i match. Riuscire a coglierne le sfumature può a volte fare la differenza tra vittoria e sconfitta.

Se preferite una sfida un po' meno ardua potete disattivare le squadre formate da tre persone nel menù delle opzioni.

In termini di gameplay la versione console di Hunt: Showdown non presenta differenze rispetto a quella PC. La modalità Cacciatore di Taglie è ancora il fulcro del gioco ed è praticamente eterna, ad essa per ora è affiancata solo una variante PvP che toglie di mezzo le taglie. Le mappe disponibili per ora sono solo due, poche ma gli sviluppatori hanno promesso un bel pacchetto di contenuti in arrivo in tempi brevi. Tecnicamente purtroppo dobbiamo lamentare non pochi problemi. Oltre ad essere ancorata ai 30 fps, la versione da noi giocata su PS4 Pro ha dato vita a numerosi problemi di caricamento delle texture, pop-up e leggeri ritardi nell'interazione con gli oggetti. In un gioco di questo genere non sono cose da poco. Aggiungiamo come ciliegine sulla torta dei caricamenti un po' troppo lunghi e un'interfaccia identica a quella della versione PC, dunque di difficile digestione su console.

In attesa dell'inizio di una stagione primaverile che come sempre sarà ricca di uscite (nonostante i numerosi rinvii) e di capire quanto la next-gen spingerà oltre la nostra voglia di nuovi hardware, Hunt: Showdown rappresenta un ottimo riempitivo. Il gioco Crytek è un prodotto ben pensato e ben realizzato, ma purtroppo la conversione su console ha portato con sé alcuni problemi che ci hanno costretto a scendere di un gradino nella valutazione finale. Ci auguriamo che nell'immediato futuro l'arrivo di nuove modalità e contenuti venga accompagnato da un opportuna ottimizzazione che avvicini queste versioni all'ottima release PC.

7 / 10
Avatar di Daniele Cucchiarelli
Daniele Cucchiarelli: Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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In this article

Hunt: Showdown

PS4, Xbox One, PC

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