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Hyperdimension Neptunia

L'anime della console war.

Cosa accadrebbe se le console dell'attuale generazione venissero personificate e trasformate in divinità dalle fattezze squisitamente femminili? Ce lo racconta Hyperdimension Neptunia, GdR nato dalla collaborazione di Nippon Ichi, NIS, Compile Heart e Idea Factory.

Naturalmente ci troviamo di fronte al più classico dei jRPG, caratterizzato da valanghe di creature da uccidere, combattimenti a turni e ore di dialoghi legati alla salvezza del mondo, il tutto condito da una buona dose di sano umorismo, un pizzico di eros e da ogni possibile tipologia di ragazza dell'immaginario anime.

I fan di questo genere di giochi troveranno in Neptunia un'esperienza molto gradevole, nonostante gli evidenti limiti tecnici che rendono l'esplorazione dei dungeon la parte meno solida dell'intero pacchetto. Ma andiamo con ordine e parliamo con calma di tutti gli elementi che caratterizzano questo gioco di ruolo.

I dialoghi sono interamente doppiati e vengono recitati da ritratti animati di ottimo livello.

Come abbiamo già scritto in apertura dell'articolo, la trama di Neptunia ruota attorno alle avventure delle versioni umanizzate delle console attuali. Nel mondo di Gameindustri, Lastation, Leanbox, Lowee e Neptunia, lottano costantemente tra loro per ottenere il titolo di CPU suprema e, di conseguenza, il dominio sul mondo.

Dopo anni di stallo, tuttavia, Lastation, Leanbox e Lowee decidono di allearsi per bandire Neptunia sul mondo terreno, siglando una tregua in cui in realtà ognuna attende il momento propizio per prevalere sulle rivali.

In questa particolare situazione il giocatore veste, ovviamente, i panni di Neptunia, colpita dalla più classica delle amnesie e guidata da Historya (una misteriosa entità che affida alla confusa ragazza una missione di primaria importanza).

Come avrete capito leggendo queste righe, l'atmosfera del gioco è a dir poco scanzonata, e la quantità di citazioni legate alla industry vera e propria è tale da stampare un sorriso sulla faccia di ogni appassionato capace di coglierle.

La barra in alto indica la distribuzione dei turni e nel quadrato a destra c'è tutto ciò che riguarda il sistema di attacco.

Tutto, a partire dal carattere e dalla rappresentazione grafica delle tre divinità-console, è stato studiato in modo da scherzare sulla console war e sulle dinamiche alla base dell'attuale mercato dei videogiochi.

La rappresentazione umana delle tre console maggiori è ovviamente basata sul mercato giapponese e sul modo nipponico di vedere le macchine in questione.

Ecco, quindi, che la Leanbox è disegnata come una stangona bionda e maggiorata (il classico stereotipo della ragazza americana), Lastation è una perfezionista della tecnologia arrogante e spocchiosa, mentre la piccola Lowee ha l'aspetto di una bambina ma alla fin fine è quella fra le tre che ottiene sempre i risultati migliori.

Che ne dite? Riuscite a cogliere i riferimenti? Ovviamente Neptunia, essendo la protagonista, non si riferisce a nessuna macchina in particolare ma forse rappresenta il desiderio di una console unica espresso dai programmatori.

Al di là dell'apprezzabile scelta narrativa, comunque, questo GdR presenta una serie di elementi piuttosto interessanti che saprà di certo soddisfare gli appassionati del genere. Prima di tutto, l'esplorazione della mappa non è libera ma è legata al semplice scorrimento delle icone relative ai luoghi visitabili.

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

Scopri come lavoriamo alle recensioni leggendo la nostra review policy.

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