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HyperX FURY RGB - recensione

Gioco di luci, luci per giocare.

Il mercato dei case per modder è indubbiamente legato a una nicchia di utenti che fanno di tutto per mettere in mostra il contenuto della loro macchina da gioco con soluzioni spettacolari. Le strisce led, i sistemi di raffreddamento, ventole e altre soluzioni estetiche da montare dentro case sempre più trasparenti sono solo alcuni degli accorgimenti che i più esibizionisti adottano per i loro PC. Primo nella sua categoria, arriva un prodotto da parte di HyperX, la linea gaming di Kingston, che aggiungerà ulteriore colore all'interno dei case più appariscenti: si tratta dell'HyperX FURY RGB, un SSD SATA prodotto nei formati da 240, 480, e 960 gigabyte: la nostra versione è la seconda anche se al termine della formattazione NTFS lo spazio disponibile si è attestato a 445 GB.

L'unità è di dimensioni leggermente superiori a quelle di un SSD normale visto che si parla di nove millimetri di spessore rispetto ai canonici sette: una maggiorazione giustificata dal fatto che il telaio ospita supportare nella parte superiore uno strato di led necessari a comporre il sistema d'illuminazione. Questo è controllabile tramite una presa miniusb extra fornita nella confezione da collegare ad una presa da 12 volt presente sulla motherboard (che deve essere compatibile) o in cascata a un controller d'illuminazione pilotabile attraverso le suite che molti produttori di schede madri mettono in commercio. Noi, avendo usato una motherboard Asus, abbiamo utilizzato Aura Sync.

Il look è indubbiamente intrigante. Al buio, in un case ben organizzato, il Fury RGB di HyperX attira veramente l'attenzione.

Nel caso non disponiate di una motherboard compatibile (sul sito ufficiale di HyperX è presente la lista di tutte quelle supportate) è sufficiente connettere l'RGB Fury alla normale alimentazione SATA per farlo illuminare di rosso in modo statico, ma ovviamente si perde quello che è il selling point principale di questo dispositivo, ovvero di controllare gli schemi colore dei 75 led posizionati sulla parte superiore. Questi vanno infatti a formare due strisce che si integrano con il telaio, mentre nella parte centrale spicca il logo HyperX. All'interno della confezione, oltre all'SSD e al cavo per la gestione dell'illuminazione è presente anche il seriale d'installazione per il software Acronis True Image che permette di effettuare dei cloni dei propri hard disk in funzione di backup e ripristino, compreso ovviamente questo RGB Fury.

L'installazione è stata facile e veloce: non avendo altri dispositivi illuminati all'interno del nostro testbed per testare in cascata, ci siamo limitati a sperimentare con il software di Asus per ottenere tutta una miriade di effetti possibili d'illuminazione. In questo frangente l'RGB Fury di HyperX ha decisamente mantenuto tutte le sue promesse: i led, anche se coperti da una cover in plastica trasparente che ne attenua un pelo la luminosità, sono capaci di colorazioni veramente brillanti che spiccano all'interno del case. In effetti inserire questo case in una normale slitta per hard disk tramite un adattatore o in uno slot preformato per lo standard dei dischi SSD, equivale a perdere un po' di visibilità di quello che fa la parte superiore.

Questo prodotto nasce apposta case pensati per esporre al massimo il loro contenuto, operazione che quando riesce al meglio, contribuisce ad innalzare notevolmente il livello estetico della composizione. Il logo HyperX ben illuminato è effettivamente un bel guardare, e, in sintonia con altri led o dispositivi, l'impatto non può che migliorare. Abbiamo provato vari pattern di colore e la resa è esteticamente molto brillante, vista anche la varietà di effetti disponibili impostabili a varie velocità. A nostro modo di vedere il "respiro" è indubbiamente il più affascinante, ma usando AuraSync, le possibilità sono pressoché infinite.

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Nella nostra prova abbiamo tenuto conto anche dell'aspetto prestazionale che per un prodotto di questo tipo è altrettanto importante: trattandosi di un disco SSD SATA stiamo parlando di velocità eccezionali rispetto ai tempi di accesso e lettura e scrittura di un hard disk tradizionale, anche se la vecchia tecnologia è ancora sulla cresta dell'onda per quanto riguarda il rapporto prezzo/gigabyte. Tuttavia, gli SSD come questo stanno lentamente colmando il gap e anche se i prezzi sono nettamente superiori, le prestazioni sono veramente strabilianti come tempi d'accesso e velocità di trasferimento. L'impatto sui giochi sui tempi di caricamento e lo streaming delle texture negli open world più impegnativi risentono molto della velocità del disco su cui sono installati.

Il Fury RGB monta un controller Marvell 88SS1074 SATA 6Gb/s dotato di un chip DRAM per effettuare il buffering dei dati nei cicli veloci di lettura e scrittura mentre la memoria flash è una BiCS3 64-layer 3D TLC Per la nostra prova abbiamo messo l'RGB Fury a confronto con un SSD di vecchia generazione Kingston 128 GB, un Samsung 860 EVO e un Sandisk Ultra 3D entrambi da 500 GB. Si tratta di due modelli piuttosto diffusi, in particolare il Samsung, uno dei migliori SSD Sata attualmente presenti sul mercato anche nel rapporto qualità/prezzo. Il nostro testbed per la prova è stato un I7 8700K a 3.5 GHz installato su una motherboard Asus Rog Z390 E-Gaming dotata di 16 GB di Ram DDR4@3GHz, una GTX 1080 e Windows 10.

Il primo test è stata la capacità di lettura che si è attestata su ottimi livelli: l'RGB Fury ha letto dati per 10 Gigabyte in poco meno di venti secondi, confermando i valori dichiarati dal produttore (vedi scheda tecnica) con una velocità teorica di lettura di 504 Mb/s. Il Samsung 860 Evo si è comportato un filo meglio (512 Mb/s), con il Sandisk in scia ma distanziato (451 Mb/s) e il vetusto Kingston fermo a 172 Mb/s. Non eccelso è stato il test in scrittura di un blocco da 20 GB di dati: sono occorsi tre minuti e un secondo per completarlo (per un write rate di 113 Mb/s) contro i due minuti e dodici secondi del Samsung Evo (153 Mb/s), i due minuti e cinquanta secondi del Sandisk Ultra 3D (120 Mb/s) e i tre minuti e cinquanta secondi del Kingston 128 GB (86 Mb/s).

Il sistema di Led aumenta notevolmente lo spessore e il peso dell'SSD di HyperX.

Abbiamo quindi messo alla prova i nostri SSD SATA usando CrystalDiskMark ed eseguendo tutta una serie di test di lettura/scrittura sequenziale, ottenendo buoni riscontri, per quanto senza mai impensierire il Samsung 860 che si è confermato sempre più veloce di circa 2-3%, mentre il Sandisk Ultra 3D ha accusato un distacco del 9% e il Kingston 128 del 36%. Abbiamo anche fatto alcuni test reali per quanto riguarda giochi PC installati da Steam e in questo caso lo sfida ha coinvolto caricamenti dal menu principale allo stesso punto di salvataggio di Dying Light, Far Cry 5 e Ghost Recon Wildlands, tutti titoli impegnativi, in particolare gli ultimi due, ovvero open world basati sul Dunia Engine di Ubisoft.

Qui è stato un testa a testa tra il Samsung e il Fury con prestazioni identiche rispettivamente di 7, 13 e 19 secondi per ciascuno (Dying Light, Far Cry 5, Ghost Recon Wildlands) mentre il Sandisk si è posizionato leggermente più indietro a 8, 14, 22 secondi e il Kingston ultimo a 10, 17 e 28 secondi. Anche lo streaming delle texture ci è sembrato molto solido in particolare con Far Cry 5 che sugli hard disk tradizionali crea spesso problemi di stuttering usando hard disk tradizionali quando si passa velocemente da una zona ad un'altra in particolare usando gli aerei; in ogni caso nessuno degli SSD messi alla prova ha denotato problemi di sorta in questo senso.

Oltre all'ingresso SATA e all'alimentazione standard è presente una presa miniusb da connettere all'alimentazione 12V della motherboard o in cascata al sistema di alimentazione con altri dispositivi.

Complessivamente le prestazioni dell'HyperX RGB Fury ci sono sembrate discrete: la lettura è decisamente veloce e in linea con i migliori prodotti della categoria, consentendo caricamenti estremamente performanti che si sposano benissimo con i giochi. Meno convincente è la scrittura continua che soprattutto per grossi quantitativi di file di diverse dimensioni non si è dimostrata al livello della concorrenza. Per una macchina da gioco che punta all'estetica la scrittura è sicuramente un parametro meno importante, per quanto da tenere in considerazione se il vostro PC dovrà essere anche da lavoro, oltre che divertimento.

L'HyperX RGB Fury rappresenta quindi una soluzione molto interessante per chi vuole mettere in mostra il contenuto del proprio case, non vuole transigere su nessun componente per quanto riguarda l'illuminazione, ed è disposto a spendere un extra per farlo. Su Amazon.it l'HyperX Fury RGB è infatti in vendita a 145 euro, quando gli SSD SATA da 500 GB della maggior parte della concorrenza difficilmente superano i 100-110 euro: il costo superiore è dovuto sicuramente all'implementazione del sistema d'illuminazione in parte bilanciato dalla presenza del software Acronis True Image. Per chi deve effettuare l'acquisto di un SSD da 500 GB tenendo in considerazione solo le prestazioni, non ci sono molti dubbi: il mercato offre alcune alternative tecnicamente superiori a prezzi leggermente più bassi.

Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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