I Am Setsuna - recensione
Un piacevole post-Zelda.
Ormai sono passate diverse settimane dal lancio del Nintendo Switch. La nuova console Nintendo è stata accolta con calore dal pubblico, nonostante una line-up non particolarmente nutrita. Finito Zelda, il titolo più corposo disponibile al lancio, i possessori di uno Switch hanno potuto contare su una manciata di altri giochi per trascorrere i giorni che li separavano da Mario Kart.
Tra questi c'era I Am Setsuna, titolo disponibile anche su PC, PS4 e PS Vita (solo in Giappone, però). Per recensire la versione Switch di questo piacevole JRPG abbiamo atteso l'uscita del DLC gratuito esclusivo, in modo da poter scrivere un articolo completo.
Cos'è esattamente, I Am Setsuna? Si tratta di un omaggio al glorioso mondo dei JRPG a turni, protagonisti indiscussi dei videogiochi negli anni 90. L'operazione nostalgia portata avanti con questo progetto non è solo evidente, ma a tratti anche eccessiva.
In pratica gli sviluppatori hanno raccolto tutti gli elementi classici del genere e li hanno spremuti all'interno di un progetto che non tenta mai di proporre qualcosa di nuovo. La storia, le ambientazioni, i dialoghi, il sistema di combattimento e la caratterizzazione artistica e psicologica dei personaggi di I Am Sestsuna sembrano usciti da uno dei tanti capolavori del passato.
Considerando che i titoli di riferimento sono usciti circa 20 anni fa, l'operazione portata avanti da Square Enix non è affatto sbagliata. Dall'uscita dei titoli in questione, infatti, è passato così tanto tempo da permettere a un nuovo pubblico di nascere e crescere.
Giocatori che non hanno mai avuto modo di giocare i classici del genere, possono godersi un gioco nuovo che ne ha ereditato pregi e difetti. Pur essendo stato realizzato con un budget ridotto, I Am Setsuna è sorprendentemente piacevole sotto molti punti di vista.
La storia è lineare e prevedibile, ma riesce comunque a toccare le corde giuste per tenere incollati allo schermo senza troppi rimpianti. Lo stesso vale per la caratterizzazione dei personaggi, che sembrano usciti dal manuale del perfetto JRPG epico.
Il comparto tecnico non eccelle in nulla, ma fa bene il proprio dovere rappresentando ambientazioni, nemici e incantesimi gradevoli nonostante il riciclo eccessivo di alcuni elementi. I punti di forza di I Am Setsuna sono senza dubbio il comparto artistico, la colonna sonora e il sistema di combattimento.
Le illustrazioni che accompagnano il gioco, così come il design dei vari personaggi, si assestano su livelli molto alti, permettendo di affezionarsi ai vari membri del cast. Abbiamo particolarmente apprezzato la scelta di affidarsi a una colonna sonora basata principalmente sull'uso del pianoforte.
Tale scelta rende l'accompagnamento musicale di Setsuna uno dei più originali all'interno del genere di riferimento, normalmente legato a temi sinfonici e a composizioni orchestrali, garantendo una dose extra di malinconia all'interno di una storia dalla forte connotazione drammatica.
Il cuore di Setsuna resta però l'ottimo sistema di combattimento mutuato dall'intramontabile ATB, con una gestione a turni delle azioni dei personaggi e la necessità di ponderare con attenzione le proprie decisioni nel corso degli scontri.
Durante le battaglie i personaggi possono attaccare, difendersi, o sfruttare una delle tante abilità che li caratterizzano. Tali abilità sono spesso associate agli Spiritnite, elementi equipaggiabili in grado di sbloccare nuove tecniche.
Il sistema basato sugli Spiritnite ricorda molto da vicino quello della Materia di Final Fantasy VII, ma anche quello degli Esper di Final Fantasy VI. In sostanza, permette di personalizzare in modo approfondito lo sviluppo di ogni singolo personaggio, garantendo grande libertà nella creazione del proprio party ideale.
A questo si affianca la meccanica del Momentum, una barra che, una volta riempita, permette di accumulare punti con cui ampliare le possibilità offensive e difensive. Spendendo i punti accumulati premendo il tasto Y, infatti, si aggiungono utili effetti secondari a quelli normalmente associati alla tecnica selezionata.
Una volta presa dimestichezza con questa meccanica gli scontri più difficili diventano davvero interessanti, complice anche la possibilità di esibirsi in spettacolari attacchi combinati chiaramente mutuati dall'intramontabile Chrono Trigger.
Pur girando a 30fps, rispetto ai 60 della versione PS4, I Am Setsuna trova sul Nintendo Switch la propria casa ideale. Il fatto di poter giocare indifferentemente sul televisore o in versione portatile è un innegabile punto di forza per un titolo di questo tipo, complice anche un comparto tecnico che per essere apprezzato al massimo non richiede uno schermo gigante e chissà quale risoluzione.
Ad arricchire ulteriormente la versione del gioco per la nuova console Nintendo c'è la Temporal Battle Arena, DLC esclusivo per Switch che aggiunge una gradevole modalità multiplayer asincrona. In sostanza, ogni utente può creare la propria squadra ideale e metterla a disposizione per il download.
Scaricando le squadre create dagli altri giocatori è possibile affrontarle all'interno dell'arena, in intense battaglie all'ultimo Momentum. Si tratta di un'aggiunta gradevole, anche perché del tutto gratuita, che arricchisce ulteriormente un'esperienza in grado di tenere per diverse ore incollati alla console. L'arena è un extra molto interessante, ma diventa accessibile solo dopo aver completato il gioco.
I Am Setsuna non è un capolavoro imperdibile, ma resta comunque un'esperienza piacevole da acquistare su Switch. L'inspiegabile scelta di non portare in occidente la versione PS Vita, infatti, rende quella per la nuova console Nintendo l'unica opzione portatile (ma non solo) per gli utenti europei.