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I migliori giochi di lancio di sempre: Super Monkey Ball su GameCube - articolo

AiAi, che nostalgia!

Da Duck Hunt a The Legend of Zelda: Breath of the Wild, Nintendo è la regina indiscussa dei titoli di lancio. Le uscite di due delle sue console sono state accompagnate da Super Mario World e Super Mario 64, due dei più grandi videogiochi mai prodotti mentre Wii Sports è il quarto titolo più venduto di tutti i tempi. Pertanto è deliziosamente ironico che il miglior titolo di lancio di GameCube non sia stato prodotto da Nintendo ma dalla sua rivale storica: Sega. Si trattava, a tutti gli effetti, di uno dei primi prodotti di Sega come publisher third-party. Vendetta? Tregua? In ogni caso è stato bizzarro.

Il titolo in questione era il porting di un arcade piuttosto sconosciuto alle masse che si giocava con un joystick a forma di banana. Era una creazione di Toshihiro Nagoshi: uno dei maggiori esponenti dell'estetica arcade e scintillante di Sega, la stessa vista in Daytona USA. Negli anni successivi, Nagoshi è diventato uno dei pilastri dell'amata e celebrata serie Yakuza. Stiamo parlando, ovviamente, di Super Monkey Ball del 2001.

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In Super Monkey Ball, si controlla la versione cartoon di una scimmia in una palla bicolore e leggermente opaca per condurla verso un obiettivo. I livelli sono assemblaggi astratti di piattaforme fluttuanti nello spazio. C'è solo un modo di impartire i comandi: tramite lo stick analogico. La cosa fondamentale da capire su Super Monkey Ball è che non si controlla la scimmia (o la palla), si controlla il livello. Si cerca di muovere il mondo di gioco il modo da far spostare la scimmia nella direzione desiderata. È come un labirinto surreale o una versione invertita di Marble Madness. Il punteggio viene definito dal numero di banane raccolte e dal tempo di completamento dei vari livelli. E questo è tutto quello che c'è da fare.

Questa premessa incredibilmente basilare unita all'estetica brillante, leggera e divertente dipingono il quadro di un titolo di rara precisione e purezza. La fisica e i controlli sono eccellenti e si sposavano alla grande col controller di GameCube, grazie alle tacche poste ogni 45° sulla circonferenza del suo stick analogico. È un classico gioco arcade ma è anche un prodotto capace di rapire par numerose ore per via del suo design semplice ma innegabilmente profondo e affascinante.

Alcuni livelli, addirittura, richiedevano non solo una spiccata abilità meccanica ma rappresentavano autentiche prove di risolutezza, confidenza e, in certi casi, di fede. Il celebre livello Advanced 11 è modellato sulle forme di una chitarra, con cinque tracciati lineari (le corde) che conducono agli obiettivi. La difficoltà è data dallo spessore decrescente delle corde stesse che passano dalla dimensione di 1.0 a quella di 0.1 (quest'ultima è talmente sottile da occupare circa uno o due pixel di larghezza). Nel profondo sappiamo che tutto ciò che dobbiamo fare è posizionarci sulla linea e tenere lo stick puntato fisso in avanti senza muoverlo minimamente per raggiungere il traguardo. Eppure ad una prima occhiata sembra impossibile, almeno finché non si raggiunge la conclusione che è solo la prospettiva mentale ad essere sbagliata.

Ciò che ha dato a Super Monkey Ball la sua longevità e lo ha reso un successo virale è stata la sua eccellente suite di minigiochi. Questi includevano Monkey Bowling (forse il miglior gioco di bowling in circolazione fino all'arrivo di Wii Sports) e l'indelebile Monkey Target, una sorta di ibrido di salto con gli sci e planata in cui era necessario scegliere accuratamente i punti di atterraggio. Sono ancora oggi alcuni dei migliori party game di sempre!

Il gioco principale, comunque, è inciso così intensamente nella nostra memoria muscolare che potremmo prendere controller e completare perfettamente un livello anche a 19 anni di distanza. Un risultato simile è ottenibile solo da un gioco la cui logica interna è cristallina e la cui esecuzione è lucida e tagliente come il diamante. Fornire un gioco del genere al lancio di una nuova console (o, in effetti, in qualsiasi altro momento) è un'impresa davvero incredibile.