I tweet controversi di GOG, un impiegato licenziato da CD Projekt e lo spettro del GamerGate - articolo
Uno sguardo dietro le quinte di un caso davvero caotico.
A ottobre, la piattaforma polacca di vendita di videogiochi, GOG, parte di CD Projekt, si è trovata nuovamente nei guai su Twitter. In breve, l'azienda si è appropriata insensibilmente di un hashtag utilizzato per promuovere i diritti civili delle persone transessuali, il celebre '#WontBeErased'. L'account della compagnia, infatti, ha twittato la frase "Classic PC games #WontBeErased on our watch" ("i giochi classici per PC #nonsarannocancellati finché ci siamo noi"), "Yeah, how's that for some use of hashtags?" ("Che ve ne pare come uso di hashtag?")
GOG ha cancellato velocemente il tweet ma non abbastanza perché internet non se ne accorgesse e si è alzato, inevitabilmente, un polverone. Non solo si tratta di un commento abbastanza fuori luogo di per sé ma è anche il terzo tweet di CD Projekt a scatenare pesanti polemiche nel giro di pochi mesi. L'errore si può perdonare una volta... ma alla terza, che si fa?
Il giorno dopo il post incriminato di #WontBeErased, è apparso un nuovo commento che, però, non è stato un tweet di scuse. "Ieri abbiamo pubblicato un post che conteneva un popolare hashtag, usato in forma scherzosa", recitava. "Il tweet non era da intendersi come un attacco malizioso né come un commento sul dibattito sociale in corso. GOG dovrebbe concentrarsi solo sui videogiochi. Lo sappiamo e siamo impegnati al 100% su di essi."
Non è andata bene e Sean Halliday lo sapeva. Il tweet è stato scritto da lui, che aveva preventivamente preparato un post di scuse per placare il polverone mediatico. Su Discord ci ha confermato di avere ancora la bozza e l'ha condivisa con noi.
"È stato postato un tweet che includeva l'hashtag 'WontBeErased", ha esordito.
"Il significato dell'hashtag è stato travisato, il che è stato un grosso errore di valutazione da parte mia. Dopo aver capito a cosa si riferisse e l'importanza di ciò che rappresenta, il tweet è stato prontamente cancellato. Permettetemi di scusarmi, sono profondamente dispiaciuto delle offese causate da quel tweet. Non era un post intenzionalmente provocatorio e non c'era nessuna malizia alla sua base."
"Condivido e supporto fortemente i valori della comunità LGBTQ sotto ogni punto di vista. I videogiochi sono per tutti, indipendentemente da razza, genere, sessualità, abilità e religione. È stato uno sbaglio che mi è costato davvero tanto. Tutti hanno diritto di esistere e di vivere secondo i propri principi ed è stato un errore vergognoso sottovalutare l'importanza di tutto questo. Mi impegnerò per migliorare."
"Mi ricordo solo che il manager si è seduto vicino a me e mi ha detto 'le nostre strade si dividono qui" - Sean Halliday
Halliday, però, non ha mai ricevuto il permesso di pubblicare il suo tweet di scuse. Ha provato ripetutamente a convincere i superiori ma il suo manager si è sempre opposto. Apparentemente, gli è stato detto che non si sarebbero scusati per questo e che il suo manager avrebbe scritto personalmente la risposta di GOG, qualche minuto dopo aver licenziato Halliday.
"Sarò onesto con voi", ci ha detto Halliday, "appena li ho visti arrivare verso di me e chiedermi di entrare nella stanza, ho capito di essere finito. Non ho dormito il giorno prima, per quanto ero preoccupato. Ho lavorato duramente per più di 10 anni per ottenere un posto come questo e lo adoravo. Fino a quel punto avevo solo ricevuto complimenti."
"Mi ricordo solo che il manager si è seduto vicino a me e mi ha detto 'le nostre strade si dividono qui'. L'unica motivazione che mi ha dato è che stavolta 'l'ho fatta troppo grossa'. Sul momento non ce l'ho fatta a replicare. Non voglio mentire, mi ha abbattuto parecchio. Non ho pianto ma avevo la sensazione di stare per crollare. Ho cercato di tenere tutto dentro e di non parlare perché sentivo un nodo alla gola. Non ho potuto far valere le mie ragioni."
"Dopodiché ha mandato una mail interna a tutti i dipendenti."
Ad Halliday non è stato permesso di tornare in ufficio. L'email etichettava il tutto come uno "sfortunato evento" e Halliday non ha avuto modo di replicare. Tutto ciò che ha potuto fare è stato abbandonare l'edificio sotto gli sguardi dei suoi colleghi, in una giornata di pioggia battente.
Dopodiché ha preso il tram e, dopo 40 minuti di viaggio, è tornato al suo appartamento a Varsavia ed ha chiamato i suoi genitori per dargli la notizia. Quella non era la sua vera casa, in fondo. I suoi genitori vivevano a Newcastle, nel nord-est del Regno Unito. Il trasferimento di Sean in Polonia è stato un grande evento per gli Halliday. "Mio padre ha lavorato per metà della sua vita nel Sistema Sanitario inglese e mia madre è stata parte di un'azienda di catering e pulizie per tanti anni. Io sono stato la prima persona della mia famiglia ad aver realizzato il proprio sogno, per quanto possa sembrare arrogante", dice. "Ricordo che mio padre mi ha detto di essere fiero di avere qualcuno con un lavoro prestigioso in famiglia, prima che salissi sull'aereo."
Sean stava telefonando ai suoi genitori per avvisarli che il sogno si era concluso, dopo soli sei mesi. "Dovevo dirglielo in modo diretto", ha aggiunto. "Non so cosa sia successo ma per 35/40 minuti ho pianto ininterrottamente, singhiozzando tra una frase e l'altra. È stato orribile."
"Mio padre era davvero preoccupato. Voleva che tornassi indietro quella notte stessa perché temeva che potessi fare qualcosa di stupido. Non voglio mentire, il pensiero ti passa per la testa, in occasioni simili. Mi trovavo da solo in questo monolocale, in un edificio grigio e non conoscevo quasi nessuno in città. La mia fidanzata viveva a Białystok, a due ore di treno. All'improvviso ero lì, da solo con i miei pensieri: non avevo voglia di giocare ai videogiochi e non volevo andare su internet perché sapevo che tutti stavano parlando di me. Sono stati giorni davvero tremendi".
Per quasi sei settimane Sean Halliday ha vagato in una città che non conosce, senza soldi da spendere e pochi amici a consolarlo. È stato licenziato il 23 ottobre ma non è stato in grado di parlare fino ad ora. Finalmente, venerdì scorso, è tornato a casa dei suoi genitori a Newcastle, lasciandosi alle spalle il lavoro dei suoi sogni e la sua ragazza.
Come hanno fatto le cose ad andare così storte?
Per un po', tutto sembrava andare per il verso giusto. Halliday è stato assunto all'inizio del 2018 ma non si è trasferito a Varsavia prima di maggio. "Il tuo obiettivo principale", gli è stato detto, "è quello di moderare i forum di GOG perché sono davvero tossici". Halliday aveva un metodo semplice per riuscirci: bandire gli argomenti politici. "Non mi interesso molto della politica", ci ha confessato. "In realtà, uno dei motivi per cui ho lasciato il Regno Unito, è stato il potermi allontanare da tutta questa storia della Brexit, specialmente nel nord-est". Ha allontanato tutte le persone di "ultra-destra" e di "ultra-sinistra" che continuavano a urlarsi addosso e le cose si sono calmate parecchio. "Siamo riusciti a ristabilire l'ordine nel giro di un mese", aggiunge. "GOG era davvero felice dei risultati."
A quel punto, l'uomo è stato assegnato ai social media: doveva infondere energia e personalità negli account Twitter e Facebook di GOG. Prima che prendesse il controllo, GOG postava davvero pochi contenuti su Twitter e Facebook, solitamente per annunciare un gioco o promuovere le vendite. Non c'era dinamismo o interazioni. Halliday voleva migliorare le attività, passare da qualche post a una dozzina al giorno e voleva creare conversazione. Aveva intenzione di fare leva sulla vena nostalgica di GOG, una piattaforma fondata sull'idea di riportare in vita i giochi classici di epoche passate. "Sappiamo che vendiamo giochi e che abbiamo molti classici: divertiamoci!", ha deciso.
Uno dei modi più efficaci per farlo era quello di parodiare gli hashtag di tendenza di Twitter. Ricordate il meme "il tuo costume per Halloween è 'sexy' + la tua più grande paura"? Halliday l'ha parodiato per GOG. Ha scritto "Sexy DRM", un riferimento davvero ispirato al principio fondante di GOG di non applicare il DRM ai propri giochi. Ha trovato anche un modo di unirsi al #NationalFarmersDay, usando una gif del famoso livello segreto delle mucche di Diablo 2.
Questi tweet sono stati grandi successi, GOG era davvero entusiasta ed Halliday è stato incoraggiato a continuare. "Non voglio tessere le mie stesse lodi ma i risultati sui social media sono stati davvero superiori rispetto al passato", ha detto Halliday. "Le uniche cose che sentivo dire alla gente erano positive, tipo: 'ehi, adoro lo stile della sezione social media."
Incidente uno: il tweet di Postal 2
Questo è stata colpa di Halliday. "Sono stato io a postare il tweet", ha ammesso.
Mancavano pochi minuti all'inizio di un meeting e Halliday stava cercando materiale per un tweet su Postal 2. GOG aveva appena lanciato l'espansione Paradise Lost, rilasciata 12 anni dopo Postal 2 e lo sviluppatore Running With Scissors voleva ricevere un po' di promozione. Halliday era stato assunto da GOG da un paio di mesi.
"Stavo guardando il trailer per trovare qualcosa su cui twittare e mi sono accorto che era pieno di teste che scoppiavano e scene di violenza... non potevo postare niente del genere", ha affermato. "Puoi twittare qualcosa con contenuti violenti ma qui si trattava di lanciare gatti morti alla gente, vomitare, sparare alle teste e dare fuoco alle persone. Non c'era davvero niente che potessi usare."
A un certo punto, però, qualcosa ha catturato la sua attenzione: il personaggio che urinava su una lapide. Non si vedono genitali, solo un flusso di urina. "Ero convinto che fosse la cosa più 'safe for work' che potessimo trovare su questo gioco". Ho chiesto l'OK e ho ottenuto il pollice in su.
"Non ho assolutamente visto la data sulla lapide", insiste.
La gif twittata da Halliday (di cui abbiamo una versione archiviatasenza gli effetti di movimento) coinvolgeva il personaggio del giocatore che urinava su una lapide che apparteneva al "Giornalismo Videoludico". L'iscrizione sottostante recitava che: "ha commesso suicidio il 28 agosto del 2014". Si tratta della data in cui sono apparse le prime storie legate all'hashtag GamerGate, termine coniato dall'attore Adam Baldwin il giorno prima.
Si è alzato un polverone pazzesco.
Non è stato immediato, comunque. Halliday dice che ci sono volute 48 ore perché la situazione degenerasse. Apparentemente, il tutto è cominciato quando Zoe Quinn, una sviluppatrice coinvolta nella battaglia contro il GamerGate, si è unita al coro di sdegno: tutti hanno realizzato cosa era successo. "Ho fatto delle ricerche ed ho scoperto di più su questo GamerGate", continua l'uomo. "Perciò ho capito a cosa stavamo andando incontro e abbiamo deciso di eliminare il tweet."
La gif originale non è più disponibile, così abbiamo creato la nostra da un trailer per avere un'idea di quanto sia dura leggere l'iscrizione sulla pietra tombale. Ad essere sinceri è parecchio difficile, specialmente per quanto riguarda la data. Le parole "Giornalismo Videoludico", però, possono essere distinte con facilità e Halliday stesso ammette di averle viste, quindi perché non gli hanno dato motivo di preoccupazione? Perché, dice, non sapeva davvero cosa fosse il GamerGate.
A nostro parere è difficile da credere. Stando alle sue parole, un community manager, nel 2018, qualcuno che vive nei forum dedicati al gaming e sui social media, non aveva idea dell'esistenza di uno dei movimenti più infami degli ultimi anni. Abbiamo anche scoperto che Halliday ha scritto un articolo durante l'E3 2015 su Anita Sarkeesian e Jonathan McIntosh, due critici attaccati ripetutamente dal GamerGate. Nell'articolo Halliday sembra fare qualcosa di molto simile.
Ha scritto passaggi come: "sia McIntosh che Sarkeesian sono sospettati di raccontare bugie sulla loro connessione ai videogiochi..." e "non è gente che ama i videogiochi, sono solo persone che amano il potere e i riconoscimenti, anche se questo significa calpestare le speranze del movimento, disumanizzando [sic] chiunque si azzardi a metterli in discussione."
Come poteva un freelancer pagato, un giornalista videoludico, scrivere un articolo così specifico senza sapere cosa fosse il GamerGate?
Il tweet di scuse, dopo l'incidente di Postal 2, è stato scritto dallo stesso manager di GOG che ha scritto la risposta dopo #WontBeErased. "L'intenzione dietro il nostro tweet era quella di informare i nostri clienti circa la release di un gioco famoso per i suoi contenuti controversi", recitava. "Sfortunatamente non abbiamo fatto la giusta associazione tra l'immagine, la data e il movimento abusivo. Non volevamo ferire nessuno, né tantomeno giustificare l'odio."
Abbiamo parlato, recentemente, con il managing director di GOG, Piotr Karwowski il quale ha descritto il tweet come un "errore davvero stupido" totalmente privo di qualsiasi intenzione.
"Non voglio essere la persona che dice 'mi vergogno che GOG abbia fatto questo'. Se qualcuno l'avesse fatto fatto con cattive intenzioni, apposta, se avessero saputo cosa significava quella immagine, sarebbe stata un'altra storia.Per me è stato un errore davvero stupido e basta. Ci siamo scusati per questo e penso onestamente che vada bene così", ci aveva detto.
Halliday dice che si ricorderà di fare più attenzione quando utilizzerà le gif, in futuro.
Incidente due: il tweet discriminatorio di Cyberpunk 2077
Nemmeno un mese dopo, il 20 agosto, un fan accanito di Cyberpunk 2077 ha twittato all'account ufficiale del gioco esclamando: "VOGLIO DI PIÙ RAGAZZI", presumibilmente tralasciando una virgola importante. L'account di Cyberpunk 2077 ha colto l'occasione e ha risposto: "Hai presupposto il loro sesso?", scimmiottando un orribile meme creato per deridere gli sforzi dei transgender per essere riconosciuti equamente nella società.
Si è alzato un polverone pazzesco.
Questo tweet, tuttavia, non è stato opera di Halliday.
"Il tweet di Cyberpunk non ha nulla a che fare con GOG", ci ha detto. "CDP Red ha il suo team che si occupa dei social media, composto da circa cinque o sei persone. Il tweet di Cyberpunk, quello che diceva 'hai presupposto il loro sesso?: GOG non c'entra niente, è da attribuire esclusivamente a CDP Red. Loro hanno i loro PR e il loro staff."
Nonostante ciò, il fuoco è stato alimentato. È stata la seconda controversia legata a CD Projekt su Twitter in un tempo brevissimo ed ha spianato la strada per una diatriba ancora peggiore.
Incidente tre: il tweet #WontBeErased
È la sera del 22 ottobre e l'indaffarato Sean Halliday sta facendo un tweet finale prima di andare a letto. "Farò un altro tweet", si dice, sfogliando le tendenze di Twitter europee per un hashtag da proporre. Ne trova uno: #WontBeErased. "Ho cliccato su di esso ed erano solo le persone a parlare dei loro giochi preferiti o film o musica di cui non si sarebbero liberati", ci dice. "Mi sono detto: 'ok, questo si adatta perfettamente con ciò che GOG fa', così ho pubblicato il tweet".
"Poi, tipo 20 secondi dopo, un utente americano mi ha mandato un messaggio che diceva: 'ecco di cosa parla davvero quell'hashtag...' ed era una cosa che aveva a che fare con un articolo del New York Times. Non credo che la politica sia molto interessante in generale, figuriamoci quella americana. Non leggo nemmeno il New York Times."
Quel messaggio è stato abbastanza esaustivo da convincere Halliday che aveva commesso un errore, perciò ha eliminato il tweet. A questo punto ha iniziato a scrivere il post di scuse che non ha mai potuto pubblicare ed ha avvisato il suo manager tramite l'app di messaggistica di gruppo HipChat. A quanto pare, però, il manager non era molto preoccupato ed è andato a dormire tranquillamente, qualcosa che Halliday non è riuscito proprio a fare.
"Quando ho realizzato che la gente pensava che stessi attaccando le persone transgender, volevo subito che leggessero il mio post di scuse, scritto col cuore", ha aggiunto. "Non ho assolutamente nulla contro la comunità LGBTQ. Vengo dal nord-est, un grande crogiolo di persone: differenti generi, sessualità, culture e religioni. Non ho alcun problema. I miei show preferiti sono RuPaul's Drag Race e Queer Eye for the Straight Guy. Seguo anche molti creatori di contenuti su YouTube, tra cui Kim Justice."
La mattina successiva, Halliday arriva in ufficio in anticipo, carico di rimorsi. "Non riuscivo a dormire perché non avevo idea di cosa mi sarebbe successo.", ci confessa. Quando il suo manager è arrivato, un paio d'ore più tardi, e ha chiamato Halliday in una riunione, l'uomo non ha dovuto affrontare la resa dei conti per cui si è preparato. Invece, c'è stata una spiegazione di quattro minuti di quello che è successo e poi di nuovo al lavoro... o qualcosa che sembrava lavoro mentre la sua mente correva altrove.
Molte persone si sono sincerate delle condizioni di Halliday perché aveva un aspetto orribile. Solo intorno alle 5:45 del pomeriggio, però, ha visto arrivare il suo manager, il manager del suo manager e un rappresentante del reparto Risorse Umane che si dirigevano verso di lui. E qui ci ricongiungiamo con l'inizio di questo articolo.
Ad Halliday non è stato permesso di replicare dopo l'esplosione dello scandalo legato al tweet #WontBeErased. Ha dovuto semplicemente assistere alla gente che saltava alle conclusioni circa quanto era accaduto anche se, effettivamente, non ci voleva un genio per capire che qualcuno doveva essere stato licenziato, dato il drammatico cambio di tono dei post degli account Twitter e Facebook di GOG. C'è voluto un po' più di lavoro per capire che quel qualcuno era Sean Halliday e per reperire il suo numero di telefono per contattarlo.
"Qualcuno ha trovato il recapito telefonico della mia casa in Inghilterra", dice Halliday. "Mio padre mi ha chiamato dicendomi che continuava a ricevere telefonate da gente americana anche se, a dire il vero, non so se fossero tutti statunitensi, non riesce a riconoscere bene gli accenti."
"Mi ha detto che qualcuno gli ha urlato 'bigotto!' al telefono. Mio padre è un uomo di 64 anni della vecchia scuola, puoi capire la sua età semplicemente dalla sua voce. Si è sentito urlare frasi come 'bigotto!' o 'dovresti essere licenziato!' al telefono, senza motivo... era davvero confuso."
Poi hanno cercato Sean su Twitter e su ogni piattaforma in cui potevano trovarlo e, ironicamente, Halliday si è trovato coinvolto nell'unica cosa che ha cercato sempre di evitare: la politica. "Era una cosa che mi rendeva orgoglioso, essere riuscito a stare fuori da tutta la discussione del GamerGate per anni, anche nel vivo della polemica", ci ha detto.
"No", aggiunge. "Il mio interesse primario sono i videogiochi. Secondo me i videogiochi sono stati di grande aiuto per unire le persone. Uno dei miei migliori amici è un immigrato iraniano e siamo diventati amici dopo aver discusso a lungo su quale fosse il migliore tra Half-Life 2 e Halo 2: lui era un fan sfegatato di Halo 2."
World of Warcraft ha aiutato Halliday a passare dall'essere "socialmente imbarazzante" a parlare a persone di ogni estrazione sociale, ci dice; I Pokémon lo hanno aiutato a imparare a leggere e superare le difficoltà di apprendimento; e Fallout 2 e Diablo 2 lo hanno aiutato ad affinare la matematica a causa della loro natura statistica. I giochi hanno modellato la persona di Sean Halliday e cosa voleva diventare ma ora sembrava che tutto il mondo dei videogiochi si fosse rivoltato contro di lui.
Abbiamo chiesto delucidazioni a GOG sul caso Halliday. Abbiamo scritto una mail specifica per cercare conferma su alcune affermazioni dell'uomo e posto domande più ampie come: 'che tipo di procedura adottate in GOG per assumere nuove persone?'
GOG ci ha risposto così: "la politica aziendale di GOG non è quella di discutere pubblicamente le sue decisioni interne riguardanti nostri membri, attuali o passati. Di conseguenza, non commenteremo queste affermazioni perché riteniamo siano informazioni di natura confidenziale e personale."
"Ci piacerebbe solo sottolineare che non licenzieremmo mai qualcuno basandoci su un solo incidente isolato."
Cosa significa tutto ciò?
"Credo fermamente che si debba discutere in modo estensivo sulla stampa videoludica e sull'industria, in generale..." -Halliday
Significa che Halliday è senza lavoro e sta vivendo un periodaccio ma crediamo che riuscirà a rialzarsi, prima o poi. Tutto sommato era facile sospettare che avesse simpatie per il movimento GamerGate perciò abbiamo deciso di chiederglielo in modo diretto: "supporti il GamerGate?"
C'è una piccola pausa, mentre pensa.
"Credo fermamente che si debba discutere in modo estensivo sulla stampa videoludica e sull'industria, in generale", risponde, "ma sono in completo disaccordo sul modo in cui gran parte dei sostenitori del GG abbiano gestito le cose."
"In realtà non mi iscrivo a nessun gruppo. Trovo che l'intero concetto sia un po' tossico in generale. Sono un grande sostenitore nel parlare con le persone e comprenderle, ma alcune, semplicemente, non si riesce a farlo".
"Per quanto riguarda le molestie alle persone", aggiunge, "credo che gli insulti siano da condannare in qualsiasi forma. Il mondo è abbastanza duro anche senza che iniziamo ad attaccarci tra noi."
"Ma come abbiamo discusso, sono stato da entrambe le "parti" della barricata. Ciò mette in evidenza un problema con la società moderna in generale: se non ti impegni pienamente per una causa, sei considerato una facile preda da attaccare."
Il che non è un 'no', ma non è nemmeno un 'sì'.
Ciò significa che GOG è rimasto senza un feed attivo per Twitter e Facebook, evidentemente, ma che dire per quanto riguarda l'immagine dell'azienda in generale?
CD Projekt viene idolatrata perché ha fatto bene molte cose. I giochi che crea sono meravigliosi e il modo in cui tratta il proprio pubblico è lodevole. Anche i valori che difende sono onorevoli: prima i giocatori! Niente DRM!, sono tutte cose che amiamo sentire. Adesso, però, abbiamo sentito anche molte cose che avremmo preferito non sentire. Abbiamo letto quei tweet e abbiamo letto i report della loro cultura del crunch time e, mentre la luce superficiale della compagnia risplende, la pressione interna cresce a dismisura.
Speriamo che non ci sia un incendio alla base di questo fumo, speriamo che il tutto si disperda velocemente e di poter tornare a essere entusiasti per Cyberpunk 2077. CD Projekt ha definito il GamerGate un "movimento abusivo" a luglio ma quando potevano pubblicare una dichiarazione di intenti per rispondere all'incidente di #WontBeErased, hanno preferito girare attorno al problema.
La situazione confusa con Sean Halliday non ha fatto che intorbidire ancora di più le acque.
AGGIORNAMENTO:Dopo la stesura di questo articolo, abbiamo scoperto che Sean Halliday aveva legami con un sito chiamato Exclusively Games, di proprietà di qualcuno che aveva collegamenti con il GamerGate. Halliday ha detto ad Eurogamer che gli era stato offerto un lavoro da Exclusively Games e che era stato inserito come moderatore mentre considerava l'offerta. Oggi, però, ci ha confermato di aver rifiutato il lavoro.