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Il CEO di Ouya spiega il perché dell'obbligo al free-to-try

"La responsabilità è tutta dello sviluppatore".

Il gruppo principale di sviluppatori per Ouya ama la console in quanto sistema aperto che permette loro di presentare i loro giochi a un audience diverso dal solito, più "da salotto", e nel modello di business che preferiscono. Tuttavia, c'è una grossa eccezione a questa libertà: su Ouya è obbligatorio per tutti i titoli inserire l'opzione free-to-try.

Il CEO di Ouya Julie Uhrman ha spiegato questa limitazione, sostenendo che è attraente per i consumatori, e pone sulle spalle degli sviluppatori la responsabilità di creare titoli interessanti, che convincano i giocatori a investire tempo e soldi. Tuttavia, è anche inevitabile che la compagnia dovrà farsi carico di una certa cura dei contenuti per non rovinare l'esperienza dello store online.

"Semplifica l'app store - spiega Uhrman - rimuove la confusione tra un'app gratis e una a pagamento, e crediamo anche che scoraggi la creazione di titoli copiati. Secondo noi il modo più semplice per semplificare le cose e creare un bell'ecosistema per utenti e sviluppatori era adottare il modello free-to-try".

Ouya si limiterà a controllare che gli studi non si diano noia dal punto di vista del diritto d'autore e che non venga pubblicato materiale pornografico o malware, ma per il resto non controllerà la qualità dei giochi.

"Per noi la cosa più importante è quanto il gioco appassiona i giocatori, e sarà questo fattore a dirci quali sono i giochi migliori e a guidare la nostra gestione dei contenuti e i piani del merchandising".

Avatar di Lorenzo Fantoni
Lorenzo Fantoni: Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.
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