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Il culto di Hideo Kojima - articolo

Il fenomeno Death Stranding esplode a Singapore.

L'ingresso di Hideo Kojima all'evento di Singapore del Death Stranding World Tour è stato calibrato alla perfezione per garantire il maggiore impatto possibile. Dopo qualche minuto in cui la sala è stata avvolta nell'oscurità, tra la folla è iniziato ad emergere una palpabile sensazione di entusiasmo e, qualche secondo dopo, il celebre game designer ha fatto la sua apparizione al centro del palco. Illuminato da un riflettore, la sua figura longilinea ha proiettato una flebile ombra sul muro e solo il suo viso risultava visibile attraverso lo schermo opaco. Il pubblico ha iniziato ad acclamarlo a gran voce mentre lo schermo veniva sollevato e Kojima prendeva posto al centro dello stage. È stato un momento davvero elettrizzante che sintetizza bene lo spirito del Death Stranding World Tour: la celebrazione degli straordinari traguardi di Hideo Kojima.

Tutto questo può sembrare eccessivo ma, probabilmente, non esiste un'altra figura come quella di Kojima nell'industria videoludica moderna. Per i fan, il suo lavoro su Metal Gear Solid ha cementificato la sua posizione come uno dei pochissimi autori nel mondo del gaming e la popolarità della serie (così come la sua amicizia con celebrità di Hollywood come Mads Mikkelsen e Guillermo Del Toro) gli hanno permesso di raggiungere la fama anche tra il pubblico più mainstream. Persino Kanye West non è immune al suo fascino. C'è un'atmosfera di riverenza che accompagna Kojima ovunque vada e abbiamo perso il conto di quanti articoli di elogio abbiamo scritto per encomiare il suo lavoro e quello del suo team con le stesse parole che si riserverebbero ad un grande regista o a un rinomato musicista.

Il prestigio che circonda la sua figura è così palpabile che finisce per contaminare la vita di tutti i giorni. Durante il Death Stranding Tour, gli organizzatori e lo staff parlavano continuamente per assicurarsi che anche i più piccoli dettagli dell'intervista fossero al posto giusto. Avrà abbastanza acqua frizzante da bere? Dove dovremmo posizionare gli intervistatori? Ci sarà bisogno di ulteriori posti a sedere? Si è trattato di un evento assolutamente fuori dal comune per l'isola di Singapore che è stata più volte teatro di interviste ad altri game designer ma che mai come in questa occasione ha visto tanta attenzione ai particolari. Eppure, quando Kojima è arrivato per sostenere l'intervista (con un piccolo entourage), ha stretto calorosamente la mano a tutti i presenti e si è seduto al posto a lui assegnato. Un rappresentante di Sony si è affrettato a portare un drink al tavolo mentre il resto del team ha preso posizione per supervisionare l'intervista e assicurarsi che tutto procedesse nel modo corretto. Ad un certo punto Kojima si è espresso in un gesto nervoso e ha bisbigliato qualcosa in giapponese: uno dei membri della sua crew ci ha esortati a sederci perché il nostro sguardo fisso lo metteva un po' in soggezione.

Nel frattempo, la partecipazione dei fan all'evento ha contribuito ad enfatizzare ulteriormente il fervore attorno all'arrivo di Kojima: dal momento che i biglietti erano gratuiti, sono bastati 10 minuti dopo la pubblicazione online per esaurirli completamente. I bagarini, ovviamente, hanno subito intuito l'opportunità di monetizzare su questo fenomeno e hanno messo in vendita ticket fino a 200$. Qualcuno si è lamentato della carenza di biglietti sulla pagina di Facebook dedicata all'evento e qualcuno ha asserito che gli abitanti del posto avrebbero dovuto avere la priorità rispetto a chi proveniva dall'estero. Un ragazzo, in particolare, ci ha scritto su Facebook dicendoci di conoscere i dettagli del volo e dell'alloggio di Kojima e che pianificava di raggiungerlo appena fosse arrivato sul posto. "Ho fatto i compiti: non è stato difficile scoprire tutti i dettagli", ci ha detto. "Voglio dire, non sono sicuro al 100% ma ci sono buone possibilità che abbia indovinato", ha concluso. Un rappresentante di Sony ci ha confermato che alcuni fan si sono appostati all'aeroporto per attendere l'arrivo di Kojima.

Alcuni fan hanno portato il loro merchandising di Death Stranding e Metal Gear Solid nella speranza di farli firmare da Kojima.

Poi c'è chi si è accampato la sera prima all'esterno della struttura solo per assicurarsi di essere tra i primi ad entrare, anche se l'accettazione dei biglietti sarebbe iniziata ufficialmente solo a mezzogiorno del giorno successivo. Altri sono arrivati sul posto a prima mattina, intorno alle 7, desiderosi di intravedere il celebre game designer. "Siamo qui anche solo per l'esperienza di incontrarlo. È un artista, un imprenditore e ha influenzato molte delle nostre vite attraverso i suoi giochi", ha detto un fan. "Tratta i suoi giochi non solo come un modo per guadagnare ma anche come un'esperienza da regalare ai fan". Nonostante dovessero fare la fila sotto il caldo torrido del pomeriggio, molti erano di buon umore mentre ci mostravano i loro prodotti di Death Stranding e Metal Gear Solid e chiacchieravano della loro ammirazione per Kojima.

I fan di Kojima si sono presentati presto al mattino per assistere all'arrivo del loro eroe e molti altri hanno speso parole di elogio verso di lui.

A riprova dell'entusiasmo che aleggiava attorno a questo meeting con Kojima, va segnalata la presenza di numerosi cosplayer all'evento. I fan e i fotografi si sono concentrati su un ragazzo che aveva riprodotto il costume di Fragile, uno dei personaggi di Death Stranding. Anche i più piccoli particolari dell'abito sono stati ricreati fedelmente e il logo inconfondibile sul retro della giacca è stato dipinto a mano. Un altro dei ragazzi indossava il celebre completo nero e rosso di Deadman e molti dei presenti o hanno circondato per avere una foto con lui. "Seguo le sue opere dai tempi del primo Metal Gear. Adoro il modo in cui racconta le storie. Molti dei suoi giochi sono dei veri e propri manifesti sul suo modo di concepire il mondo... La serie di Metal Gear Solid vibra di un sentimento anti-bellico mentre Death Stranding si concentra sulle connessioni tra esseri viventi", ci ha spiegato.

Per la gioia dei fan, sono intervenuti numerosi cosplayer dei personaggi di Death Stranding che si sono concessi per una serie di foto con i presenti.

È proprio questa connessione che costituisce il nucleo tematico di Death Stranding e che, probabilmente, è la ragione di questo tour mondiale. Questo è stato un punto che Kojima ha sollevato alcune volte durante l'evento e durante la sua intervista con la stampa. Ha spiegato che il tour mondiale era, in effetti, una forma di "connessione indiretta al gioco" e un'opportunità per incontrare i suoi fan internazionali. Nel gioco stesso, il protagonista Sam deve consegnare merci preziose in un'America post-apocalittica e, lungo la strada, attraversare terreni accidentati con oggetti e strutture lasciati da altri giocatori.

Durante il segmento di domande e risposte, Kojima ha parlato liberamente del game design di Death Stranding, nonché del significato di questo aspetto del gioco, accompagnato dall'art director Yoji Shinkawa. Il capo del marketing e della comunicazione del suo studio, Aki Saito, ha svolto la funzione di interprete per entrambi. Attraverso Saito, Kojima ha spiegato che la necessità di trasportare oggetti di altri giocatori e utilizzare strutture costruite da altri rappresenta un collegamento immateriale che unisce tutti gli utenti. "Se c'è un fiume o c'è una crepa da superare, all'inizio metti giù una scala per te come accade in molti altri giochi. È solo a tuo vantaggio", ha detto. "Quando attraversi la scala o un ponte, tutte le persone in tutto il mondo possono vedere quella scala o usare quel ponte e assegnare dei "Mi Piace ". A quel punto pensi: sì, lo stavo facendo per me ma ho anche aiutato altre persone... Quando realizzi questo concetto, la prossima volta che costruirai una scala, oltre a te stesso penserai a tutti gli altri giocatori che potrebbero trarne beneficio."

Inutile dire che il tour mondiale di Death Stranding è, ovviamente, un ingegnoso espediente di marketing che si basa fortemente sull'enigmatico immaginario di Kojima per suscitare maggiore interesse nel gioco. Alcune persone con cui abbiamo parlato, hanno partecipato all'evento per pura curiosità, affermando che avrebbero fatto qualcos'altro quel giorno se il luogo fosse stato troppo pieno. Ma il concetto di creare connessioni sociali (o "strand", per prendere in prestito una parola dal lessico Death Stranding) incontrando fan e giocatori in tutto il mondo sarebbe suonato come una completa sciocchezza, se non fosse per la genuinità di Kojima. Quando la sessione di domande e risposte si è conclusa, l'ospite ha annunciato che tutti i presenti (tutte le 500 persone nella sala) sarebbero stati invitati a una sessione di foto con lui. La notizia è stata ricevuta con applausi esplosivi. Ad essere onesti, deve essere stata un'impresa piuttosto estenuante per Kojima.

Infine, nonostante alcuni fan fossero sgomenti a causa dell'assenza di sessioni di autografi con l'autore, la maggior parte erano euforici anche solo di incontrare Kojima da vicino. Un fan ci ha detto: "è stato l'evento legato al gaming più sincero a cui abbia mai partecipato" e ci ha mostrato un breve omaggio che ha scritto sui successi di Kojima. Un altro ha paragonato l'influenza di Kojima a quella di Sir Alex Ferguson sul Manchester United, dicendo: "Kojima-san, la serie di Metal Gear Solid non è niente senza di te come regista". Per quanto il culto della personalità che circonda Kojima a volte possa sembrare quasi mitico e persino eccessivo (come quella volta in cui Sony ha distribuito le maschere Kojima alla Madrid Games Week), sono sforzi come questi che danno ai fan la rara opportunità di incontrare il loro eroe personale. E tutti gli altri? Siamo tutti giocatori che assistono e contribuiscono alla creazione del mito di uno dei più celebri autori di videogiochi di tutti i tempi.