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Il motore di Call of Duty alle prese con la sfida dei Battle Royale - analisi comparativa

Abbiamo testato Blackout su tutte le console.

La modalità Battle Royale si sposerà bene con la versione di Treyarch del Call of Duty engine? L'ultima beta di Black Ops 4 ha fornito delle risposte abbastanza esaustive. La demo della modalità Blackout resa disponibile di recente, infatti, ha rivelato che gli sviluppatori stanno mirando a offrire uno stile di gioco molto simile a quanto visto in PUBG ma con un focus particolare sui 60fps, al contrario di quest'ultimo che fatica parecchio a mantenere delle performance stabili su Xbox One. Di base, Blackout segue la stessa struttura di gioco: 100 giocatori sorvolano la mappa, scelgono il posto in cui lanciarsi, cercano armi ed armature e, infine, si danno battaglia per rimanere gli ultimi in vita alla fine del match. Siamo in un territorio familiare, quindi, ma cosa rende il prodotto di Treyarch davvero speciale?

A differenza dell'Unreal Engine 4 usato sia per PUBG che per Fortnite, la modalità Blackout è un esperimento davvero affascinante per la serie di Call of Duty in quanto mostra davvero gli sforzi dello studio nel realizzare rendering e netcode di scala molto superiore alle partite in deathmatch standard di Black Ops 4. Nel multiplayer competitivo, infatti, il focus viene posto su contenute battaglie 5 contro 5 su mappe abbastanza ristrette. In Blackout, invece, l'engine ha bisogno di caricare una mappa enorme che si estende per chilometri e mostra la sua incredibile efficienza nello streaming degli asset e nel rendering delle ombre e della vegetazione.

Dai quartieri residenziali di lusso, alle fabbriche, alle prigioni, questa è la più grande arena da battaglia nella storia di Call of Duty, una zona di guerra davvero sconfinata, al punto che Treyarch afferma che è 1500 volte più grande rispetto ad una delle mappe preferite dai fan di Black Ops 3, Nuketown. Tutto questo si traduce nella necessità di renderizzare i dettagli in una scala molto più ampia rispetto al passato concentrandosi, allo stesso tempo, anche sui particolari più piccoli ed il risultato è davvero apprezzabile. La manciata di mappe nella beta deathmatch apparivano più dettagliate sulla superficie e le stanze in Blackout risultano relativamente spoglie rispetto ai punti più dettagliati della beta precedente. Anche con queste eccezioni, comunque, il motore di Treyarch si sottopone ancora ad un forte allenamento in Blackout. La tecnologia è familiare: dalla risoluzione degli effetti all'uso delle screen-space reflections, ai suoi accattivanti shaders dell'acqua, Blackout può essere una modalità dal forte impatto all'interno di Black Ops 4, ma le impostazioni visive sono simili al resto del pacchetto.

Ecco la nostra analisi video completa della modalità Blackout, testata su tutte le console.Guarda su YouTube

Il pop-in è l'unico punto debole. Nonostante Blackout appaia tecnicamente molto robusto a primo impatto, non è esente da difetti. Quando ci muoviamo a piedi, infatti, l'engine gestisce lo streaming delle geometrie, delle ombre e degli asset della vegetazione senza troppe difficoltà. Raramente ci sono segni di transizioni LOD durante lo sprint e tutto è piuttosto fluido ad un ritmo lento. I problemi iniziano ad emergere quando si sta attraversando la mappa a bordo di un veicolo, come il quad. Questa è la prima volta che vediamo veicoli in una modalità multiplayer di Call of Duty da World at War, titolo uscito nel 2008. Proprio come in PUBG, è necessario un qualche tipo di veicolo per coprire la superficie della mappa velocemente, e così Treyarch ci viene in soccorso con camion, moto e persino elicotteri. Sfortunatamente, questa non è un'area in cui l'engine eccelle storicamente e le ombre si diffondono in modo brusco sulle piante dei terreni agricoli. Anche su Xbox One X si nota parecchio, e parliamo di una console che presumibilmente potrebbe offrire la possibilità di renderizzare più dettagli da più lontano grazie alla sua GPU sensibilmente più potente.

Il comparto visivo, infatti, appare solido su tutte e quattro le console che abbiamo testato, con la qualità delle ombre come unica, reale differenza. È difficile trascurare, però, l'enorme divario nella qualità dell'immagine. Ci sarebbe parecchio da dire ma il riassunto è questo: a partire dalla fascia bassa, Xbox One punta ai 1600x900 come massima risoluzione nativa. La console standard di Microsoft raggiunge quel traguardo ma, se ad esempio atterrate in una città con molti altri giocatori, vedrete un sistema di risoluzione dinamica prendere il sopravvento, portando il conteggio dei pixel anche a 1024x768. Questa è la cifra più bassa che abbiamo registrato e, sì, la realtà è che questa è una modalità che richiede di vedere molto lontano per un buon tiro da cecchino, per cui la qualità dell'immagine è importante. Se si gioca su una Xbox One base la sfida sarà più impegnativa se vorrete competere con i giocatori di Xbox One X sullo stesso server: la vostra immagine apparirà molto più sfocata.

Al contrario, Xbox One X raggiunge addirittura i 3840x2160 con lo scaling dinamico. Non è una cifra comune, però, ed abbiamo potuto registrarla solo quando guardavamo il cielo mentre salivamo su una scala: anche una breve occhiata al terreno fa calare questo valore. Nella nostra esperienza il target più alto più comune è quello dei 2240x1800, mentre il più basso è fissato a 1792x1800. A tutti gli effetti, in tutte le nostre prove, si ottengono 1800 pixel come risoluzione verticale, con un certo ridimensionamento sull'asse orizzontale in base al carico. Un vero 4K è uno spettacolo davvero raro ma Xbox One X è capace di offrirlo, in determinati momenti.

Un'occhiata approfondita alla beta multiplayer di Black Ops 4 su Xbox One e Xbox One X.Guarda su YouTube

Diamo ora un'occhiata alla famiglia PS4. Il modello standard va dritto al punto, con una risoluzione massima di 1920x1080 che si adatta dinamicamente a 960x1080, la metà della risoluzione, quando è necessario. Il Full HD viene comunque raggiunto per la maggior parte dell'esperienza. Su PS4 Pro, il gioco gira ancora meglio ma, inevitabilmente, impallidisce nel confronto con la forza bruta della GPU di Xbox One X. L'obiettivo è arrivare ai 3840x2160 e in alcuni momenti li raggiunge anche ma c'è la possibilità che venga utilizzata una tecnica di temporal reconstruction per giungere a quelle vette.

L'output medio di PS4 Pro, come ci aspettavamo, è inferiore a quello di X. Avremo una risoluzione a 1920x1800 per la maggior parte del tempo con picchi minimi di 1440x1080. Si tratta di una calo notevole su entrambi gli assi, un netto taglio volto a mantenere le performance stabili. L'esplorazione generale degli ambienti di gioco regge bene ma quando lavera azione prende il via (soprattutto in quei cruciali momenti di apertura o di guida di veicoli), la qualità delle immagini compie un visibile passo indietro. X e Pro sono tuttavia molto nitide e sorprende il modo in cui si interfacciano con un TV 4K, anche con scaling dinamico.

Cosa dire per quanto riguarda il frame-rate? I 60fps stabili sarebbero l'ideale per Call of Duty e la speranza è che Treyarch riesca a portarli anche nella modalità Battle Royale. Tuttavia, ancora non ci siamo nella build che abbiamo provato. Xbox One standard si muove tra i 40 ed i 60 fps per la maggior parte del tempo con un tearing notevole nella parte superiore dello schermo. Allo stato attuale, PS4 standard si comporta meglio, portandosi in un range tra i 45 e i 60 fps ma rimanendo spesso ancorata ai 50. Il v-sync adattivo aiuta molto e, nonostante sia impossibile confrontare gli screenshot in situazioni identiche, l'impressione è che sulla console base di Sony il gioco giri in modo più fluido. PS4 Pro, dal canto suo, offre un'esperienza ancora più solida tenendosi sopra ai 50fps per quasi tutta la durata. Alcuni luoghi geometricamente più complessi come Shooting Range mettono la GPU in difficoltà senza, comunque, far registrare cali vistosi.

La nostra prima esperienza con Black Ops 4 su PS4 e PS4 Pro: ecco cosa ne pensiamo.Guarda su YouTube

Sorprendentemente, Xbox One X ha prodotto risultati inferiori in questa beta. La console potenziata di Microsoft, infatti, si attesta nel range tra i 40 e i 60 fps, probabilmente a causa della sua risoluzione più alta rispetto a PS4 Pro. Le situazioni, lo ripetiamo, non possono essere comparate perfettamente ma, nella stessa area, la beta gira in modo più fluido sulla console di Sony. Tutto questo potrebbe cambiare prima della release del 12 ottobre, dato che si tratta ancora di un codice beta, e la speranza è che vedremo un'ottimizzazione ancora maggiore in occasione dell'uscita del gioco. In teoria, quella per Xbox One X dovrebbe essere la versione di punta del titolo e speriamo sia dotata di un frame-rate fluido il più possibile, anche a costo di un impatto visivo inferiore.

Naturalmente, se volete un'altra opzione per giocare a Blackout, c'è anche la versione PC. Quest'ultima pare essere davvero impressionante anche se, finora, l'abbiamo potuta provare solo su una macchina davvero potente. Il lavoro di Beenox è comunque pazzesco: la Titan Xp con un processore Core i9 riesce a far girare il titolo a 4K e 60fps senza alcun tipo di problema a dettagli Ultra. L'effetto pop-in è notevolmente migliorato e anche la quantità di opzioni grafiche lascia davvero sbalorditi. Basandoci su quanto abbiamo visto, ci sono grosse possibilità che il gioco riesca a scalare bene anche su risoluzioni minori e su hardware più mainstream.

Nonostante sia chiaro che la modalità Blackout di Treyarch non vincerà molti premi per l'originalità, non c'è dubbio che sia un ottimo traguardo per il COD engine e, anche se c'è ancora lavoro da fare in termini di performance su console, i risultati sono davvero incoraggianti. Il feeling delle meccaniche di shooting di base sono tutto ciò che vi potreste aspettare dalla serie, specialmente su PS4 Pro, dove al momento il frame-rate è il migliore in assoluto. Blackout potrebbe essere l'elemento più interessante dell'offerta di Black Ops 4: il concetto alla base di PUBG viene potenziato dal gameplay di COD, beneficiando del frame-rate e dei controlli rapidissimi tipici della serie. Con l'arrivo della Battle Royale di Battlefield 5 e il rumor del porting di PUBG su PS4, i giocatori console dovrebbero avere l'imbarazzo della scelta nel campo delle battaglie reali. Riuscirà uno di essi a fermare il fenomeno di Fortnite? Al momento è difficile da prevedere ma è anche affascinante vedere come ciascuno sviluppatore cerchi di proporre la propria visione di questo genere tanto in voga.