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Il multiplayer di Medal of Honor

L'analisi del multiplayer direttamente dall'E3.

Sotto un certo punto di vista ci è sembrato quasi di trovarci di fronte a un punto d'incontro ideale fra il gameplay di Modern Warfare e quello di Bad Company, cosa che personalmente non può che farci piacere.

È un peccato che, almeno a quanto emerso dalla nostra sessione di prova, nel gioco non sia implementata la distruzione degli edifici che tanto abbiamo apprezzato in Battlefield:Bad Company. Il fatto che le ambientazioni non abbiano dei confini fisici, ma che siano solo dei ritagli di ambienti più grandi, inoltre, porta alla classica (ma fastidiosa) scritta che avverte il giocatore di tornare sui propri passi, quando varca un limite visibile solo nella mini-mappa sullo schermo.

L'esperienza che abbiamo fatto sul campo non ci ha permesso di valutare a dovere il sistema di crescita (attraverso il quale è possibile sbloccare nuove armi, abilità...e perfino nuovi tipi di barba!), ma ha messo in luce un problema piuttosto fastidioso.

La calma e lo studio delle ambientazioni saranno fondamentali ai fini della vittoria.

Allo stadio attuale di lavorazione, infatti, il respawn è gestito in modo pessimo, visto che rimette spesso il giocatore in punti assurdi, a volte troppo vicini al punto dove si era appena stati uccisi (portando a una nuova, inevitabile morte dopo pochi secondi), oppure nel punto dove c'è la maggior concentrazione di compagni.

Ci è capitato di tornare in vita su un tetto minuscolo accanto a due commilitoni appostati a una mitragliatrice fissa, giusto in tempo per esser fatti saltare in aria con una granata. Quando abbiamo fatto notare il problema ai programmatori, però, questi non ci hanno nemmeno fatto finire la frase, dicendo di essere perfettamente consapevoli del problema e di essere al lavoro sulla soluzione del caso.

Speriamo bene, perché una cattiva gestione dei rientri in gioco basta per rendere un potenziale capolavoro multiplayer in un concentrato di rabbia e frustrazione.

Rientri a parte, comunque, il gioco sembra davvero incredibile, con ritmi altissimi e con un sistema che premia il giocatore in tempo reale, a seconda del tipo di uccisione effettuata. Dopo aver eliminato un bersaglio, infatti, i punti esperienza ottenuti appaiono direttamente su schermo, indicando per cosa siamo stati premiati e con quanti punti.

Se i programmatori riusciranno a risolvere i problemi che vi abbiamo descritto, i ragazzi di Treyarch si troveranno a dover affrontare sul campo un rivale davvero temibile. La qualità dell'esperienza del multiplayer di Medal of Honor, infatti, è tale da spingerci a tornare a provarla anche domani.

Medal of Honor uscirà su PC, PS3 e Xbox 360 il 15 Ottobre 2010.

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
In this article

Medal Of Honor

PS3, Xbox 360, Nintendo GBA, PC

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