Il Signore degli Anelli: l'Avventura di Aragorn
Andùril si trasforma in un Wiimote.
Oltre a una serie di obiettivi base, ogni livello mette di fronte al giocatore delle side-quest che hanno il tipico sapore dei giochi "alla Zelda". L'esplorazione è alla base di queste missioni secondarie, che in gran parte si focalizzano sul ritrovamento di oggetti nascosti e che tornano particolarmente utili per far crescere di livello il protagonista e guadagnare nuove abilità.
Quello che mi ha sorpreso di questo gioco è la longevità. Mi aspettavo una durata media intorno alla mezza dozzina di ore e invece alla fine della storia, e senza averlo completato al 100%, il mio "counter" personale si è fermato poco prima delle 11 ore.
Purtroppo solo poche di queste mi hanno divertito come avrebbero dovuto, soprattutto a causa di un sistema di controllo che definire impreciso è riduttivo. A distanza di anni dal lancio del Wii, ancora non capisco perché gli sviluppatori obblighino i giocatori a sfruttarne i sensori di movimento.
Ok, la possibilità di combattere agitando il Wiimote come fosse una spada è ben gradita, se funziona, ma visto che in questo caso la risposta ai comandi è tutt'altro che indimenticabile, perché non inserire anche un sistema di controllo più classico?
Dopo qualche ora farete l'abitudine anche ai ritardi nella loro risposta, ma ciò non toglie che un gioco che basa più di metà del suo gameplay sui combattimenti avrebbe richiesto maggiore attenzione in questo ambito.
La sensazione che ho provato arrivando alla fine di questo gioco è di essermi quindi trovato di fronte a un prodotto con delle potenzialità, che però sono andate in gran parte perse a causa di una generale mancanza di rifiniture. Con un lavoro più approfondito e preciso il team di sviluppo avrebbe potuto consegnarci un buon titolo d'azione e avventura, magari non indimenticabile, ma neanche mediocre.
Il pubblico più giovane forse potrebbe apprezzarlo nonostante i suoi difetti, soprattutto per la sua immediatezza e per la simpatica (anche se rozza) caratterizzazione "deformed" dei personaggi. Chi come me è appassionato della saga di Tolkien fin da ragazzo potrebbe esserne attirato, ma vi avverto: nonostante porti un nome così importante, questo gioco non un... tesssoro!