Immortals Fenyx Rising - recensione
La mitologia greca come non l'avete mai vista.
I racconti sulle divinità sono stati fonte di ispirazione per ogni tipo di arte, dalla scultura fino al cinema, per non citare i tanti scrittori che si sono prodigati nel raccontare le vicende elleniche o norrene nei romanzi.
Tali miti hanno raggiunto molto spesso anche il mondo videoludico, ne è l'esempio perfetto la prima trilogia di God of War, una delle punte di diamante delle esclusive Sony, che ripercorre le gesta di Kratos in veste action adventure. Un titolo più recente che invece ne narra una versione più cupa in salsa rogue-like è Hades, improntato sui tentativi di fuga di Zagreus, il figlio del dio degli inferi Ade.
Ubisoft è rimasta anch'essa sicuramente attratta dalle epiche vicende del passato, dando inizio con Assassin's Creed Origins ad un filone narrativo dove gli assassini compivano le loro gesta sin dall'Antico Egitto, passando per la Grecia con Odyssey, fino ad approdare al mito nordico con il recente Assassin's Creed Valhalla. La software house francese, dopo aver pubblicato Watchdogs: Legion e Assassin's Creed Valhalla, è quindi pronta a deliziare i giocatori con un ulteriore nuovo titolo.
Chiamato e presentato come Gods & Monsters durante l'E3 2019 all'interno della conferenza Ubisoft, il titolo si è evoluto ed è cresciuto sempre più, subendo cambiamenti anche radicali che abbiamo potuto constatare durante le sessioni di prova in questo anno, fino ad arrivare nelle nostre mani nella sua forma finale come Immortals Fenyx Rising.
Il gioco ha conquistato subito l'attenzione mostrandosi graficamente ispirato a The Legend of Zelda: Breath of the Wild ed esibendo meccaniche di combattimento simili ad Assassin's Creed. Questo mix di idee, seppur apparentemente molto distanti tra loro, riesce a trovare un perfetto equilibrio in questa nuova avventura che Ubisoft ha deciso di farci intraprendere.
Nelle terre dell'Olimpo il temibile Tifone, figlio di Gaia, dopo essere stato incatenato nel sottosuolo riesce a fuggire dalla prigionia. E mosso dalla vendetta è pronto a portare il caos distruggendo Zeus e reclamandone il trono. Il sommo Zeus, assente durante la distruzione della propria terra e ignaro della sconfitta dei figli, si reca in cima al monte per chiedere aiuto a Prometeo, incatenato lassù proprio dal cugino per aver rubato il fuoco degli dei e averlo donato all'umanità. Da questa conversazione ne esce una scommessa basata sulla predizione del titano: un giovane mortale ucciderà Tifone, e qualora la previsione fosse errata Prometeo aiuterà Zeus a sconfiggerlo.
Da questo incipit inizia il nostro viaggio nei panni di Fenyx, una ragazza o un ragazzo, a voi la scelta, che non ha mai visto il campo di battaglia, limitandosi ad essere il cantastorie e portatore di scudi del contingente militare dove il comandante è il fratello Ligirone. Durante una missione gli sventurati guerrieri si imbattono in una tempesta in mare che porterà al naufragio della loro imbarcazione. Fenyx si risveglierà sulle spiagge dell'Isola d'Oro dove scoprirà che tutti i suoi compagni sono stati trasformati in pietra e che i miti sulle divinità che amava raccontare non sono solo storie.
Dopo una rapida e basilare creazione del personaggio basata su pochi ma deliziosi preset di forme del viso e pitture facciali, siamo pronti a percorrere il nostro cammino accompagnati dalla voce narrante di Prometeo e dai pungenti interventi di Zeus.
Durante i primi minuti vi è la possibilità di imparare i primi rudimenti di gameplay e l'impostazione generale su cui Immortals Fenyx Rising si basa. Uno dei principi fondamentali è infatti l'esplorazione, e l'intera mappa è ricca di risorse utili ad affrontare le sfide e attività che ci si pareranno davanti. Funghi blu per la resistenza e melograni per la salute, saranno essenziali a sopravvivere nelle terre martoriate dall'ira di Tifone.
Fenyx potrà contare inizialmente sull'arma del fratello, la spada d'Achille, e su un'ascia e un arco. Il combat system si basa sull'utilizzo di tutte e tre le armi, sempre pronte all'uso e preassegnate ai tasti dedicati senza doverle equipaggiare manualmente. Con tutta questa varietà a disposizione gli attacchi sono solo di un tipo: colpi leggeri con R1 e pesanti con R2, come un qualsiasi Assassin's Creed. Si potranno poi concatenare i fendenti creando un attacco finale bonus capace di infligerre più danni.
Inoltre in fase di combattimento, per quanto riguarda la fase difensiva, Fenyx è in grado di schivare gli attacchi; se l'azione verrà compiuta col giusto tempismo, si creerà un effetto slow motion utile a contrattaccare nemici. Oltre alla schivata vi è la parata con lo scudo e anche questa, se eseguita al tempo giusto, ridurrà notevolmente la barra della stamina degli avversari, rappresentata da una barra gialla sotto quella della vita. Quando la si ridurrà a zero, essi resteranno immobili a terra per qualche secondo, alla nostra mercé.
A completare la descrizione del sistema di combattimento, i nemici potranno sferrarci attacchi imparabili, riconoscibili dall'aurea rossa che comparirà sul loro corpo. In questo caso l'unica nostra difesa sarà una pronta schivata. Insomma, sotto questo punto di vista siamo nel pieno della più recente tradizione di Ubisoft.
Sin dalle prime ore di gioco si nota però la varietà di combattimenti presenti nel gioco, mostrando animazioni curate e ben realizzate dei nemici che cambieranno spesso pattern di attacco per rendere lo scontro adrenalinico e mai ripetitivo. Questo è dovuto anche alle molteplici tipologie di avversari che popolano l'Isola d'Oro, diversi a seconda della regione in cui ci troviamo.
Con l'aiuto di Ermes, unico dio scampato, o per meglio dire scappato dalla furia di Tifone, sbloccheremo quello che sarà il nostro hub principale, ovvero la Sala degli Dei, che accoglierà tutti le divinità che avremo soccorso una volta completate le loro missioni primarie. E non solo.
Immortals Fenyx Rising non vuole infatti essere un RPG nel senso stretto della parola e lo dimostra sotto l'aspetto della progressione. Nella Sala degli Dei infatti si potranno potenziare armi e armature, ma tutte assieme, nel loro complesso. Investendo quindi le giuste risorse si potrà portare il proprio equipaggiamento dal livello 1 al 6, accrescendone ogni volta il DPS e la riduzione del danno. Ai livelli 2 e 4, inoltre, si sbloccheranno dei perk unici, che avranno notevole importanza durante il combattimento.
Questa idea è molto interessante perché risolve il solito problema tipico degli RPG, che ci vuole indossare sempre lo stesso equipaggiamento perché è in esso che abbiamo investito tutte le nostre risorse. In questo modo, invece, se abbiamo portato gli elmetti al livello 4, giusto per fare un esempio, tutti quelli che vinceremo nel corso del gioco partiranno da quello stesso livello. In questo modo si viene incoraggiati al cambiamento, sperimentando nuovi pezzi senza perdere efficacia in combattimento.
Nel nostro hub, tramite il Calderone di Circe, con le risorse raccolte potremo creare pozioni per rigenerare la salute o la resistenza, o per migliorare i bonus danni e alla difesa. Anche il calderone è upgradabile, e di conseguenza potremo creare pozioni sempre più rigeneranti o potenti.
Nella Sala degli Dei potremo anche modificare in ogni momento il nostro aspetto, accrescere la nostra salute massima grazie all'ambrosia o migliorare la resistenza sfruttando i fulmini di Zeus, quest'ultimi ottenibili alla fine di ognuna delle numerose Cripte di Tartaro, capaci di proporre sfide analoghe a quelle presenti nei Santuari di Breath of the Wild.
Ci sono inoltre due altre importanti postazioni come il Recipiente del fiume Stige e il Tabellone degli incarichi eroici di Ermes. Quest'ultimo offre missioni giornaliere, che una volta completate ci premieranno con materiali o armi. Vi sono poi gli Incarichi Vitali, missioni a tempo rappresentate da altre tipologie di missioni, anche settimanali, che invece doneranno Elettro, valuta in-game da spendere nel Mercato piè veloce di Ermes, un negozio a tutti gli effetti con estetiche premium a rotazione settimanale.
Il Recipiente del fiume Stige, invece, ci darà accesso all'albero delle abilità utile a migliorare e sbloccare nuove capacità in battaglia e, soprattutto, Poteri Divini. Tali poteri ci sono presentati inizialmente per compiere le prime azioni all'interno del gioco, come sollevare e scagliare pietre contro i nemici o spostare oggetti per risolvere gli enigmi ambientali o le sfide delle cripte. Gli altri poteri presenti e le suddette abilità si sbloccheranno invece in cambio di monete di Caronte, un'altra ottenibile completando le molteplici sfide presenti sulla mappa.
Oltre all'incalzante e divertente storia principale, l'Isola d'Oro è davvero colma di attività ed ognuna di esse è in grado di ricompensare adeguatamente i nostri sforzi. A differenza di un classico titolo Ubisoft che abbiamo ormai imparato a conoscere, gli infiniti collezionabili che di solito pullulano l'area di gioco lasciano il posto ad enigmi dove saremo chiamati ad usare l'ingegno piuttosto che la forza, come le Cripte del Tartaro o le sfide Costellazioni, che prolungano l'esperienza di gioco risultando sempre sfiziose e mai ripetitive. La mappa è ampia e vi impegnerà per molte ore di gioco, spinti dalla curiosità di completare tutti gli enigmi prima di proseguire con la regione successiva.
Non volendo rovinarvi niente della trama, sempre ben scandita quanto a ritmo e diversità, e lasciandovi così alle simpatiche sorprese che Immortals Fenyx Rising sicuramente vi riserverà, le nostre considerazioni si spostano sull'ambientazione e sulla grafica del prodotto. Le sette regioni che compongono la mappa di gioco sono splendide, un'esplosione di colori accesi e sgargianti, e ogni angolo è ricco di dettagli artistici curati e mai fuori posto, caratterizzato alla perfezione in corrispondenza della divinità a cui appartiene.
La stessa cura la si riscontra nelle Cripte del Tartaro relative alla story line principale e che implementano meccaniche uniche, come quella ad esempio dove risiede l'essenza di Efesto, che ci ha colpito più di tutte le altre per la realizzazione e il grado di sfida. Da menzionare inoltre la Valle dell'Eterna Primavera, un'ambientazione fiabesca che non poteva che ospitare la Dea dell'Amore Afrodite, dove sicuramente vi ritroverete a planare più e più volte per coglierne la sua indubbia bellezza.
Immortals Fenyx Rising è davvero una perla che non solo ha soddisfatto le aspettative che ci eravamo creati fin dalle prime prove, ma che ha saputo stupirci più di una volta in fase di recensione una volta avuto tra le mani il gioco completo. L'umorismo tagliente di Zeus, le innumerevoli attività e i combattimenti adrenalinici ci hanno conquistato fin dal primo momento, perdendo un po' il mordente verso la conclusione della trama principale, leggermente sottotono rispetto alle prime cinque regioni.
Alcune incertezze si sono presentate anche all'interno delle Cripte durante la risoluzione di alcuni enigmi ma Ubisoft ha pensato bene di implementare una meccanica di ripristino qualora ce ne fosse bisogno, resettando gli oggetti che involontariamente vengano distrutti o persi. Durante la nostra avventura, nonostante i vari livelli di difficoltà e con la giusta preparazione non ci siamo mai trovati particolarmente in difficoltà, a ribadire quanto il gioco voglia mettere in primo piano la narrazione piuttosto che sfide troppo impegnative.
In conclusione possiamo affermare che Immortals Fenyx Rising è il gioco migliore presentato da Ubisoft quest'anno, con buona pace di Watch Dogs legion e Assassin's Creed Valhalla. L'avventura di Fenyx, nonostante i richiami a The Legend of Zelda: Breath of the Wild e il riutilizzo di alcune meccaniche della saga degli assassini, risulta una boccata d'aria fresca, nuova e accattivante.
Ripercorrere le vicende elleniche non è mai stato così divertente, e a voi non resta che correre e planate sull'Isola d'Oro: le divinità hanno bisogno di un nuovo eroe!