Inazuma Eleven 3: Ogre all'Attacco! - review
Non c'è due senza tre.
Anche se può sembrare assurdo, siamo ancora qui per parlare di Inazuma Eleven 3, del quale sta per approdare nei negozi la terza (e ultima) variante sul tema. Solo pochi mesi fa abbiamo recensito Lampo Folgorante e Fuoco Esplosivo, descrivendone le caratteristiche principali e le poche caratteristiche che li distinguevano. Oggi faremo ancora una volta i medesimi discorsi parlando di Inazuma Eleven 3 Ogre all'Attacco!.
Se non avete mai sentito parlare di Inazuma Eleven avete una manciata di giustificazioni tra cui scegliere: non vi piacciono gli anime, non vi interessa il calcio, non avete un DS o un 3DS. I giochi di questo brand non sono altro che una rivisitazione in chiave calcistica dei ben più conosciuti Pokémon, una sorta d'incontro tra la popolare saga a base di piccoli mostriciattoli dalle mille abilità e l'indimenticabile Captain Tsubasa (Holly e Benji in Italia).
Inazuma Eleven 3 Ogre all'Attacco! non è altro che l'ennesima versione di Inazuma Eleven 3 che rispetto a quelle precedentemente descritte offre agli utenti qualche nuovo calciatore, mosse speciali inedite e alcune piccole modifiche alla trama principale.
Questa volta, infatti, la narrazione seguirà la storia di Canon Evans, pronipote dello storico protagonista Mark Evans, in un'avventura che ricorda una versione nippo-calcistica di Terminator. La missione di Canon, infatti, è tutt'altro che semplice, visto che deve tornare indietro nel tempo per impedire all'Inazuma Japan di vincere il Football Frontier International (una copia dei Mondiali) in modo da cambiare il futuro e scongiurare l'avvento di un mondo senza calcio (e senza le versioni annuali di FIFA).
A quanto pare l'unico modo per ottenere tale risultato è sconfiggere l'Inazuma Japan, con tutto ciò che ne consegue. Al di là di questa premessa e di qualche scena inedita che coinvolge Canon Evans, il resto dell'avventura di Inazuma Eleven 3 Ogre all'Attacco! segue la medesima traccia di Lampo Folgorante e Fuoco Esplosivo, dettaglio che rende difficile consigliare questo gioco a chiunque abbia già completato almeno una delle alternative.
Sotto molti punti di vista è difficile comprendere il ritardo dell'uscita di questa versione del gioco che, in pratica, potrebbe trarre in inganno numerosi giocatori riservandogli una brutta sorpresa. Vedendo uscire il titolo con tanto ritardo rispetto agli altri, infatti, i meno informati potrebbero pensare a un capitolo completamente nuovo e scoprire la verità solo dopo aver avviato la partita.
"È difficile comprendere il ritardo dell'uscita di questa versione del gioco"
Al di là di queste considerazioni legate alla strategia commerciale portata avanti da Nintendo, comunque, i pregi e i difetti di Inazuma Eleven 3 Ogre all'Attacco! sono i medesimi già evidenziati per gli altri capitoli di Inazuma Eleven 3.
La struttura è ancora quella tipica dei JRPG, con una vasta gamma di ambientazioni da esplorare alla ricerca di oggetti utili per vincere le durissime partite di calcio e di personaggi da cui ottenere preziose informazioni.
Rispetto a quanto accade negli altri JRPG, in Inazuma Eleven i combattimenti non sono altro che partite di calcio più o meno lunghe. Naturalmente non tutti i match hanno l'importanza delle partite ufficiali, che possono essere considerate veri e propri boss, ma nella maggior parte dei casi ci si trova ad affrontare sfide più o meno articolate da vincere a suon di gol e parate spettacolari.
Anche in questa versione del gioco lo scopo ultimo è quello di mettere insieme la squadra perfetta per vincere il Football Frontier International. Per far questo è fondamentale esplorare il mondo di gioco alla ricerca di giocatori più o meno qualificati da inserire nei vari ruoli.
Per rendere la costruzione del team ancor più intuitiva i programmatori hanno sparso per il mondo diverse postazioni in tutto e per tutto simili ai Gashapon, distributori dove è possibile acquistare giocatori casuali da scartare o inserire nella propria rosa.
Naturalmente anche il sistema di "combattimento" è rimasto invariato. Una volta scesi in campo ci si trova di fronte a un'inquadratura dall'alto del terreno di gioco che permette di avere una visione sempre chiara dei movimenti dei giocatori.
Usando il pennino è possibile tracciare i movimenti sul campo, suggerire i passaggi e, al momento opportuno, optare per un filtrante vincente o per un devastante tiro in porta. Ogni fase del gioco, inoltre, è accompagnata dalle rispettive mosse speciali.
"I calciatori accumulano punti esperienza e aumentano di livello, come nei giochi di ruolo"
Avanzando con l'avventura i calciatori accumulano punti esperienza e aumentano di livello, proprio come accade in ogni altro gioco di ruolo. Con l'aumentare dell'esperienza si sbloccano nuovi colpi da sfruttare in partita per dare filo da torcere ai rivali di turno.
Ovviamente le tecniche sono strettamente legate al ruolo dei singoli giocatori, quindi mentre gli attaccanti potranno contare su tiri di ogni tipo e potenza, i portieri o i difensori saranno più concentrati su abilità utili per sradicare il pallone dai piedi degli avversari o per intercettare e addomesticare anche le cannonate più violente.
In sostanza non cambia nulla rispetto agli altri episodi che abbiamo già recensito tempo fa, a parte una manciata di dettagli comunque marginali. Anche in questo capitolo, quindi, è assente la modalità multiplayer online e un massimo di 4 giocatori possono giocare insieme, a patto di essere fisicamente nella stessa stanza.
Anche dal punto di vista tecnico il giudizio è il medesimo di Lampo Folgorante e Fuoco Esplosivo, con un aspetto grafico leggermente più pulito e rifinito rispetto agli episodi usciti su DS e un uso del 3D mai davvero impressionante.
Inazuma Eleven 3 Ogre all'Attacco! è l'ennesimo episodio di un buon JRPG. Le poche differenze di questa versione rispetto a Lampo Folgorante e Fuoco Esplosivo ci spingono a non consigliarne l'acquisto a coloro che abbiano già spolpato gli altri due capitoli. Se non avete ancora mai giocato nessuna versione di Inazuma Eleven 3, invece, questa potrebbe essere una delle più interessanti grazie al personaggio di Canon Evans.