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Indiana Jones e il Bastone dei Re

Riprovaci ancora Indy.

Questa volta, i combattimenti corpo a corpo godono però di una realizzazione molto più accurata, legata ovviamente ai movimenti del nunchuk e del Wii remote: un pugno semplice risulterà in un colpo rapido ma poco potente, mentre mimando un gancio sarà possibile attaccare con maggior violenza seppur sacrificando un po’ di velocità. È inoltre possibile afferrare oggetti di varia natura per poi usarli come delle mazze, afferrare i nemici o eseguire speciali mosse Eroe sfruttando determinati elementi dello scenario.

La semplicità che contraddistingue il sistema di combattimento e l'iniziale soddisfazione che è in grado di garantire ha però un rovescio della medaglia, ovvero la sostanziale prevedibilità e monotonia degli scontri. I nemici non fanno infatti altro che starsene lì in attesa di essere eliminati, e raramente è necessario mettere in pratica particolari strategie per uscire vincitori da un combattimento: indipendentemente dal tipo di attacco che deciderete di eseguire, non avrete alcuna difficoltà nel sopraffare un qualsiasi avversario. Insomma, una maggiore varietà negli schemi di attacco e nei comportamenti dei nemici non avrebbe di certo guastato.

Le cose si fanno poi ancora più deprimenti non appena hanno inizio le fasi di gioco in stile Time Crisis; durante queste mediocri sparatorie non dovrete fare altro che premere l'analogico del nunchuk per uscire dalla vostra copertura, per poi mirare e sparare con il Wii remote. I nemici dal canto loro non rappresentano di certo un grande ostacolo: sfruttano sempre le stesse coperture, sbucano fuori in maniera a dir poco surreale, e possono essere eliminati con un solo colpo. Una volta completata una sezione, Indy passerà poi automaticamente a quella successiva, costringendovi a ripetere ancora una volta questo avvilente processo. Un pregio di queste fasi di gioco? Durano poco.

Le fasi di esplorazione non sono purtroppo migliori delle sparatorie e gli enigmi non contribuiscono a migliorare in alcun modo la situazione (sono tutti davvero troppo semplici e banali al punto che anche un bambino sarebbe in grado di risolverli in pochi secondi). Non mancano inoltre tipiche meccaniche di gioco come l'elusione di trappole e il passaggio da una sporgenza all'altra, ma le ambientazioni sono così piatte e banali al punto da annullare la soddisfazione che potrebbe derivare dall'esplorazione o dalla scoperta di un nuovo scenario.

La frusta è uno strumento indispensabile in molte situazioni.

Dal punto di vista tecnico, Il Bastone dei Re evidenzia una sostanziale mediocrità, decisamente al di sotto degli standard attuali. Le ambientazioni sono discrete, i nemici simili fra loro e animati in maniera pessima e l'unico elemento al di sopra della sufficienza è la realizzazione di Indiana Jones. La trama che fa da sfondo alle vicende è poi da dimenticare; è tutto molto lineare, scontato e privo della tipica atmosfera che ha caratterizzato i film e i primi giochi di Indiana Jones.

Alla luce dei fatti l'unico motivo per consigliare questo gioco è dunque la presenza di Il Destino di Atlantis come elemento di gioco sbloccabile. Intraprendere quest’ultimo gioco con il Wii remote risulta assolutamente naturale e sebbene ci voglia un po' di tempo per abituarsi al comparto grafico, l'ottima trama, lo splendido doppiaggio e più generalmente la sua struttura, rendono quest'avventura davvero eccezionale. La presenza di un porting con i fiocchi può dunque giustificare l'acquisto di un titolo mediocre? A voi l’ardua sentenza.

Al di là di tutto, la presenza di otto livelli da intraprendere in modalità cooperativa e le sfide sbloccabili, incentrate sull'eliminazione di ondate o nemici, sono sicuramente una piacevole aggiunta ma tutto questo non è certo sufficiente per sopperire ai limiti dell'avventura principale. Il Bastone dei Re si sarebbe potuto rivelare un action adventure di prim'ordine, ma gli errori commessi da A2M durante il processo di sviluppo lo hanno reso uno dei peggiori giochi di Indiana Jones mai realizzati. L'ennesima occasione mancata.

5 / 10
Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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Indiana Jones and the Staff of Kings

PS2, Nintendo Wii, PSP, Nintendo DS

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