Indiegamer #11
Lucius, A Short Tale of Solitude, Sphere e... un bar a tema!
Lucius
Cosa c'è di più inquietante di un bambino, solitamente simbolo di innocenza, con gli occhi demoniaci e un'insana attrazione per la violenza?
La cinematografia horror lo sa bene e nel corso degli anni non sono mancati film sul tema, primo fra tutti il famoso The Omen, datato 1976, fonte di ispirazione per il videogioco Lucius, sviluppato dagli Shiver Games, che punta con forza sull'aspetto demoniaco, forse anche in maniera eccessiva, arrivando a dare l'impressione di una trama da film di serie B.
Lucius, il bambino protagonista del gioco, nasce il 6 giugno 1966 in una famiglia estremamente agiata che lo fa vivere nel lusso concedendogli tutto ciò che desidera. All'età di sei anni, però, scopre la sua vera identità: il Diavolo, la notte prima del suo compleanno, gli compare in sogno rivelandogli di essere il suo vero padre. Suo sarà il compito di portare avanti i piani del Male per la conquista del mondo.
Fin qui nulla di particolarmente attraente, potrebbe trattarsi della storia di un film trash, ma la seconda parte, quella più legata al gameplay, ha alcuni risvolti interessanti.
Per poter compiere il suo destino Lucius deve per prima cosa liberarsi dei suoi genitori e di chiunque abiti nella grande villa insieme a lui, sfruttando i suoi poteri di telecinesi e controllo mentale in modo da causare incidenti mortali ed eliminare gli abitanti uno per uno nel modo più cruento e sanguinoso possibile.
"Per poter compiere il suo destino Lucius deve per prima cosa liberarsi dei suoi genitori"
Un'idea interessante, così come la presenza di un ambiente open world liberamente esplorabile, ma sarà necessario verificarla alla prova dei fatti, soprattutto in base all'effettiva libertà di azione che verrà lasciata al giocatore o se, al contrario, si tratterà di un'avventura dagli schemi più rigidi. Lo sapremo tra un mese:Lucius uscirà infatti su PC il prossimo 26 Ottobre.
A Short Tale of Solitude
Rimaniamo sulle atmosfere cupe con A Short Tale of Solitude, su cui stanno lavorando i polacchi Phobia interactive.
Anche in questo caso avremo a che fare con un bambino, Sebastian, che dopo la morte dei genitori viene spedito in un orfanotrofio ormai abbandonato a se stesso.
Ambientanto nella Francia del nord durante la Prima Guerra mondiale, A Short Tale of Solitude prende ispirazione da classici della letteratura come Il Signore delle Mosche: a detenere il potere, nell'orfanotrofio, non sono più gli adulti ma i bambini stessi divisi in gruppi in lotta fra loro, dove Sebastian, ormai completamente solo, dovrà cercare il proprio posto.
Il giocatore vivrà le vicende e osserverà il mondo attraverso l'immaginazione di Sebastian, tutt'altro che allegra e spensierata, enfatizzata dall'utilizzo di un bianco e nero e popolata di inquietanti pupazzi.
Nelle intenzioni degli sviluppatori, A Short Tale of Solitude mescola componenti adventure con i survival horror, dove gli scontri con i nemici sono fortemente sconsigliati. L'atmosfera, per come la si intuisce dal trailer di presentazione, sembra essere convincente e tutto dipenderà da quanto il gameplay riuscirà a tenere viva la tensione.
"Le immagini evidenziano che si tratta di una produzione dallo scarso budget ma le idee sembrano esserci"
Il concept ha una buona dose di originalità, le immagini evidenziano che si tratta di una produzione dallo scarso budget ma le idee per un titolo di buona qualità sembrano esserci.
A Short Tale of Solitude è presente anche su Greenlight e la sua release è previsto per il gennaio del prossimo anno. Se gli utenti Steam gli daranno fiducia, dunque, è possibile che esca in contemporane anche sullo store di Valve.
Sphere
Sphere è un piccolo videogame freeware in prima persona, dove l'unica arma a nostra disposizione sarà una sfera, che possiamo far rimbalzare su terreno e pareti in modo da fargli compiere le traiettorie più diverse.
Una volta richiamata la palla, il suo movimento viene registrato e mostrato sotto forma di puntini in sequenza. A questo punto, premendo un tasto, verremo trasportati lungo la suddetta traiettoria, permettendoci così di raggiungere piattaforme troppo alte o lontane, di superare ostacoli e proseguire stanza dopo stanza fino ad uscire dalla torre in cui siamo stati rinchiusi.
Come in tanti altri puzzle-game, il concetto è molto semplice ma le sue applicazioni possono essere le più svariate. Scoprire i giusti spazi in cui far compiere un'adeguata traiettoria alla sfera non sarà semplice e soprattutto nei livelli più avanzati dovremo fare i conti con piani inclinati, pareti e superfici che alterano la velocità della palla, e altre ancora che possono essere attraversate da noi ma non dalla sfera, e così via, per un'ora circa di buon intrattenimento gratuito.
"Graficamente Sphere è semplice e nel completarlo si ha la sensazione di un grande potenziale inespresso"
Graficamente è estremamente semplice e nel completarlo si ha la sensazione di un grande potenziale inespresso, ma se si tiene conto che è stato sviluppato in solo 5 mesi ed è freeware, non ci si può lamentare.
Sphere può essere giocato sia via browser, tramite plugin Unity, sia scaricandolo dal sito ufficiale, ed è disponibile per Windows e Mac.
Loading Bar
Permettetemi una piccola digressione per parlare di qualcosa non strettamente legato ai videogiochi ma che con questi ultimi ha comunque a che fare.
James Dance è proprietario del Loading Bar, un locale nel sudovest dell'Inghilterra a tema videogiochi: non solo vi vengono organizzati dei tornei e l'uso delle console e l'accesso ad internet sono gratuiti, ma gli stessi cocktail serviti sono ispirati a popolari videogiochi. Abbiamo quindi un Uncharted o un Portal, mentre altri sono dedicati a Minecraft o ai titoli Capcom.
A differenza di altri bar a tema, il Loading Bar "celebra l'aspetto sociale dei videogiochi" come afferma lo stesso Dance, "un posto dove andare e passare il tempo con i propri amici, prendere qualcosa da bere e fare qualche partita a Mario Kart"
"Ora Dance intende espandere quest'idea e aprire un nuovo locale a Londra"
Ora Dance intende espandere quest'idea e aprire un nuovo locale a Londra, cuore dell'industria videoludica britannica, e per completare il finanziamento hanno bisogno di altri $50.000 che intendono raccogliere tramite IndieGoGo, offrendo a chiunque contribuisca buoni per cocktail gratuiti, magliette e persino fighter stick realizzati da Mad Catz, in base al denaro donato.
Che la raccolta vada a buon fine o meno il Loading Bar arriverà a Londra, prima o poi, per cui se in futuro capiterà di passare nella capitale inglese, il locale di James Dance potrebbe diventare una meta obbligata per gli appassionati.