Indiegamer #20 - articolo
Chaos Chronicles, Dark Matter, The Waste Land e A Walk in the Dark.
Chaos Chronicles
La “nicchia” di giocatori che amano gli RPG occidentali che andavano per la maggiore nel secolo scorso, non dev'essere poi così piccola a giudicare dal grande successo ottenuto da Obsidian per il suo Project Eternity e dal fiorire di diverse produzioni indipendenti con lo scopo di dar nuova vita al genere. Tra queste c'è Chaos Chronicles dei tedeschi Coreplay, un popolo questo che, insieme agli est-europei, sembra non essersi arreso alle moderne declinazioni di alcune tipologie.
Chaos Chronicles si richiama apertamente a titoli come Pool of Radiance con l'idea di reintrodurre alcuni elementi che sembrano andati perduti, immaginandoli in chiave più attuale. L'aspetto che primo fra tutti evidenzia questo sguardo al passato è il sistema di combattimento a turni con griglia esagonale, con The Temple of Elemental Evil come principale ispiratore (un gioco di Troika Games datato 2003). Ognuno dei componenti nel nostro party può morire durante l'esplorazione di un dungeon o nel mezzo di una battaglia, e l'unico modo per ridare equilibrio al party sarà sostituirlo con un nuovo membro. È importante dunque fare molta attenzione alle proprie mosse per evitare di perdere elementi importanti.
"Chaos Chronicles si richiama apertamente a titoli come Pool of Radiance"
La varietà dei personaggi giocanti, stando alle intenzioni degli sviluppatori, sarà molto alta grazie ad un editor completo e profondo, con cui personalizzare i propri eroi nei particolari e renderlo unico ad ogni partita. La trama, che si focalizzerà principalmente sul party e sulla loro avventura piuttosto che sul singolo personaggio, non si distacca molto dai classici del fantasy: il mondo di Elfi e Nani, così come lo si conosceva, è stato sopraffatto dal Chaos, e orde di non-morti hanno conquistato quelle terre costringendo i sopravvissuti a rifugiarsi in piccoli villaggi costruiti in isole lontane. Anni dopo, l'Ordine della Fiamma Sacra decide di mandare i suoi cavalieri nella terra d'origine, alla ricerca di una speranza per scacciare le forze del male. Questo, in sintesi, lo scenario in cui si svolgerà l'azione; non pare molto originale ma molto dipenderà da come verrà sviluppato e narrato.
Graficamente Chaos Chronicles non se la cava male: gli ambienti sono ben disegnati, validi anche i personaggi ma al tutto manca una vera e propria personalità, un design che lo distingua, cosa che in un gioco di ruolo può contribuire non poco al coinvolgimento.
"Graficamente Chaos Chronicles non se la cava male ma manca di una vera e propria personalità"
Al di là delle considerazioni estetiche, che possono essere lasciate in secondo piano, le basi sembrano esserci: il mercato non abbonda di RPG tattici e ciò che Chaos Chronicles propone sono componenti ruolistiche e strategiche profonde e complesse. Elementi questi che possono essere distintivi per far emergere il gioco rispetto ad altri progetti analoghi. Quanto ci sarà di valido nel lavoro dei Coreplay lo scopriremo nel corso del prossimo anno, quando il gioco sarà disponibile per PC Windows.
Dark Matter
I survival horror sono un genere destinato a scomparire? Alcuni sembrano pensarla così: sono troppo di nicchia per poter essere appetibili al grande pubblico come gli shooter, e forse per questo non sono pochi gli studi indipendenti che lavorano a titoli che si richiamano a questa tipologia, cercando di conquistare gli appassionati non soddisfatti dai nomi più noti.
"Dark Matter è un survival horror con grafica tridimensionale e meccaniche stampo metroidvania"
Fra questi c'è anche Dark Matter degli InterWave Studios, olandesi autori di Nuclear Dawn, un gioco che si propone esplicitamente come survival horror con grafica tridimensionale ma meccaniche 2D di stampo “metroidvania”.Questo significa che l'intera mappa del gioco, ambientato in una misteriosa costruzione hi-tech in qualche lontano pianeta, sarà esplorabile in maniera non lineare e alcune delle aree saranno accessibili solo dopo aver ottenuto l'equipaggiamento adeguato. A tal proposito si parla di 6 tipologie di armi differenti e 5 di munizioni, con la possibilità di effettuare upgrade per migliorarle le qualità. A ciò si aggiunge poi un sistema di crafting che permetterà di recuperare oggetti utili dai nemici per creare strumenti e oggetti di ogni sorta.
Nonostante il suo aspetto platform, i combattimenti sono ideati per essere affrontati con strategia, adeguando la propria tattica al nemico che si ha di fronte: alcuni potranno essere attratti dalle luci, altri invece fuggiranno, mentre droni si lanceranno all'attacco, magari supportati da altri mostri nelle retrovie. Se feriti inoltre potranno ritirarsi, lasciando a noi la scelta se inseguirli o cambiare strada. Oltre al sistema di illuminazione che, come già accennato, rivestirà un ruolo importante anche nel gameplay, l'aspetto grafico di Dark Matter si avvale di texture disegnate a mano per dare una maggior caratterizzazione estetica in combinazione a tecniche di shading personalizzate, ma non è ben chiaro cosa si intenda con quest'ultimo punto.
"Dark Matter si avvale di texture disegnate a mano per una maggior caratterizzazione estetica"
La data d'uscita non è stata ancora fissata ma gli autori sperano di completare l'avventura principale entro i primi mesi del prossimo anno. Nel frattempo lo si può votare su Greenlight, in modo che arrivi anche su Steam col pieno supporto a Steamworks e a Steamplay, per poterlo giocare su PC Windows, Mac e Linux.
The Waste Land
A proposito di metroidvania, un altro titolo interessante è The Waste Land, a cui il buon Flendermaus, sviluppatore per Milestone e meglio conosciuto come Michele Caletti, lavora durante il suo tempo libero, fra treno e pause pranzo. Il lato esplorativo è naturalmente l'elemento fondante del gioco, e i nemici spaziano da zombi, insetti mostruosi a yeti, a seconda del mondo che si sta visitando, mentre la grafica trae chiaramente ispirazione dai titoli dell'era 8-bit.
"The Waste Land è un titolo di Flendermaus, sviluppatore per Milestone meglio conosciuto come Michele Caletti"
Trattandosi di un progetto costruito nei ritagli di tempo la gestazione è piuttosto lunga ma l'autore confida di rilasciarlo in versione completa per la metà del prossimo anno. The Waste Land sa sicuramente suscitare l'interesse tra i nostalgici ma lo stile grafico ha un suo fascino ancora oggi. Se supportato da un gameplay all'altezza potrebbe rivelarsi una piccola chicca nel panorama indie.
A Walk in the Dark
È un piacevole pomeriggio, Arielle e il suo gatto Bast giocano nella foresta. Bast, abituato alle mura domestiche, corre qua e là entusiasmato dalla natura e da tutto ciò che lo circonda. Nel suo scorrazzare allegro, incurante dei richiami di Arielle, si ritrova in un angolo oscuro della foresta, risvegliando un antico spirito. La voce di Arielle, in cerca del suo gatto, si fa più vicina, lo spirito si volta e si lancia verso la piccola, avvolgendola nel suo manto oscuro e la porta via.
"A Walk in the Dark ricorda Super Meat Boy e mescola alcuni elementi tratti da VVVVVV"
Questo è lo spunto da cui parte A Walk in the Dark, platform dei portoghesi Flying Turtle Software che, se a prima vista può ricordare Limbo nell'aspetto, propone un gameplay decisamente diverso. Nei panni di Bast dovremo percorrere le insidie della foresta per ritrovare la nostra Arielle, secondo uno schema che ricorda Super Meat Boy e mescola alcuni elementi tratti da VVVVVV. Azione rapida, dunque, con salti, scivolate, riflessi da tenere sempre pronti e livelli in cui i cambi di gravità costringono il giocatore a cambiare improvvisamente prospettiva.
Il gioco è già disponibile per PC Windows direttamente sul sito ufficiale, al costo di 5 euro.