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Indiegamer #29 - articolo

Un'avventura di ruolo fantasy, un action-puzzle steampunk e un golem.

Mage's Initiation

Nei primi anni '90 due erano le principali aziende che si sfidavano nel campo delle avventure grafiche: LucasArts e Sierra. Quest'ultima non aveva forse dei titoli universalmente acclamati come Monkey Island ma possedeva comunque uno stile inconfondibile e talvolta cercava di proporre dei mix originali come nella serie Quest for Glory, che mescolava avventura grafica e gioco di ruolo.

Alcuni sviluppatori indipendenti, che ben ricordano quei titoli, hanno pensato di riprenderne l'idea e di riproporla ai giorni nostri. Tra questi ci sono gli Himalaya Studios con il loro Mage's Initiation, che si richiama proprio al genere sopra citato già nel titolo della loro raccolta fondi su Kickstarter, dove si presenta come una classica avventura/GDR in stile Sierra.

Storia e ambientazione richiamano il fantasy classico: nei panni dell'aspirante mago D'arc saremo chiamati a completare tre prove per dimostrare il nostro valore e conquistare un posto nella gilda. Prove tutt'altro che semplici perché il pur tranquillo reame di Iginor è circondato da pericoli e luoghi da cui solo il più coraggiosi possono tornar vivi.

"Storia e ambientazione richiamano il fantasy classico"

A quanto pare il giovane D'arc dovrà vedersela anche con le forze demoniache.

All'inizio della sua avventura il nostro giovane mago potrà scegliere fra quattro diverse specializzazioni, secondo uno schema che per certi versi ricordano la classica divisione in classi dei giochi di ruolo: terra, aria, fuoco e acqua. La scelta della specializzazione influirà sulle strategie di combattimento e sui puzzle che andremo ad affrontare, oltre che sulle magie a disposizione, dando così un buon motivo riprendere il titolo anche dopo averlo portato a termine.

Gli Himalaya dichiarano di aver studiato un sistema originale per la progressione del personaggio, in cui vengono uniti punteggio (tratto distintivo delle avventure Sierra dell'epoca) ed esperienza, evitando così la noiosa pratica del grinding. Come questo funzioni esattamente, però, non è ancora stato spiegato nel dettaglio. Dal punto di vista tecnico Mage's Initiation riprende, a risoluzioni maggiori, lo stile in pixel art delle produzioni a cui si ispira, cutscene disegnate a mano e un doppiaggio completo in lip-sync coi ritratti dei personaggi durante i dialoghi. Interessante anche la possibilità di utilizzare l'interfaccia che più ci aggrada, scegliendo tra la barra delle icone delle avventure Sierra e un menu radiale con i verbi in stile LucasArts.

A giudicare dal trailer più recente sono necessari ancora diversi lavori di rifinitura ma il progetto rimane interessante ed è quasi certo che riuscirà ad essere finanziato su Kickstarter: nel momento in cui questo articolo viene scritto mancano poche settimane alla scadenza e sono già stati raccolti circa $60.000 dei $65.000 richiesti.

"A giudicare dal trailer più recente sono necessari ancora diversi lavori di rifinitura ma il progetto rimane interessante"

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Mage's Initiation è presente anche su Greenlight e, se dovesse essere approvato, chiunque abbia contribuito al finanziamento riceverà anche una chiave Steam. Quando il gioco sarà disponibile, però, è ancora un mistero.

Fathom

Nel corso degli anni, fra i giochi indie che più di altri hanno saputo farsi notare dal grande pubblico, spicca Trine, vuoi per i suoi paesaggi fantasy splendidamente riprodotti, vuoi per il piacevole gameplay a metà tra il platform e l'adventure, con qualche puzzle qua e là.

In questa scia s'inserisce Fathom degli IronSun Studios, che mette da parte le atmosfere fantasy per portarci in un mondo steampunk nei panni di Nathaniel Lockhart, ai comandi di una batisfera che solca le profondità del Mar dei Caraibi.

Così come il titolo Frozenbyte citato in apertura, anche Fathom sarà in 2.5D, costruito su Unity, ma in questo caso il protagonista sarà unico: niente passaggi da un personaggio all'altro, dunque, e il gameplay sarà maggiormente incentrato sulla risoluzione degli enigmi rispetto al combattimento, anche se non mancheranno enormi boss a guardia dei livelli.

"Gli IronSun Studios mettono da parte le atmosfere fantasy per portarci in un mondo steampunk nei panni di Nathaniel Lockhart"

Fathom ci porta nelle profondità marine, fra le rovine di Atlantide e macchinari steampunk.

Per quanto riguarda i puzzle, a detta degli sviluppatori, ce ne sarà davvero per tutti, da quelli più semplici ed immediati fino agli indovinelli più ostici che potrebbero richiedere una ricerca su Google per trovare la soluzione. Altri invece, facoltativi, porteranno alla scoperta di upgrade per il nostro equipaggiamento o di forzieri nascosti in cui trovare gli schemi per costruire l'arma definitiva.

L'ambientazione, ispirata al mito della civiltà di Atlantide sprofondata nei mari, si mescola con lo stile steampunk, con statue e templi, complessi meccanismi e avversari meccanici dall'aspetto retrò, un connubio interessante che farà da sfondo alla storia, narrata attraverso intermezzi in stile fumetto.

Come tanti altri titoli indipendenti anche Fathom cerca di autofinanziarsi attraverso Kickstarter, su cui ha da poco lanciato una campagna di raccolta fondi, con l'intenzione di arrivare presto su Greenlight per cercare di sbarcare su Steam non appena il gioco sarà completato.

"Come tanti altri titoli indipendenti anche Fathom cerca di autofinanziarsi attraverso Kickstarter"

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Il titolo dovrebbe essere completato entro l'anno, e l'unico video finora pubblicato mostra un titolo ancora nelle prime fasi di sviluppo. Il PC è l'unica piattaforma al momento confermata ma se le risorse lo permetteranno non è escluso che faccia la sua comparsa anche su console e, forse, sui dispositivi mobile.

The Golem

The Golem è un progetto ambizioso, soprattutto se si tiene conto che i Moonbot Studios sono un team indipendente che viene dal mondo dell'animazione digitale e per la prima volta si cimenta in un videogioco vero e proprio.

L'idea del team statunitense è quella di realizzare un action-RPG basato sui racconti folkloristici della tradizione ebraica, di cui il personaggio del golem è sicuramente quello più conosciuto e che finora ha fornito l'ispirazione per numerosi racconti dalle atmosfere gotiche.

Il gioco è ambientato nel sedicesimo secolo, in un contesto storico alternativo in cui Cesare Borgia ha conquistato l'intera Europa alla guida di un esercito del male. In un mondo così delineato, Praga diventa una delle città più innovative del periodo, in cui si ritrovano numerosi personaggi visionari ed inventori.

"Il gioco è ambientato nel sedicesimo secolo, in un contesto storico alternativo in cui Cesare Borgia ha conquistato l'intera Europa"

Uno sketch del golem in costruzione.

Tra questi spicca il rabbino Loew, leader religioso e miglior scienziato della città che intende fare qualcosa per liberare Praga dalla morsa del male e una notte, in sogno, ha la visione di un gigante fatto di argilla, legno, metallo e pietra: il golem.

Sarà proprio il golem l'eroe della vicenda e il personaggio che dovremo guidare, imparando a gestire il suo immenso potenziale distruttivo in modo da proteggere e non devastare la città, un meccanismo di gameplay che, stando alle parole degli autori, darà grandi soddisfazioni quando si arriverà a padroneggiarlo sia nella sua incredibile forza ma anche nella sua delicatezza.

Nonostante la sua stazza, il nostro protagonista è ancora alle prime esperienze di vita, e nei suoi panni dovremo imparare tutto, dal camminare, correre e saltare, fino al nuotare, o lanciare oggetti, facendolo pian piano evolvere sulla base delle sue esperienze. Le cinque gilde di Praga saranno sempre disponibili ad aiutarlo, ad esempio riparandolo quando rimane ferito, ma fino a che punto tali gilde potranno migliorarne le caratteristiche dipenderà dai nostri successi nel gioco.

"Purtroppo The Golem è ancora in uno stadio embrionale di produzione e pochissimi materiali sono stati rilasciati"

Purtroppo The Golem è ancora in uno stadio embrionale di produzione e pochissimi materiali sono stati rilasciati, principalmente artwork, ma sulla carta appare come un'idea davvero affascinante e originale, tanto da aver ottenuto l'attenzione del famoso regista Guillermo del Toro, che li ha sponsorizzati nel loro video per Kickstarter.

I Moonbot Studios puntano a rilasciare il gioco sul maggior numero di piattaforme possibili ma, nonostante sia un titolo pensato per gamepad, al momento sono state confermate solo le versioni PC, Mac e Linux, macchine su cui sarà disponibile il controllo tramite mouse e tastiera. Ci sarà comunque da aspettare ancora parecchio: il periodo della release è stimato per metà 2015.

Avatar di Elio Cossu
Elio Cossu: Morso da un C64 radioattivo in tenera età, si trasforma lentamente in un videogiocatore accanito e nerd di un certo livello. Lo si trova spesso a frugare tra i giochi indie alla ricerca di qualche perla nascosta.
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