Indiegamer #47 - articolo
Eden Star, Hyper Light Drifter, Gravity Ghost e Blood Alloy.
Eden Star (Flix Interactive)
Qualcuno lo ha definito come un incrocio tra Minecraft e Mirror's Edge ma gli sviluppatori preferiscono chiamarlo "survival creation game" con ambienti ultra-interattivi e un intenso uso della fisica, ambientato nel mondo sci-fi di Pharus 7, da esplorare e conquistare.
Il riferimento a Minecraft non è casuale e il titolo dei Mojang torna subito alla mente nel guardare il trailer. Uno dei punti cardine di Eden Star sarà la raccolta delle risorse, da riutilizzare per costruire edifici a difesa dell'Eden Kit, il cuore del proprio avamposto, o per potenziare gli strumenti di attacco.
Tali risorse sono ottenibili sconfiggendo i nemici e smaterializzando oggetti, minerali e intere strutture, grazie a un guanto altamente tecnologico chiamato "Remote Manipulation Device", utilizzabile sia come arma che per sollevare pesi in maniera molto simile a quanto avviene in Portal, per sbatterli poi con violenza sulle strutture e farle crollare pezzo per pezzo.
Gli autori assicurano che non ci sono situazioni scriptate, che l'ambiente potrà essere manipolato liberamente in tempo reale e che gli stessi nemici subiranno danni e deformazioni basandosi sulle istruzioni PhysX per la gestione della fisica realizzate da Nvidia.
"Gli autori assicurano che l'ambiente potrà essere manipolato liberamente in tempo reale e che gli stessi nemici subiranno danni e deformazioni basandosi sulle istruzioni PhysX"
L'influenza di Mirror's Edge invece la si può notare in combattimento, definito "free flowing combat" dai Flix Interactive, che oltre a permettere diverse combinazioni di attacchi e abilità, garantisce movimenti fluidi ed atletici anche mentre si spara o si sollevano oggetti.
Eden Star è fase pre-alpha è l'uscita rimane incerta ma il progetto resta comunque ambizioso e l'utilizzo dell'Unreal Engine 3 lo rende anche piuttosto piacevole dal punto di vista grafico. Un titolo da tenere d'occhio, dunque, magari dando anche il proprio contributo sulla pagina Greenlight dedicata.
Hyper Light Drifter (Heart Machine)
Se graficamente si rifà ad epoche passate e trae ispirazione da classici come The Legend of Zelda: A Link to the Past e Diablo, l'action RPG bidimensionale degli Heart Machine preferisce non cedere a facili nostalgie e propone meccaniche di gioco riviste in chiave più moderna. I combattimenti saranno più veloci rispetto ai titoli su citati, con una maggiore mobilità ma senza dimenticare l'aspetto tattico e nemici più attenti e intelligenti.
L'idea di fondo è quella di rendere Hyper Light Drifter un gioco facile da imparare ma difficile da padroneggiare per riuscire ad avere la meglio sugli avversari più avanzati, contro i quali bisognerà saper essere astuti e gestire in maniera adeguata l'arsenale a disposizione.
"L'arma principale sarà una sorta di spada laser per i combattimenti corpo a corpo, rapida e brutale"
L'arma principale sarà una sorta di spada laser per i combattimenti corpo a corpo, rapida e brutale, con l'utile caratteristica di non ritrovarsi mai a corto di energia. Nello slot secondario si potrà trovare ogni sorta di strumento offensivo: pistole e fucili di vario genere, esplosivi ad alto potenziale e così via, tutti da utilizzare facendo attenzione alle scorte di munizioni.
La difesa sarà affidata ad uno scudo di luce che offre una protezione totale ma per un breve periodo di tempo; se attivato con il giusto tempismo sarà anche in grado di riflettere i proiettili nemici e la sua durata potrà essere estesa tramite appositi upgrade. Oltre allo scudo si avrà a disposizione anche uno scatto rapido per sfuggire agli attacchi o stordire gli avversari, utile anche per superare precipizi e abbattere specifici muri.
Non meno importante è lo Sprite Companion, un drone che accompagnerà il protagonista nel suo viaggio e si occuperà di gestire scudo e inventario, ma potrà anche cercare vie alternative e illuminare gli ambienti più bui, funzionalità che potranno essere estese grazie a specifici upgrade.
Hyper Light Drifter appare graficamente molto semplice ma il Lead Designer Alex Preston assicura che ogni singolo elemento del gioco, dai personaggi al background, sarà curato nei minimi particolari e animato con cura, in modo da dare maggiore vitalità al mondo di gioco.
"Ogni singolo elemento del gioco, dai personaggi al background, sarà curato nei minimi particolari e animato con cura"
L'uscita è prevista per la metà del prossimo anno su PC (Windows, Linux e Mac), anche se il desiderio è quello di farlo arrivare su più piattaforme possibile, PS4 e PSVita in primis, e visti gli ottimi progressi della campagna su Kickstarter non è una possibilità così remota. In pochi giorni sono stati raccolti i $27.000 richiesti inizialmente e raggiunti anche i due successivi stretch goal di $35.000 e $42.000, che permetteranno di aggiungere nuove aree e boss.
Di questo passo non è improbabile che vengano raggiunti anche gli altri obiettivi e arricchire così un titolo già molto interessante.
Gravity Ghost (Ivy Games)
Passiamo da un gioco che fa della sfida il suo elemento cardine ad uno che la elimina totalmente, preferendo trasmettere un senso di calma e rilassatezza, senza nemici da uccidere, morti o alcuna possibilità di fallire. Si dovrà infatti saltare di pianeta in pianeta, sfruttando la gravità per muoversi nell'aria, per recuperare i sopravvissuti di una galassia devastata e superare le sfide dei sette guardiani magici.
Con uno stile grafico semplice e colorato, come quello delle illustrazioni di libri per bambini, accompagnato da una colonna sonora realizzata dall'autore delle musiche di FTL: Faster than Light, Gravity Ghost mostra una personalità che si riconosce sin dalle prime note del trailer. L'uscita è prevista per il prossimo anno ma il gioco è già preordinabile su sito ufficiale per $9.99, con uno sconto del 33% rispetto al prezzo finale.
Blood Alloy (Suppressive Fire Games)
Anche in questo numero non di Indiegamer poteva mancare un nuovo metroidvania, le cui ispirazione questa volta passano anche per Abuse, soprattutto per il sistema di controllo basato su mouse e tastiera (o dual stick), e arrivano fino a Dark Souls e a Vanquish.
"L'ambientazione è quella sci-fi a tema urbano e ci vedrà nei panni di una giovane donna il cui corpo è per buona parte sostituito da impianti cibernetici"
L'ambientazione è quella sci-fi a tema urbano e ci vedrà nei panni di una giovane donna il cui corpo è per buona parte sostituito da impianti cibernetici. A causa di un malfunzionamento software acquisterà nuovamente consapevolezza di sé, portandola a fuggire dal laboratorio in cui era rinchiusa per scoprire i segreti dietro la propria identità.
Il su citato Dark Souls ispira le meccaniche di combattimento, basate sulla stamina, e in questo caso applicate a scontri con armi da fuoco: attacco, difesa e schivate consumeranno energia, che andrà quindi usata con strategia e intelligenza ma lasciando comunque un certo grado di libertà nello stile di gioco, dando quindi spazio a chi ama l'attacco diretto o chi al contrario preferisce un approccio più ragionato fatto di parata e risposta.
Questo sistema viene combinato con le caratteristiche dell'eroina che le permettono movimenti da supereroe, rapidi e letali, al punto da farla arrivare a "danzare attraverso la tempesta del fuoco nemico". Anche in questo caso abbiamo a che fare con un gameplay a due dimensioni in pixel art, ambientato in un futuro distopico alla Blade Runner, soggiogato da un potere che impone la legge marziale e popolato da cyber-soldati e droni.
Blood Alloy è ancora in uno stadio preliminare di sviluppo e si parla di dicembre 2014 per la sua uscita prevista per PC Windows, Mac e Ouya, ma senza chiudere le porte ad eventuali conversioni per console.