Indiegamer #62 - articolo
Un ambizioso gioco di ruolo, mech che devastano città cyberpunk e una nuvola.
Aderyn's Cradle (Mojo Games Studio)
Leggere la presentazione di Aderyn's Cradle fa pensare di essere di fronte ad un titolo tripla A per ambizione, complessità del gameplay e aspetto grafico, piuttosto che di fronte al primo titolo di un team indipendente. Si tratta di un gioco di ruolo in prima persona che parte dagli elementi classici degli RPG per reimmaginarli in maniera diversa, a partire dal combattimento che intende essere realistico adottando un sistema deterministico in tempo reale nei movimenti e nelle animazioni.
Con "deterministico" si intende un sistema che cambia e si adatta a seconda della posizione del giocatore rispetto al nemico, della parte del corpo inquadrata, del peso e delle caratteristiche dell'arma e così via, per creare movimenti fluidi e verosimili ma al tempo stesso introducendo un certo grado di strategia. Mirare alla testa piuttosto che ad un braccio cambierà l'animazione mostrata e la parte del corpo colpita, concatenando in maniera fluida colpi eseguiti in successione.
Per assestare un colpo di spada al lato destro e al lato sinistro del busto del nostro avversario sarà quindi sufficiente puntare prima sul lato destro e cliccare con il tasto destro del mouse per poi muoversi dall'altro lato e cliccare con il tasto sinistro, con un movimento fluido ed intuitivo che da al giocatore un'ampia gamma di possibilità.
Ampie possibilità che si ritrovano anche nel potenziamento delle armi, migliorabili scegliendo fra cinque diversi elementi combinabili tra loro, che cambieranno l'equipaggiamento anche dal punto di vista visivo. A fare da punto focale dell'intera produzione c'è la volontà dei Mojo Games Studio di coinvolgere profondamente il giocatore nel nel mondo di Aderyn's Cradle, ponendo una grande enfasi nell'esplorazione.
"Il gioco adotta un sistema deterministico in tempo reale nei movimenti e nelle animazioni"
Per questo motivo il mondo di gioco, oltre ad essere liberamente esplorabile, conterrà cinque ambientazioni, ciascuna con specifiche caratteristiche e tratti distintivi, come Bayou, una volta un florido porto poi caduto in rovina e diventato una gigantesca palude, o Titanwood, un oscuro bosco che sembra nascondere ogni sorta di pericoli.
L'esplorazione sarà anche lo strumento principale per scoprire la storia che ha portato un mondo intenso e vitale a ritrovarsi distrutto e abbandonato, con puzzle che sveleranno vari aspetti del lore, di cui si terrà traccia nel Diario man mano che si proseguirà nel gioco.
La lista delle feature continua ancora a lungo: possiamo trovare le cinque classi previste, il mana disponibile in più forme legate ai cinque elementi del mondo di Aderyn's Cradle, il sistema di crafting con cui creare pozioni e miglioramenti, il tutto realizzato su Cryengine 3, una garanzia in termini di qualità visiva su cui i ragazzi di Mojo Games Studio sembrano destreggiarsi piuttosto bene, a giudicare dai primi screenshot e dai primi video a disposizione.
Il fatto che si tratti di un progetto così ambizioso e che a portarlo avanti sia un team con poca esperienza nello sviluppo dei videogiochi, fa sorgere qualche dubbio sulla possibilità che tutte le promesse vengano mantenute. A ciò si aggiunge una raccolta fondi su Kickstarter non entusiasmante, ma questo non vieta di dar loro fiducia perché la carne sul fuoco sembra davvero tanta e di ottima qualità. In ogni caso passerà del tempo prima di poter saggiare davvero la qualità del tutto: l'uscita è prevista per la metà del 2016 su PC Windows e Linux.
"Fa sorgere qualche dubbio il fatto che un progetto così ambizioso sia portato avanti da un team con poca esperienza"
Nota finale: il titolo originale di Aderyn's Cradle doveva essere semplicemente Cradle. Per non creare confusione con l'omonimo gioco in sviluppo presso i Flying Cafe for Semianimals (ne abbiamo parlato su Indiegamer #3), è stato deciso il cambio di nome. Al momento però il gioco viene ancora indicato come Cradle, come sulla relativa pagina di Kickstarter.
Matador (Stellar Jockey)
Passiamo dal gioco di ruolo fantasy profondo e articolato allo shooter arcade di stampo sci-fi con Matador, in cui i protagonisti assoluti sono i mech, da quelli più massicci e pesanti a quelli più leggeri, dotati di armi di ogni sorta con cui devastare nemici ed edifici, in un ambiente completamente distruttibile.
La visuale isometrica e la tipologia di gioco possono far tornare in mente ai più anziani Future Cop L.A.P.D., titolo d'azione sviluppato da EA nel lontano 1998 per PC e Playstation, mentre l'atmosfera generale ricorda in parte i primi Syndacate, con le città cupe e le ambientazioni notturne.
"I nove livelli previsti nella versione completa faranno in modo di proporre partite brevi ma intense, giocabili più volte"
I nove livelli previsti nella versione completa faranno in modo di proporre partite brevi ma intense, giocabili più volte grazie alla disposizione casuale di fazioni e nemici, mentre la presenza di mappe personalizzabili dovrebbe alzare ulteriormente l'asticella della longevità.
Un titolo del genere, inoltre, gioverebbe molto dell'integrazione con Steam Workshop, nel caso dovesse arrivare sullo store Valve, come sperano gli stessi sviluppatori che l'hanno sottoposto al giudizio degli utenti su Greenlight.
Purtroppo al momento non è previsto alcun multiplayer: ad una precisa domanda di un utente proprio sulla pagina Greenlight, gli sviluppatori hanno risposto che nonostante sarebbe fantastica una modalità co-op, gli Stellar Jockey sono un piccolo team che lavorano su un engine proprietario ed hanno escluso questa possibilità. L'uscita è prevista per quest'estate su computer Windows, Mac e Linux.
Cloudface (Futurebeard)
Dopo mondi fantasy desolati e devastazioni sci-fi, passiamo a qualcosa di più leggero, in vari sensi, con Cloudface, un platform bidimensionale che ha come protagonista un buffo personaggio vestito in giacca e cravatta con una nuvola come testa, il che lascia intuire quale sia il livello di serietà in questo titolo.
"In Cloudfaceil protagonista è un buffo personaggio vestito in giacca e cravatta con una nuvola come testa"
Un mondo pieno di colori è diviso in sei zone di tre livelli ciascuna, ognuna delle quali introdurrà un diverso power-up intorno al quale saranno costruiti livelli, nemici, piattaforme e puzzle che metteranno alla prova la capacità del giocatore di sfruttare le nuove abilità, fino ad arrivare al boss che domina ogni zona.
I singoli livelli saranno brevi, tra i dieci e i quindici minuti di gioco, il che significa che per portare a termine Cloudface serviranno dalle 3 alle 5 ore, che potrebbero diventare di più per coloro che amino scoprire tutti i segreti e i bonus che il gioco nasconde.
Nessuna informazione è stata resa nota per quanto riguarda le piattaforme sulle quali verrà rilasciato, né la sua data d'uscita e tanto meno il prezzo, per cui non resta che attendere per scoprire qualcosa di più.