Indiegamer #7 - articolo
Stay Dead, Super Techno Kitten Adventure, Hotline Miami, Sir You Are Being Hunted e Polymorphous Perversity.
Stay Dead
Ricordate la metà degli anni '90, quando cominciarono a diffondersi i CD-ROM e a uscire le prime avventure grafiche a metà tra il film interattivo e il videogioco, come The 7th Guest o Phantasmagoria? Sembrava che quello fosse il futuro e che il fotorealismo fosse ormai a portata di mano, avvicinando sempre di più cinema e videogame.
Quell'epoca è ormai passata (per fortuna, a detta di molti), con gli attori che vengono sì impiegati regolarmente nelle grandi produzioni, ma per dar vita ai modelli poligonali, niente più personaggi digitalizzati.
Con Stay Dead si ritorna al film interattivo, aggiornato tecnicamente, ma non per un'avventura grafica bensì per un genere completamente diverso: i picchiaduro. No, non stiamo parlando di un clone di Mortal Kombat, ma di un beat 'em up con personaggi filmati e gameplay basato su una versione elaborata dei Quick Time Event.
Prodotto dagli italiani Bruce Film, in collaborazione con Playstos Entertainment, si presenta come un "motion picture game" che trova il vero punto d'incontro fra cinema e videogame, con un gameplay in stile arcade.
Eseguire le mosse è semplice: basta un tocco (o un click) sullo schermo per indicare la mossa da eseguire e, mentre l'azione va in slow-motion, qualche altro tocco al momento giusto per impostarne la potenza, con un sistema ispirato dai rythm game. È poi possibile realizzare combo, parate e contrattacchi con passaggi fluidi da un'azione all'altra, almeno a giudicare dai filmati.
"Cinque nemici e ben 150 tecniche di combattimento caratterizzano un esperimento volto a creare un nuovo film interattivo"
Cinque nemici e ben 150 tecniche di combattimento caratterizzano un esperimento volto a creare un nuovo film interattivo senz'altro curioso, più adatto ad essere giocato su tablet che non su computer. Chiunque lo volesse provare può acquistarlo per €2,39 in versione iPad su AppStore, mentre sul sito ufficiale è disponibile anche per Mac o PC al prezzo di €7,99. È disponibile anche su Desura, ma solo nella versione Windows.
Super Techno Kitten Adventure
Prendete un gatto, mettetegli un razzo sulla schiena e fatelo volare in un mondo che sembri frutto di un delirio da LSD, poi condite il tutto con la musica techno più truzza che conoscete, ed ecco Techno Kitten Adventure, videogioco uscito un paio di anni fa su XBL Indie Games, Android, iOS, Windows Phone, nonché come applicazione Facebook.
Il divertimento è dato più dal suo assoluto nonsense che dal gameplay, piuttosto semplice e basato su un unico tasto, premendo il quale il nostro micio andrà verso l'alto: basterà poi rilasciarlo per vederlo scendere. Scopo del gioco è giungere alla fine del percorso delimitato dalle stelle, senza mai toccarle, mentre tutto intorno a voi cercherà di distrarvi.
Gli ambienti sono pieni di colori, unicorni, delfini, ufo e quant'altro, che si muovono e s'illuminano, tutto al ritmo sincopato della musica di sottofondo. Non paghi di cotanta follia, gli sviluppatori 21st Street Games hanno poi deciso di dare un seguito ai loro deliri con Super Techno Kitten Adventure, che moltiplica tutto ciò e aggiunge nuove feature, a partire da nuova musica techno che spazia dall'Happy Hardcore al J-Core, dieci nuovi mondi e un editor per personalizzare il proprio gatto nel modo più strambo possibile.
Sono previste anche le modalità multiplayer e co-op, insieme a un engine grafico che passa alla grafica poligonale ma senza dimenticare l'uso disinvolto dei colori più accesi. Per realizzarlo gli sviluppatori si sono rivolti a Kickstarter, chiedendo agli utenti un contributo per raggiungere i 100.000 dollari. Purtroppo alla scadenza del tempo sono riusciti a sfiorare appena i 10.000 dollari, mancando non di oco, l'obiettivo prefissato.
"Prendete un gatto, mettetegli un razzo sulla schiena e fatelo volare in un mondo che sembri frutto di un delirio da LSD"
Chissà se i 21st Street Games continueranno comunque a realizzare il loro strambo progetto: noi ci auguriamo di sì.
Hotline Miami
Ad omaggiare gli anni '80 e le serie poliziesche dell'epoca, come Miami Vice, ci aveva già pensato Rockstar con Grand Theft Auto: Vice City, ancora oggi uno degli episodi più apprezzati della serie.
I Dennaton Games, però, lo fanno in maniera diversa con Hotline Miami, un gioco dalla grafica bidimensionale e visuale dall'alto, definito dagli stessi autori come "una surreale orgia di violenza e luci al neon", colori vividi, tonalità di fucsia, celeste, giallo e rosso, tanto rosso. Perché in Hotline Miami il sangue virtuale scorre a fiumi, e in alcuni casi la brutalità delle uccisioni riesce a far impallidire il già citato Vice City.
Facendoci vestire i panni di uno psicopatico in giacca bianca e maschera sul viso, Hotline Miami si mostra essenzialmente come uno shooter top-down veloce, cattivo e, a detta di chi ha avuto modo di provarlo in anteprima, decisamente difficile, dove ogni errore viene punito senza pietà.
"Il titolo dei Dennaton Games non è solo violenza fine a se stessa, ma anche una trama ricca di colpi di scena"
Il gameplay è di stampo arcade, con tanto di punteggio che sale dai corpi pixellosi dei nemici uccisi, mentre le musiche non fanno altro che sottolineare l'insensata barbarie che si sta compiendo sullo schermo. Completano la lista delle feature la presenza di 20 livelli, 35 armi e 25 maschere, che modificano in maniera non meglio specificata alcuni aspetti del gioco.
Nonostante il suo aspetto forzatamente provocatorio, il titolo dei Dennaton Games non è solo violenza fine a se stessa, ma anche una trama ricca di colpi di scena, per quanto in linea con lo stile bizzarro del gioco. Lo stesso gameplay è parso convincente, tanto da guadagnarsi il titolo di Game of the Show al Rezzed 2012, manifestazione dedicata ai videogiochi per PC e alla scena indie, organizzata proprio da Eurogamer.net con la collaborazione di Rock Paper Shotgun.
In tema di videogiochi folli e surreali, è il caso di segnalare che Jonatan Söderström, uno dei due componenti dei Dennaton Games insieme a Dennis Wedin, ha già lavorato a diversi titoli con la sua Cactusquid Games, per la quale ha realizzato una serie di freeware decisamente stravaganti, a tratti inquietanti, e lo stesso sito ufficiale ne è un perfetto esempio, dominato dai quattro colori della grafica CGA, che i più anziani sicuramente ricorderanno.
Hotline Miami è pubblicato da Devolver Digital, che ha prodotto un altro videogioco che in quanto a violenza non va tanto per il sottile, ovvero Serious Sam 3, ed è in arrivo presto su PC e Mac, con una versione per console programmata successivamente.
Sir, you are being hunted
"A dispetto del bizzarro contesto sopra descritto, il gameplay del gioco si annuncia più serio e dotato di una certa profondità"
Ah, la campagna inglese, fatta di piccoli paesini rurali sotto un cielo plumbeo, in cui si trovano le riserve di caccia degli aristocratici inglesi, dove fino a non molto tempo fa si organizzavano le tradizionali cacce alla volpe.
Nel mondo di Sir, You Are Being Hunted, però, non è la volpe a essere inseguita; noi saremo la preda e a imbracciare doppiette e spingarde non sono distinti signori dall'accento britannico, ma metallici robot dalle giacche di tweed che fumano la pipa e bevono the, rappresentati in maniera ironica e un po' kitsch.
A dispetto del bizzarro contesto sopra descritto, il gameplay del gioco si annuncia più serio e dotato di una certa profondità, tanto che gli stessi autori hanno utilizzato l'espressione "British Indie S.T.A.L.K.E.R." per descriverlo. Il titolo di GSC Games, infatti, è uno degli ispiratori dei Big Robot Games, soprattutto per quanto riguarda l'ambiente open world, generato in maniera procedurale, e l'assenza di eventi scriptati.
Gli NPC si muovono e agiscono indipendentemente dal giocatore che, nel ruolo di preda, dovrà nascondersi e sfuggire ai suoi aguzzini: il gioco premia l'agire di astuzia, muovendosi di soppiatto, sistemando trappole e tenendosi a distanza dai nemici, per uno stile di gioco che mescola componenti stealth e survival in cui lo scontro diretto rappresenta l'ultima spiaggia e risulta spesso letale.
L'engine grafico è basato su Unity, con uno stile vagamente cartoon o "tweed punk", come lo definiscono gli stessi sviluppatori, su cui hanno lavorato per generare nuove mappe ad ogni partita.
L'uscita, prevista su Linux, Windows e Mac, è ancora piuttosto lontana nel tempo e al momento è indicata con un generico 2013.
Polymorphous Perversity
"Polymorphous Perversity è un RPG a sfondo sessuale basato sulle teorie di Freud"
Tra i titoli più particolari merita una menzione Polymorphous Perversity, un RPG a sfondo sessuale basato sulle teorie di Freud, secondo il quale la sessualità nei bambini non è direttamente legata agli organi genitali.
La storia narra di un ragazzo con disturbi sessuali che viene catturato da una misteriosa organizzazione, che lo porta in un mondo parallelo dove ogni cosa ruota intorno al sesso: gli scontri, invece di basarsi su spade e magie, non sono altro che atti sessuali che faranno salire di livello il nostro eroe, migliorando statistiche come resistenza, appeal, dimensioni ecc...
Il protagonista dovrà stare attento alla propria libido, visto praticamente ogni cosa può aumentarla e quando questa diventa eccessiva lo porta alla morte. Il bello è che l'unico modo per tenerla sotto controllo è fare del sesso.
Stando alle parole dello sviluppatore, il brasiliano Nicolau Chaud, Polymorphous Perversity si adatta alle azioni del giocatore e alle sue preferenze sessuali, riuscendo in qualche modo a fargli scoprire qualcosa di più sulla propria sessualità.
Polymorphous Perversity è realizzato con RPG Maker 2003, esteticamente richiama i classici J-RPG dell'epoca 8/16bit, ed è completamente gratuito, scaricabile a questo indirizzo.