Indiegamer #8 - articolo

Dominique Pamplemousse in "It's All Over Once the Fat Lady Sings!"

Quando sembra che generi, sottogeneri e mix vari siano ormai stati esplorati tutti, ecco che arriva Deirdra Kiai con il suo "stop motion musical detective adventure" e vien da chiedersi cosa possa nascondersi dietro a una simile definizione e al termine che più risalta, fra tutti: musical.

Non è la prima volta che la tecnica della stop motion, resa famosa da alcuni lungometraggi animati come quelli di Tim Burton, viene utilizzata nei videogiochi. Avventure grafiche di parecchi anni fa come The Neverhood o The Dark Eye hanno fatto uso di questo sistema, e persino un picchiaduro, il mediocre Primal Rage, lo adottò.

La sviluppatrice Deidra Kai però intende aggiungere qualcosa in più e nel suo progetto, dal nome Dominique Pamplemousse in It's All Over Once the Fat Lady Sings!, la narrazione sarà svolta sotto forma di musical, con i personaggi che in diverse occasioni parleranno attraverso le canzoni. Gli stessi dialoghi consisteranno nello scegliere il verso successivo, su musiche scritte dalla stessa Kai ed ispirate al jazz.

Le atmosfere si rifanno ai film noir anni '50 in bianco e nero, ma con un tocco di ironia accentuato dall'effetto decisamente amatoriale di personaggi e ambienti.

In tutto questo si muove Dominique Pamplemousse, un'investigatrice (o investigatore? Il sesso è piuttosto incerto) che fa fatica a pagare l'affitto del suo fatiscente ufficio. Un giorno però le capita il caso della vita: la dirigente di un'importante casa discografica la assume per ritrovare una cantante scomparsa, ma la vicenda si rivelerà più complessa del previsto.

Sviluppato su Adobe AIR, il gioco è previsto per PC Windows, Mac e iPad, con la possibilità di essere portato anche su altre piattaforme. Una data d'uscita non è stata stabilita, anche se l'autrice vorrebbe portarlo a termine entro l'anno.

"Per chi fosse curioso di provarlo, Deidra ha messo a disposizione una demo pubblica"

Il progetto è sicuramente originale: lo stile grezzo dell'animazione e della messa in scena ha un suo fascino particolare ma questo non sembra essere sufficiente e la raccolta fondi su Indiegogo difficilmente raggiungerà la pur esigua cifra di 9.500 dollari.

Per chi fosse curioso di provarlo, Deidra ha messo a disposizione una demo pubblica, da giocare tramite il browser, a questo indirizzo. Nel caso vi trovaste bloccati dopo pochi minuti non temete: non è colpa vostra, la demo non è altro che una versione molto incompleta e una volta conclusi i dialoghi non c'è nient'altro da fare.

Owlboy

Ecco un altro bel titolo che gli appassionati di platform dovrebbero tener d'occhio: Owlboy è sviluppato dai D-Pad Studios e, come intuibile dal nome, ci metterà nei panni di un ragazzo dalle sembianze di gufo di nome Otus, con il compito di guidarlo a sconfiggere i pirati che hanno attaccato il suo villaggio.

La grafica è un chiaro omaggio all'epoca d'oro del genere, quando Megadrive e Super Nintendo si davano battaglia, con tanti bei pixel colorati in bella vista, mentre la possibilità di far volare il nostro eroe spinge all'esplorazione della mappa di gioco in stile metroidvania, alla ricerca di luoghi nascosti, power-up e personaggi che saranno ben lieti di darci una mano

Gli autori promettono una trama profonda che si sviluppa tra diversi dungeon, sidequest ed enormi boss. Il problema è quando tutto questo sarà disponibile al pubblico: lo sviluppo si protrae da qualche anno e la data d'uscita rimane piuttosto vaga anche se, pare, dovrebbe essere pronto entro la fine dell'anno e pubblicato su PC e XBLA.

"Gli autori promettono una trama profonda che si sviluppa tra diversi dungeon, sidequest ed enormi boss"

È comunque disponibile una demo, scaricabile dal sito ufficiale, non molto lunga ma sufficiente a farsi una buona idea di ciò che i D-Pad Studios stanno realizzando.

Anne & Beanie

Anne & Beanie è una piccola avventura grafica bidimensionale, nata come progetto studentesco e realizzata da Jason Cheung Yi Kai, che si ispira dichiaratamente ai lavori minimalisti di Amanita Design come Machinarium.

In un mondo dove ormai gli alberi sono un ricordo e le città sono un ammasso vuoto di cemento e metallo costantemente ricoperto da nuvole scure, la piccola Anne è alla ricerca di qualcosa che possa portare un po' di luce, un po' di calore per riscaldarle il cuore.

Per questo si va in giro insieme al suo elefante metallico alla ricerca di lampadine con cui cercare di costruire un sole, per quanto finto e temporaneo.

I colori spenti e una realizzazione tecnica basata su Unity, che cerca di ricreare l'effetto diorama, donano al gioco un aspetto dolce e malinconico al tempo stesso.

Attraverso questo stile l'autore intende raccontare una storia interattiva, cercando di creare empatia con quel mondo, mentre il gameplay, molto semplice, è messo in secondo piano: lo scopo, infatti, sarà quello di recuperare dieci lampadine nascoste tra i rottami, niente di più.

La beta della demo, disponibile per PC Windows e Mac, dura pochi minuti e mette in evidenza il piacevole stile grafico e un'interattività ridotta all'osso, senza veri enigmi, forse un po' troppo asciutta anche per un gioco che punta più alla narrazione che al lato ludico.

"La piccola Anne è alla ricerca di qualcosa che possa portare un po' di luce, un po' di calore per riscaldarle il cuore"

Il mondo, però, è costruito in maniera deliziosa e vale la pena continuare a seguirne lo sviluppo, anche se non c'è alcuna indicazione sulla data d'uscita della versione completa.