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Indivisible - prova

Un gioiello nascosto che DEVE essere scoperto.

Avete mai giocato a Skullgirls? No? Peccato. E avete mai sentito parlare del team Lab Zero Games? Nemmeno? Allora c'è una forte possibilità che anche il titolo di cui vi sto per parlare vi sia totalmente sconosciuto. Il che sarebbe un ulteriore peccato perché chi vi scrive, e molti altri addetti ai lavori, pensano che Indivisible potrebbe essere una delle sorprese migliori del prossimo anno.

Il gioco è stato finanziato lo scorso anno su Indiegogo, con grande successo visto che è riuscito a raccogliere oltre due milioni di dollari in poco meno di due mesi. Se non siete già corsi su Youtube a vedere qualche video di gameplay, vi aiutiamo noi a capirci meglio qualcosa. È un particolare ibrido platform-RPG in stile fantasy, con personaggi disegnati e animati a mano. Insomma, quello che un tempo si sarebbe chiamato "un gioco a cartoni animati". Ma il suo pregio maggiore non sta nella grafica o nello stile dei personaggi, che promettono comunque davvero bene, bensì nel gameplay.

Abbiamo avuto modo di mettere le mani su un codice beta di Indivisible, che Lab Zero ha inviato a tutti coloro che avevano a suo tempo finanziato il progetto. Non è una demo anche se non ha un vero e proprio inizio o un filmato introduttivo. Ci si ritrova subito in azione con la protagonista principale, Aijna, una fanciulla cresciuta dal padre come un maschiaccio per consentirgli di affrontare al meglio le difficoltà della vita... e di difficoltà in Indivisible ne dovrà affrontare non poche.

I nemici più duri sono in grado di attaccare tutti i membri del gruppo contemporaneamente, logorando le loro difese.

Dicevamo che si tratta di un ibrido, che miscela fasi di esplorazione in stile platform a combattimenti ed evoluzioni dei personaggi in puro stile RPG. Potremmo inserire Indivisible nel sotto-genere "Metroidvania", visto che i mastodontici livelli di cui sarà composto offrono molteplici strade e deviazioni, con bonus e pericoli nascosti in egual misura. La curiosità sarà uno dei motori principali dell'avventura, perché solo chi ne possiederà in quantità sufficiente potrà scoprire le ricompense e le sfide migliori.

Per quanto ci riguarda abbiamo passato in sua compagnia una mezza dozzina scarsa di ore e siamo riusciti a sbloccare buona parte dei personaggi che accompagnano Aijna nella sua quest. Ognuno di essi ha caratteristiche differenti anche se piuttosto stereotipate. Si va dal guerriero potente ma poco veloce alla sciamana (Razmi) in grado di lanciare potenti incantesimi, all'arciere schizofrenico (Zebei) ma fragile come un fuscello. Non manca qualche spunto originale, specialmente nel design dei nemici che sembrano usciti fuori da un libro di fiabe esotiche. Ovviamente ciò che abbiamo visto è solo una parte di quello che Lab Zero inserirà nel gioco finale, ma se il buongiorno si vede dal mattino...

I combattimenti si svolgono con un sistema che ricorda alla lontana l'Active Time Battle dei vecchi Final Fantasy. Ogni protagonista è assegnato ad un pulsante del controller PS4 ed è identificato da degli slot di attacco che si caricano con il passare del tempo. Questi si caricano a diverse velocità in base alle caratteristiche dell'eroe in questione e possono aumentare di numero con l'esperienza in modo da fornire al giocatore maggiori opportunità di attacco.

L'ascia consente ad Aijna di arrampicarsi verso zone altrimenti inaccessibili. L'arco invece le permette di attaccare dalla distanza.

I nemici sono visibili durante il gioco e possono essere attaccati per avere un vantaggio di priorità. Una volta iniziato lo scontro i due schieramenti si posizionano sui lati opposti dello schermo e senza alcuna sosta possono iniziare ad attaccarsi reciprocamente. Non c'è alcuna indicazione sui tempi di attacco dei nemici, quindi bisogna avere un buon colpo d'occhio per capire quali stanno per muoversi. Quasi sempre viene dato un indizio visivo su quale sarà il membro del party che verrà attaccato, indizio che concede un paio di secondi per approntare una difesa.

Questa si usa con lo stesso pulsante con cui si attacca ma il suo utilizzo va a decrementare una barra posta nella parte superiore dello schermo. Tale barra si riempe ogni volta che si porta a termine un attacco ed è composta da tre settori che consentono ai protagonisti di utilizzare diversi attacchi speciali. L'utilizzo di questi ultimi risulta fondamentale per proseguire perché almeno nella beta i nemici non risparmiano colpi e già dopo un'ora di gioco non è raro imbattersi in qualche mostro decisamente tosto.

In questa versione preliminare le strade erano tutte accessibili, direttamente o tramite l'utilizzo di alcuni strumenti come l'ascia, che consente di tagliare i rami che ostruiscono la via o di arrampicarsi su impervi dirupi. Proprio esplorando uno di questo ci siamo imbattuti in un boss segreto (non poteva essere altrimenti visto quanto è stato difficile raggiungerlo). Ha spazzato via l'intero party in pochi secondi, segno evidente che non era quello il momento giusto per affrontarlo.

I personaggi sono più di quattro quindi dovrete scegliere di volta in volta quali utilizzare nel party principale.

Non sappiamo se questo stile esplorativo totalmente libero verrà mantenuto anche nella forma finale del gioco ma a noi non è dispiaciuto affatto. La possibilità di andare un po' ovunque era limitata solo dall'intraprendenza e dall'abilità del giocatore e questa è merce sempre più rara nei giochi moderni.

Sono ancora molti i punti interrogativi del gioco, non tanto in termini di qualità ma di elementi di gameplay. Quanti personaggi ci saranno? A cosa servono davvero i cristalli colorati nascosti in moltissimi luoghi della mappa? Ci sarà una qualche sorta di modalità multiplayer? Per ora queste domande non hanno una risposta ma ci accontentiamo del corposo assaggio che Lab Zero Games ci ha offerto.

Indivisible ha davvero delle potenzialità enormi. La beta ha evidenziato anche grossi margini di miglioramento, sia a livello tecnico che di gameplay, ma la base di partenza sembra solidissima. Le nostre impressioni durante il test sono state più che positive e se non avete avuto l'opportunità di accedere alla beta, vi consigliamo di scaricare la Prototype Beta disponibile sul PlayStation Store ormai da tempo. È una versione più vecchia di quella che abbiamo potuto provare in questi giorni ma è sufficiente per farvi capire di che pasta è fatto questo gioco.