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Infinite Space

Fantascienza vecchia maniera…

Dobbiamo scegliere la persona giusta al posto giusto e soltanto in questo modo possiamo agire in maniera positiva tanto in battaglia quanto nella gestione dei moduli per costruire un caccia dalle enormi potenzialità. Allo stesso modo, mettere la gente giusta sul ponte di comando è il fattore più importante per tenere testa ai nemici durante un combattimento.

Gli scontri hanno inizio con le due flotte poste una di fronte all’altra, con i movimenti che sono assolutamente liberi sia in accelerazione che in ritirata in caso di motori danneggiati. Manovre che dipendono naturalmente dai capitani, a cui è affidato il compito anche di gestire gli attacchi armati.

Questi sono selezionabili con un apposito comando presente sullo schermo. Yuri può decidere se difendere la flotta o iniziare un attacco, facendo però attenzione a non trasformare una situazione di vantaggio in una particolarmente critica. È una questione di tempismo: se si va letteralmente fuori sincrono l’attacco fallisce e ci si ritrova in una posizione al limite della sopravvivenza…

In questo tipo di meccanica di gioco, ha un ruolo primario la gestione dei movimenti dei capitani nemici da parte dell’IA. Da questo punto di vista il gioco propone un livello di sfida accettabile, anche se non mancano i passaggi a vuoto da parte della CPU… Gli stessi comandi d’attacco, comunque, sono completamente personalizzabili, tra missili anti-aerei e attacchi combinati.

Un uso approfondito del sistema di customizzazione rende gli scontri abbastanza facili da affrontare. Una volta prese le misure di un certo tipo di flotta da abbattere, non è così difficile distruggerla. Gli attacchi normali allora diventeranno una sorta di asso nella manica, magari da utilizzare alla fine del combattimento, per il colpo del definitivo KO.

Ecco la schermata utile per la personalizzazione delle navi spaziali.

Una preparazione agli scontri che richiede molta attenzione, a dispetto dei combattimenti veri e propri che sono molto veloci. Le missioni da portare a termine si alternano tra obiettivi specifici o particolari armi nemiche da distruggere, a scopi che richiedono decisamente più tempo per essere finalizzati. Senza dimenticare che alcune missioni non possono essere attivate se non dopo aver ritrovato un particolare oggetto…

Uno dei punti deboli di Infinite Space è però il suo essere dispersivo. Può sembrare strano per un gioco che fa della profondità e della precisione i suoi cavalli di battaglia, ma è facile perdersi proprio per la mancanza di un registro delle missioni, con la conseguente frustrazione del videogiocatore qualora si decida di abbandonare la storia per poi riprenderla dopo qualche giorno.

Alcuni obiettivi sono facilmente riconducibili ma altri diventano veramente difficili da ricostruire. Con una penna, un pezzo di carta e molta pazienza possiamo risolvere il problema, ma non si capisce il perché di questa mancanza a livello di game design.

Il suo stesso fascino da GdR vecchia maniera è un pregio per molti, ma può essere anche un ostacolo tra il giocatore “normale” e il fattore divertimento. Per questo le sue 60-80 ore di gameplay possono rappresentare una bella sfida per tutti gli appassionati del genere, ma anche una barriera per coloro che sono poco avvezzi alla lentezza e alla profondità di un titolo di questo tipo…

7 / 10