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Intel rivoluziona il mercato dei notebook con le nuove CPU Core di 11° generazione Tiger Lake e la piattaforma EVO

Prestazioni doppie rispetto alla concorrenza e nuova GPU Iris Xe che promette gaming fluido.

Intel ci ha abituato ormai da anni ad incrementi prestazionali marginali ad ogni generazione dei suoi processori Core, che lanciati nel 2006 hanno segnato la più recente rivoluzione nella storia dei microprocessori. Con il suo (in)famous processo di avanzamento denominato tic-toc, aveva veramente poco senso cambiare CPU a distanza di una o due generazioni, o anche più. In fondo ci ricordiamo tutti del mitico i5 2500K lanciato nel 2011, che se overcloccato a 4,5 GHz dava filo da torcercere ai suoi eredi di quarta o quinta generazione.

Tutto questo però sta finalmente cambiando, almeno stando a quanto abbiamo visto ieri all'evento stampa di Intel dedicato ai nuovi processori Intel Core di 11° generazione, nome in codice Tiger Lake, dedicati al mondo laptop e ultrasottili. Una rivoluzione più che un'evoluzione: è così che la definisce Gregory Bryant, executive vice president della sezione client computing di Intel, l'impatto che avranno questi nuovi processori sulle attività che svolgiamo quotidianamente coi nostri laptop. Una rivoluzione che ha dato la luce alla nuova piattaforma Intel EVO.

Poche chiacchiere e si passa subito ai fatti. Niente benchmark, perché il benchmark è un po' un ambiente fittizio, mentre il vero banco di prova è quello del mondo reale. E così, Intel mostra quanto un processore mobile di 11° generazione sia più veloce nelle operazioni di tutti i giorni rispetto al più recente processore a basso consumo dell'azienda rivale AMD, ovvero il Ryzen 7 4800 U.

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Insomma, dovremo dimenticarci dei soliti incrementi prestazionali di un mero 5-10% rispetto ai pari fascia della generazione precedente: Intel promette un incremento maggiore del 20% nell'IPC e addirittura un aumento prestazionale doppio nelle operazioni che sfruttano la grafica, grazie alla nuova GPU Iris Xe. Questa rivoluzione ha le sue radici in una profonda revisione hardware dei transistor e del processo produttivo, ovvero il SuperFin di Intel. I nuovi processori di undicesima generazione montano infatti dei transistor completamente rivisti e riprogettati che permettono un funzionamento a voltaggio decisamente minore. Questo implica che è possibile raggiungere frequenze operative più alte, oppure di mantenere le stesse frequenze generando meno calore e quindi scongiurando l'odiato throttling, nonché di essere inseriti in laptop ultrasottili con raffreddamento passivo.

Tornando ai confronti con la concorrenza, Intel ha messo da parte i benchmark, ed eseguito gli stessi carichi di lavoro su un latptop equipaggiato con la nuova CPU e su un laptop che montava un Ryzen 4800 U. Nelle operazioni di produttività, il processore Intel svolgeva il carico di lavoro in una quantità di tempo nettamente inferiore, toccando una riduzione del tempo necessario addirittura del 100%, con il brand manager che ha tenuto a specificare "nonostante la CPU concorrente sia dotata di più core". Ciò implica un IPC maggiore e una gestione interna più ottimizzata tra le varie parti della CPU, come cache di primo, secondo e terzo livello, GPU e interfaccia di memoria.

Ma i nuovi processori Intel non sono solo innovativi dal punto di vista delle performance brute. Ci sono anche diverse tecnologie integrate atte a velocizzare i carichi di lavoro, il multitasking e le operazioni quotidiane. Durante il lockdown, e anche ora con il prosieguo della pandemia, moltissimi di noi sono stati costretti a lavorare da casa con il proprio laptop. Questo ha creato non poche difficoltà perché il portatile personale non è spesso all'altezza di quello che utilizziamo al lavoro, così come le infrastrutture di rete o le videoconferenze

Per ovviare a questi inconvenienti, Intel ha integrato diverse tecnologie per l'AI, il WiFi-6 (Gig+), l'interfaccia Thunderbolt 4 (che offre il doppio della banda rispetto allo standard 3) e PCIe Gen4. Alcuni esempi di queste applicazioni sono nelle videoconferenze, che saranno più stabili, di maggior qualità e più intelligenti. Le tecnologie AI integrate permetteranno infatti, ad esempio, di riconoscere la voce dell'utente e di isolarla da tutti i rumori esterni, come quello di un'aspirapolvere, dei figli che schiamazzano, o di un trapano che lavora in casa.

Non solo produttività e content creation però. Gli Intel di undicesima generazione sono non solo adatti, ma anche validi per il gaming. Una dimostrazione ha messo a fianco la nuova GPU Iris Xe con la GPU integrata del Ryzen 7 4800U ed un portatile con grafica discreta Nvidia Mx350. Sorprendentemente, ad avere un vantaggio netto in termini di FPS è stata la grafica Intel, spesso raggiungendo un gameplay fluido a 60fps quando la concorrenza non arrivava ai 30fps. Questo risultato è reso possibile grazie ad un massimo di 96 EU e fino a 16 MB di cache L3, specifiche che permettono prestazioni superiori rispetto al 90% delle schede grafiche esterne di questo segmento. Inoltre, le nuove tecnologie per l'AI e le interfacce rinnovate permettono di giocare e streammare senza alcun rallentamento, una situazione ideale per gli streamer che si trovano lontani dalle proprie postazioni desktop. Le nuove CPU hanno anche le tecnologie di encoding in hardware per flussi 4K60 e 8K, rendendosi perfette per la creazione di contenuti audio visivi di prossima generazione. L'adattatore grafico supporta fino a quattro schermi 4K HDR e supporta anche schermi 8K con HDR.

La gamma di CPU Intel di 11° generazione verrà lanciata una linea di prodotti ampia da i3 a i7, coprendo quindi tutte le fasce di mercato per tutte le tasche. Intel ha già siglato diverse partnership coi più grandi produttori di notebook come Acer, Asus, HP, Lenovo e Samsung. L'azienda coreana sarà la prima a lanciare un laptop ultrathin con la nuova CPU Intel, con il nuovo Galaxy Book Flex 5G. Ma arriveranno proposte interessanti anche da altri vendors, come Asus che lancerà un ultrasottile leggerissimo da appena 870gr, e HP che rinnoverà la sua nota gamma Spectre. Entro fine anno ci saranno ben 150 laptop sul mercato con le CPU Intel Tiger Lake.

Intel ha anche lanciato la nuova piattaforma brandizzata Intel Evo per certificare i prodotti Project Athena di seconda generazione. I dispositivi basati sui processori Intel Core di undicesima generazione con grafica Intel Iris Xe che presentano il marchio Intel Evo sono certificati come i migliori laptop per la produttività. Ci saranno più 20 prodotti certificati sono attesi per quest'anno.

Solo i prodotti che rispettano o superano i KEI e le specifiche sono certificati Intel Evo. I KEI non sono altro che i seguenti standard minimi, tra cui:

  • Prontezza di risposta regolare della batteria
  • Riavvio del sistema da standby in meno di un secondo
  • Nove o più ore di durata della batteria in condizioni di utilizzo reale con sistemi dotati di display FHD
  • Ricarica rapida con fino a quattro ore di utilizzo in meno di 30 minuti su sistemi dotati di display FHD

Infine, Intel ha deciso di rendere più semplice il riconoscimento del prodotto per l'utente finale, ridisegnando completamente i loghi per le varie tecnologie come Core, Pentium, Xeon, Evo e Iris Xe. Anche il logo per il brand di Intel è stato rinnovato dopo tantissimi anni, e questo segna sicuramente un momento di svolta. Forse Intel si era un po' adagiata sugli allori nell'ultimo decennio, complice l'inefficacia di AMD di rivaleggiare nel campo desktop ma soprattutto in quello mobile. Con l'arrivo dei Ryzen, però, l'ago della bilancia si è finalmente spostato e la risposta, potente e roboante di Intel era solo questione di tempo.

Come sempre, la concorrenza fa solo bene ai consumatori. Il monopolio tecnologico fa solo levitare i prezzi e stagnare l'avanzamento tecnologico. Siamo entusiasti delle novità promesse da Intel con le nuove CPU Core di undicesima generazione e della piattaforma EVO, e siamo ansiosi di provare i primi prodotti che usciranno sul mercato.