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Intervista a Epic Games

Rod Fergusson racconta la serie di Gears of War.

EurogamerDevi sentirti decisamente orgoglioso di aver contribuito a creare una serie che verrà ricordata per lungo tempo e che ha contribuito in maniera importante a definire questa generazione di videogiochi.
Rod Fergusson

Non posso che essere d'accordo con voi. Aver realizzato dei giochi così importanti è fantastico, ma ancora più fantastico è scoprire che i nostri ragazzi ne sono orgogliosi. Per loro non è solo un lavoro, amano quello che fanno.

Possiamo considerarci due volte privilegiati perché non solo realizziamo prodotti che verranno ricordati nella cultura popolare, ma amiamo anche farlo. Sembra strano a dirsi ma una condizione del genere non è molto comune nel nostro mondo.

Quando il primo Gears uscì, furono in molti a dire che non aveva inventato nulla, che non era minimamente innovativo. A distanza di anni invece il suo nome spunta fuori come metro di comparazione per decine di altri titoli... questo vorrà pur dire qualcosa, no?

Ci sono moltissimi giochi validi in circolazione che vengono utilizzati come termini di paragone, da Call of Duty ad Halo. Gears of War fa parte di questi, siamo noi che abbiamo inventato i nuovi paradigmi per gli sparatutto in terza persona.

Anya Stroud.
EurogamerGears of War quindi si è distaccato dall'hardcore gaming per entrare di prepotenza nella cultura di massa, come prima di lui avevano fatto lo stesso Call of Duty e Grand Theft Auto?
Rod Fergusson

Sul mio Twitter ho trovato il messaggio di una donna che mi chiedeva la fonte che avevamo utilizzato per realizzare il tatuaggio che Marcus porta sul braccio in Gears 3. Le ho risposto che sarei stato più che felice di fornirgliela.

Mi raccontò che aveva conosciuto il suo futuro marito in una fila notturna fatta fuori da un negozio per comprare il primo Gears of War.

Mesi dopo mi mandò alcune foto del suo matrimonio e in alcune di queste si poteva vedere il tatuaggio sulla sua spalla destra. Avevano addirittura tagliato la torta nuziale con la riproduzione di un Lancer.

In un altro caso ho scoperto di uno che giocava a Gears 2 per sopportare la chemioterapia. Diceva che faceva arrabbiare molto le infermiere prché ogni volta doveva installare l'Xbox e lanciare il gioco prima che gli infilassero l'ago e iniziassero la terapia. Giocava a Gears 2 per sopportare la nausea eil dolore.

Cose come queste non hanno prezzo. Ti rendono orgoglioso di quello che fai, ti fanno capire che i risultati ottenuti grazie al tuo lavoro vanno ben oltre i milioni di copie vendute o le montagne di soldi incassate dalla tua serie.

EurogamerAvresti mai creduto di poter vedere cose del genere quando hai iniziato questa avventura?
Rod Fergusson

Avevamo fiducia in questa serie, sapevamo che aveva i numeri per emergere, ma forse neanche il più ottimista di noi avrebbe potuto immaginare l'impatto che Gears avrebbe avuto sul mondo dei videogiochi.

Ora abbiamo maggiori responsabilità verso la nostra community, ma siamo anche più stimolati ad andare sempre oltre i nostri limiti, a realizzare ogni volta il miglior gioco possibile per ringraziare i nostri fan.

EurogamerGears of War potrebbe diventare "grande" come Call of Duty?
Rod Fergusson

Abbiamo creato un brand fortissimo, con personaggi riconoscibili e amati, che hanno un seguito enorme. In questo senso siamo anche superiori a titoli come Call of Duty, ma non ci siamo mai sentiti in diretta competizione con la serie di Activision.

Senz'altro ci attende una grande sfida che permetterà alla gente di provare il nostro titolo in modi diversi dal solito. Cosa succederà in futuro nessuno può dirlo.

Avatar di Daniele Cucchiarelli
Daniele Cucchiarelli: Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.
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Gears of War 3

Xbox 360

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