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Iron Man 3: The Official Videogame - review

Un genio, miliardario, playboy, filantropo e pure portatile.

Iron Man rappresenta per certi versi la controparte Marveliana di Batman. Non ha super poteri, ha un cervello fuori dal comune e ama trascorrere il poco tempo libero inventandosi gadget al limite della fantascienza da utilizzare per l'eterna lotta contro il male. Certo, Tony Stark non è quel genere di eroe dedito all'autocommiserazione, né deve ricorrere ad un vocione cavernoso per incutere timore ai propri nemici: ama piuttosto gli alcoolici, i party, le belle donne e le entrate in scena in grande stile. Non fosse già occupato da Robert Downey JR, difficile trovare un candidato migliore per un ruolo del genere.

Così come l'Uomo Pipistrello, anche Iron Man pare nutrire una simpatia per l'universo videoludico, in special modo quello mobile. In concomitanza con l'uscita nelle sale italiane del terzo capitolo della saga, Iron Man 3 - The Official Videogame ha fatto capolino tra i meandri digitali di App Store e Google Market. Per la terza volta al timone del franchise/tie-in troveremo l'instancabile Gameloft, che già nel passato si è occupata della trasposizione portatile delle avventure dell'eroe di Gotham City e ora punta al rilancio strizzando l'occhiolino al personaggio più irriverente, arrogante e carismatico di Hollywood.

Le boss fight cercano di dare un pizzico di brio al gameplay, ma si traducono quasi sempre in un delirio sconsiderato di swipe.

Capirete da subito che realizzare un'app capace di tenere alto il blasonato nome del suo protagonista non è impresa facile, nemmeno quando sei un veterano del settore e rispondi al nome di Gameloft. E proprio a tal riguardo la scelta di abbandonare un approccio sandbox (presente nel già citato Batman o in The Amazing Spiderman) in favore di un endless runner rischia di lasciare un po' spiazzati.

Ok, forse più "flyer" che "runner", ma la sostanza non cambia: stiamo pur sempre parlando di un genere al limite dell'inflazione nei dispositivi portatili, testimoni di una concorrenza spietata che non sempre garantisce un'adeguata qualità. Un fattore che, in apparenza, non sembrerebbe mancare ad Iron Man 3.

I primi minuti partono col piede giusto, regalando un buon compromesso di ritmo e divertimento. Sfrecciare dentro tunnel, sfiorare camion e zigzagare tra caccia all'interno di una base militare dona indubbiamente delle piccole soddisfazioni. La progressione del gioco è semplice: si assiste a una rapida cutscene su qualche nuova malefatta di A.I.M o sull'attacco del villain di turno, si sceglie l'armatura più indicata tra quelle in possesso e si vola. Il gameplay è un misto tra Temple Run e Fruit Ninja, con le meccaniche classiche dell'endless runner "arricchite" da manovre offensive legate al classico swipe sul nemico di turno.

"I primi minuti partono col piede giusto, regalando un buon compromesso di ritmo e divertimento"

Il sistema di controlli è intuitivo e permette di muovere Tony a destra o sinistra con uno swipe nella parte bassa dello schermo, mentre sarà possibile attaccare i nemici con un semplice tap (per gli elementi più debolucci) o con una serie veloce di swipe (per i corrazzati più coriacei). Oltre ai droni da abbattere, gran parte dell'azione sarà dedicata all'evitare l'attacco incombenze inarrestabili quali missili o caccia aerei: in questi frangenti il giocatore potrà inclinare tempestivamente il dispositivo dalla parte opposta dell'attacco oppure sfiorare la parte bassa dello schermo e schivare così "manualmente".

Le armature disponibili sono 18, e potranno essere sbloccate investendo Crediti Stark ISO-8. Oppure spendendo 90€ e portandosele a casa tutte.

Dove Iron Man 3 - The Official Videogame si dimostra estremamente abile è nel far gola al giocatore coi gingilli più accattivanti, offrendo da subito la leggendaria armatura Mark III ma dando allo stesso tempo la possibilità di svilupparne 18 di nuove e potenti. Ma attenzione, ecco l'inghippo. All'inizio della partita avremo a disposizione soltanto tre slot aggiuntivi dove salvare i nostri "abiti" da festa, e sarà necessario acquistare nuovi armadi usando l'ISO-8, preziosa valuta di gioco che va ad affiancarsi ai più comuni Crediti Stark.

Non foste interessati alla collezione completa, è possibile smantellare una delle armature in possesso, recuperando così del prezioso posto. Il tutto, però, versando ulteriori ISO-8, che puntualmente potranno essere acquistati via microtransazione (IAP, In App Purchases) ma non con i Crediti Stark. Questi ultimi potranno essere investiti nell'acquisto/potenziamento di armature, a patto di guadagnarne abbastanza. Qualora foste a corto di denaro o molto pazienti, il grinding serrato rappresenta come sempre la soluzione migliore.

Criticare la monetizzazione insita in Iron Man 3 - The Official Videogame sarebbe tuttavia un errore. Del resto, potevamo pretendere che Gameloft ci regalasse una Mark 33 Silver Centurion o una Mark 30 Starboost così, senza pretendere da parte nostra un minimo investimento di denaro o del duro lavoro? Acquistare ad occhi chiusi l'intero set di armature, tanto per la cronaca, porterà via una cifra che sfiora i 90 euro. Come da tradizione, mettere mano alla carta di credito non sarà necessario per progredire nel gioco ma raggiungere gli stessi risultati che garantisce l'investimento pecuniario costerà parecchia fatica e molto, molto tempo.

"Acquistare ad occhi chiusi l'intero set di armature porterà via una cifra che sfiora i 90 euro"

Meno comprensibile, tuttavia, è il tempo d'attesa necessario a riparare l'armatura ogni volta che "si muore", un'evenienza inevitabile in un gioco in cui, oltre a volare tra camion e aerei, ci vengono scagliati contro missili, jet e droni volanti. Iron Man 3 - The Official Videogame è ganzo ma non certo immortale e, come gran parte dei propri colleghi, subirà danni se una testata nucleare andrà a sbattere sul suo muso luccicante. Per poter tornare a solcare i cieli sarà dunque necessario far trascorrere un tempo di riparazione variabile dai 30 secondi per le armature "base" alla manciata di minuti per quelle più evolute.

OUCH! (ganzo sì, ma non indistruttibile).

Ok, non stiamo parlando di ore intere, ma considerando la tipologia di gioco e la sua natura prettamente mordi e fuggi, è fastidioso e per certi versi fuori luogo. La soluzione sarebbe quella di investire il poco ISO-8 rimasto per velocizzare il tutto, ma considerando il ritmo con cui esso si prosciugherà, difficilmente investirete a cuor leggero anche solo 5 cristalli.

Più ci si addentra nelle missioni, più l'entusiasmo iniziale lentamente tende a calare. Non certo per la grafica, fiore all'occhiello delle recenti produzioni di Gameloft e ancora una volta ben al di sopra della media, né tantomeno per i contenuti offerti (missioni secondarie, obiettivi, boss come Crimson Dynamo, Ezekiel Stane e M.O.D.O.K e, non ultime, le armature di Stark). Pretendere costante varietà da un endless runner è chiaramente utopistico ma l'impressione è che gli sviluppatori abbiano sviluppato sei/sette sequenze per poi attaccarle una all'altra in maniera quasi casuale.

La presenza di tre location differenti (Malibu, New York e la Cina) movimenta un po' le cose, così come l'introduzione delle più variegate sfide giornaliere (seppur gran parte di queste si traducano nel "Vola per x metri" o "Raccogli un numero y di crediti"). Ci sono anche le boss fight, per le quali si applicano le stesse regole di Fruit Ninja ma che almeno cercano di movimentare un po' una trama al limite dell'evanescente.

Parlando proprio di quest'ultima, una delle mancanze più gravi è la sua totale frammentazione. Non esiste connessione tra una missione e l'altra, introdotte da un breve briefing ma prive di alcun legame logico o sequenziale. Nessuno spiega perché Tony Stark abbia un tremendo bisogno di ISO-8 per allargare il proprio guardaroba, anzi, nessuno spiega perché abbia bisogno di un dannato guardaroba per le proprie armature.

"Questo Tony non ha nulla a che vedere con Robert Downey Jr: niente battute taglienti, nessun richiamo diretto alla pellicola"

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Ancora più amara, tuttavia, è la constatazione del fatto che questo Tony non abbia nulla a che vedere con Robert Downey Jr: niente battute taglienti, nessun richiamo diretto alla pellicola di cui rappresenta il titolo ufficiale (se non per la presenza dell'A.I.M. e di unità ad essa collegate). Nemmeno Pepper Potts assomiglia vagamente a Gwyneth Paltrow, e tutto ciò è a dir poco oltraggioso !!!!

Iron Man 3 - The Official Videogame, insomma, non passerà alla storia come il migliore tie-in di sempre. Gameloft è stata coraggiosa nel creare un gioco godibile e senza troppi impegni, che cerca di rivitalizzare alcune delle "meccaniche endless" innestandovi alcune basilari dinamiche action. Peccato che proprio in quello che rappresenta il suo contesto il titolo superi appena la mediocrità, dimostrandosi meno accattivante e più ripetitivo di altri colleghi. Non è il classico gioco da evitare come la peste, ma nemmeno uno di quelli capaci di far gridare al miracolo, nonostante un impianto tecnologico di prim'ordine.

Trattandosi del gioco ufficiale di una pellicola attesa spasmodicamente da milioni di spettatori, l'abbandono del sandbox per un'opzione più casual rischia di apparire come l'enorme spreco di un ancor più enorme franchise. Le potenzialità per un titolo maturo e sfaccettato, dalla narrazione convincente e dai personaggi carismatici non sarebbero certo mancate. Tutto questo manca nell'Iron Man 3 di Gameloft, ed è davvero un gran peccato.

6 / 10
Avatar di Alberto Destro
Alberto Destro: Eterno Peter Pan intrappolato nel corpo di un trentenne, ha barattato la propria ombra per tastiera e controller. Il tutto per la gioia dell'adorata moglie, che si chiede cos'ha fatto per meritarsi un tale nerd.

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