Islands of Wakfu
Una famiglia atipica.
Se siete appassionati di MMO è molto probabile che la release di Islands of Wakfu non sia passata inosservata ai vostri occhi e che, magari, abbiate già speso gli 800 Microsoft Point necessari per portarvelo a casa.
Come molti di voi già sapranno, il titolo in questione è infatti uno spin-off di Wakfu, MMORPG attualmente in fase di beta, la cui storia partirà esattamente dal punto in cui si concluderà quella di questo affascinante action/adventure sviluppato per Xbox Live.
Com'è facile intuire Islands of Wakfu è dunque parte di una strategia di marketing molto più ampia, ma sebbene si possa immaginare il contrario, questo non è un titolo nato per vivere di luce riflessa... o almeno non del tutto.
La storia di Islands of Wakfu, ambientata nel medesimo mondo di Wakfu 10,000 anni prima degli eventi di Dofus, racconta la storia di una Elatrop di nome Nora e di suo fratello Efrim, un drago, costretti nonostante la giovanissima età a farsi carico della loro intera civiltà per preservarla da un incombente, misterioso pericolo che ne minaccia la sopravvivenza.
L'unica speranza di salvezza per la loro civiltà si cela nei meandri delle leggendarie isole di Wakfu, ma trovarle ed eliminare i nemici che risiedono al loro interno non sarà affatto semplice. Il vostro compito sarà dunque quello di condurre Nora ed Efrim in un tortuoso viaggio che li vedrà affrontare pericoli di ogni genere per evitare che la loro civiltà possa andare incontro a quello che sembra ormai un destino tanto triste quanto inevitabile.
Sul fronte del gameplay il titolo propone una struttura a metà tra gli action e gli adventure, impreziosita da qualche elemento tipico degli sparatutto a scorrimento e dei beat'em up, ma nonostante questa insolita "formula", il risultato è più che soddisfacente anche se non certo privo di difetti.
L'esperienza di gioco è focalizzata principalmente sulla figura dei due protagonisti, entrambi dotati di peculiarità uniche, il cui utilizzo può essere alternato con la semplice pressione del tasto Y in base alle specifiche situazioni da affrontare.
L'indissolubile legame dei due protagonisti, che condividono addirittura il medesimo Cuore di Wakfu (l'indicatore di energia vitale) si riflette infatti sulle dinamiche di gioco in maniera davvero significativa al fine di stimolare i giocatori a trascorrere a sperimentare diversi approcci con entrambi.
Nora, ad esempio, ha la capacità di teletrasportarsi e di attaccare con attacchi leggeri e pesanti, mentre Efrim, essendo un drago, può volare (e dunque superare distese d'acqua o raggiungere delle alture), sparare palle di energia e scatenare un potente attacco ad area in grado di stordire eventuali nemici nel suo raggio d'azione.
Tale feature ha chiaramente un maggior impatto nel caso in cui si decida di affrontare l'avventura in modalità cooperativa (inspiegabilmente proposta solo in locale) poiché, con entrambi i personaggi presenti sullo schermo, eventuali errori dell'uno si ripercuoteranno inevitabilmente anche sull'altro, accrescendo così il coinvolgimento e l'intensità dell'esperienza.
Tralasciando il discreto numero di variabili che derivano dalle peculiarità dei protagonisti, è tuttavia impossibile ignorare come il combat system risulti spesso troppo macchinoso per risultare pienamente gestibile, specie nelle situazioni in cui si ha a che fare con più nemici.
A questo difetto si aggiunge purtroppo anche la stessa progressione dell'avventura, il cui ritmo lento e spesso fin troppo compassato (solo il tutorial vi poterà via oltre mezz'ora) potrebbe scoraggiare molti giocatori ancor prima di arrivare al tanto atteso climax narrativo.
Al di là di tutto il primo impatto con la realtà di gioco è comunque sorprendente. Il design degli scenari è davvero meraviglioso, con ambientazioni così suggestive da lasciare senza fiato, specie se si considera che parliamo pur sempre di un Live Arcade, e lo stesso dicesi per la caratterizzazione dei personaggi, così curata e dettagliata da far sfigurare quella di gran parte del catalogo XBLA.
Islands of Wakfu si dimostra dunque un prodotto di discreta fattura, visivamente splendido ma purtroppo minato da un gameplay e un'evoluzione narrativa troppo lenta per risultare davvero appagante e stimolante.
Gli appassionati del genere e i fan di Dofus apprezzeranno senz'altro le peculiarità del prodotto, ma al tempo stesso i giocatori più occasionali faticheranno a farsi coinvolgere realmente dall'avventura proposta.