Jam with the Band
Uno studio di registrazione in formato tascabile.
L’interfaccia, invero un po’ spartana, mostrerà i tasti da premere in sequenza al passaggio di una barra rossa atta a scandire il tempo, il tutto con precisione chirurgica. Se nei livelli iniziali sarà possibile procedere in scioltezza, in quelli più avanzati vi troverete a smanettare furiosamente nel tentativo di tenere il tempo. I vari livelli di difficoltà saranno basati sul numero di tasti chiamati in causa, e si passa pertanto da uno a quattro pulsanti, per arrivare poi agli otto o dieci dei livelli per esperti.
Il gioco offre oltre cinquanta strumenti, attraverso i quali cimentarsi in ognuna delle otto sezioni musicali che compongono le canzoni. Uno dei piaceri maggiori del gioco è infatti rappresentato dalla sorpresa di vedere le otto parti unirsi armonicamente e dare vita alla propria canzone quasi si trattasse di una vera rock band.
La longevità di Jam non è solo garantita dal catalogo scaricabile online o dalla progressione verso i livelli più difficili, ma anche da gradite modalità quali il karaoke, che permetterà di cantare direttamente sul microfono della console e di guadagnare valutazioni più o meno positive in base alle prestazioni canore.
A ciò si aggiunge poi una componente multiplayer semplicemente assurda, che ci vede suonare in compagnia di altri sette giocatori con una sola scheda di gioco, tutto ovviamente tramite connessione wi-fi locale. Otto DS che suonano all’unisono sarebbe già stupefacente, ma ancor più stupefacente è la possibilità di connettersi al Nintendo Wii e ascoltare la propria esibizione direttamente dalle casse della TV o dal vostro impianto stereo. Una Jam Session in piena regola, ragazzi!
I compositori in erba potranno poi contare su un editor abbastanza completo, fruibile sia da chi ha studiato musica e notazione, sia da chi non distingue un “sol” da un “do minore”. Il sistema consente di comporre e registrare ogni singola nota delle otto parti musicali e creare vere e proprie partiture musicali in appena una decina di minuti.
Anche tenendo a mente la particolare natura handheld, stiamo parlando di un titolo che rappresenta seriamente una scelta obbligata per tutti i veri appassionati di giochi musicali. L’unico rammarico è dato dal fatto che, nella trasposizione per il mercato occidentale, Nintendo non abbia provveduto a snellire l’interfaccia e a rinverdire la track-list presente nella cartuccia.
La timeline delle canzoni è posta unicamente sullo schermo superiore e, nonostante i differenti colori attribuiti a ogni nota, il tutto risulta a volte troppo caotico: frecce e icone si sussegono senza sosta in un inarrestabile pandemonio di colori e note. Un DSi XL potrebbe forse ovviare al problema e, se non altro, garantire un acustica migliore.
Concludendo, Jam with the Band risulta essere uno di quei titoli che tanto ci hanno fatto apprezzare la piccola di creatura di Nintendo. Come tutti i (veri) giochi a sfondo musicale richiede una buona dose di volontà e tanta dedizione ma sulla distanza saprà ricompensarci adeguatamente. E, probabilmente, non faremo più caso alle imbarazzanti poppe di Barbara…